Lisa pov
Scappai praticamente da Jennie quando mi chiese se avessi una cotta per qualcuno. Effettivamente non avevo una cotta per nessuno, allora perché ero scappata così da lei? È vero mi faceva uno strano effetto starle accanto per tanto tempo e quando i nostri occhi si sono incrociati per caso, il mio cuore ha iniziato ad accelerare. Adesso sto telefonando a Rosé per sapere dove cavolo è finita, doveva dare una mano con le decorazioni ma non si era fatta viva, così come la rappresentante d'istituto.
"Hey Lis" sentii la sua voce dall' altro capo del telefono.
"Dove sei bionda?" Le chiesi con tono autoritario.
"A casa"
"Ci dovevi dare una mano con le decorazioni" le ricordai.
"Scusami Lis è che Jisoo si è sentita poco bene e quindi siamo passate da me"
Bella scusa pensai nella mia testa
"Va bè sbrigatevi la festa inizia tra meno di mezz'ora" dissi chiudendo la chiamata.
Dovevo solo mettere il mio costume, che Jimin aveva scelto per me è Rosé. Salii le scale di casa di Jennie, fino al primo bagno che trovai. Chiusi la porta e aprii il mio zaino, tirando fuori la cosa che mi serviva. Avevo chiesto a Kook di andare a chiamare Jennie così da farle vedere il mio costume. Uscii dal bagno e mi trovai una ragazza e un ragazzo a fissarmi:
"Allora?!" Chiesi aspettando una risposta. Jennie e Kook si guardarono per poi scoppiare a ridere divertiti.
"HEY!" dissi seriamente, Kook era praticamente a terra, stavo soffocando per il troppo ridere. Guardai Jennie che tornò seria in un secondo.
"Cosa sarebbe?" Mi chiese poi
"Ma come non si vede sono un licantropo" dissi girandomi e mostrando anche la coda. Jennie si mise a ridere divertita guardando Kook che era sdraiato al suolo. Scossi la testa in segno negativo, questi due si divertono proprio a prendermi in giro.
...
Giravo per la casa orami piena di gente, la musica era davvero alta e nel trambusto avevo perso Kook. I primi ospiti erano iniziati ad arrivare subito dopo aver ritoccato le ultime decorazioni e,Jennie come brava padrona di casa li aveva accolti spiegando dove si trovassero i bagni, le stanze, il cibo e le bevande. Non mi aspettavo di trovare tutta questa gente, ma effettivamente Jennie era una delle ragazze, se non la prima ragazza, più popolare della nostra scuola, sia per la sua gentilezza sia per la sua bellezza. Avevo ballato tutto il tempo ed ero molto stanca e, prendere una boccata d'aria non sembrava una pessima decisione. Uscii verso il giardino, cercando un angolo non troppo in vista ma neanche troppo isolato dove sedermi a riposare. Mi sedetti in un angolo del muretto non troppo lontano dall' ingresso della casa, chiusi leggermente gli occhi, facendo passare la brezza della sera sulla mia pelle sudata.
"Ti prenderai un raffreddore Lisa" mi disse una voce, facendo aprire uno dei miei due occhi e, spostando lo sguardo verso la voce.
"Ah! Chae-young ce l'hai fatta a farti viva" dissi richiudendo gli occhi, sapevo in questo momento stava scuotendo la testa in segno negativo, guardandomi male. Quando non sentii più i suoi occhi su di me, li riaprii lentamente, vedendo davanti a me la rappresentante d'istituto fissarmi senza un espressione decifrabile in volto.
"Vuoi sederti?" le chiesi facendo dello spazio sul muretto.
"Grazie Manoban" disse sedendosi.
"Come mai tu e Rosé siete arrivate così tardi?" chiesi distrattamente
"Mi sentivo poco bene e così Chae ha insistito a passare a casa sua. Non ho potuto dire di no"
"Capisco-dissi guardandola negli occhi- Sai Rosé non ha mai invitato una persona così velocemente a casa sua. Quando noi ci siamo incontrate da piccole, prima che mi invitasse da lei sono dovuti passare quasi 3 anni. Evidentemente hai qualcosa di speciale" dissi. Jisoo mi sorrise gentilmente.
"Non pensavo sapessi fare un discorso così formulato" disse poi ridendo.
"Simpatica, comunque apparte tutto, come hai fatto?"
"A essere invitata a casa di Rosé?"
"No!-dissi ridendo- ad entrare nel suo cuore così velocemente"
Jisoo alzò le spalle.
"Non lo so, e poi non sono l'unica che è entrata nel cuore di qualcuno così velocemente" mi disse lei.
"A no?"chiesi inchinando la testa.
"Anche tu Lisa sei entrata nel cuore di una persona. Mia sorella Jennie non era mai stata così presa da qualcuno."
"Lei è presa da me?!" chiesi non capendo cosa volesse intendere la rappresentante.
"Jennie è sempre stata una ragazza molto chiusa, introversa. Ha sempre avuto difficoltà ad avere degli amici ma con te è diverso, sai ci ho fatto caso perché ti ha chiamato e lei non riesce mai a chiamare nessuno per telefono e,poi si preoccupa per te" Mi disse guardandomi.
"Jennie ha difficoltà ad avere degli amici, ma se è circondata di persone?" dissi guardando l'entrata della festa e pensando alla ragazza che stava dentro a ballare.
"Lisa non scambiare la popolarità con l'amicizia, sono due cose differenti. Jennie è popolare per la sua bellezza ma nessuna la conosce davvero per la ragazza che è"
"E cosa cambia con me?"
"Non lo so, solo che ogni volta che sente il tuo nome fa una faccia davvero strana" disse Jisoo ridendo.
"Strana?!" chiesi guardando la ragazza ridere. Lei annuì:
"Si, una faccia diversa"
"Hey ti ho portato qualcosa da bere Chu" disse Rosé avvicinandosi e dando un bicchiere alla ragazza dai capelli corvini.
"Cos'è?" chiese lei
"Acqua, non puoi bere altro se non ti senti bene" disse Rosé facendo un sorriso gentile alla rappresentante, che le iniziò a sorridere guardandola negli occhi.
"Per me nulla?" chiesi interrompendo quel momento quasi dolce.
"Scusa licantropo ma ho solo due mani" disse Rosé alzando le spalle. Sbuffai scuotendo la testa e saltando giù dal muretto. Rosé si fiondo subito al mio posto accanto a Jisoo. Tornai all' interno della casa, cercando qualcosa da bere anche io. Vidi Kook seduto su uno sgabello:
"Hey che fai?" gli chiesi facendolo sobbalzare. Prima che lui potesse rispondermi, arrivò qualcuno da dietro:
"Ecco Kook" disse la voce, che già avevo sentito, mi girai vedendo davanti a me Jimin.
"Hey Lisa ci sei anche tu?" mi chiese
"Ciao Jimin come stai?" dissi
"Vi conoscete?" chiese Kook sorseggiando la sua bevanda che poteva essere alcolica quasi sicuramente.
Annuì guardando il ragazzo:
"Sono io che le ho consigliato il vestito" aggiunse poi Jimin interrompendo il silenzio che si stava formando.
"Rosé alla fine ti ha detto di lui" disse Kook sorridendo
"Diciamo che l'ho scoperto" dissi, Jimin si mise a ridere sotto i baffi, vedendo me e Jung Kook battibeccare sul fatto che Rosé non ci dicesse a tutte e due le stesse cose.
"Va bene-dissi ad un certo punto del dibattito ormai iniziato da un po' - Vado a cercare Jennie, l'avete vista per caso?"
"La ragazza popolare" disse Jimin, io annuì e lui mi indicò un punto della casa:
"Dovrebbe essere di là, l'ho vista con un ragazzo"
"Grazie" dissi prima di allontanarmi, dopo aver dato un piccolo schiaffo sulla guancia di Kook.
Cercai per tutta la casa, stavo ripensando alle parole di Jisoo, forse Jennie mi vedeva davvero come una vera amica e forse lei non ne aveva mai avute di vere, questa cosa era davvero triste. Forse essendo sempre stata la ragazza ricca e bella non aveva mai creato delle vere relazioni poiché agli altri importava solo dei suoi soldi, cioè quelli dei suoi genitori senza badare davvero a quello che poteva provare lei. Però Jennie per me era davvero solo un'amica? Non che io me ne intendessi di relazione, poiché gli unici amici che avevano erano Kook, Rosé e Tae. Sento come se Jennie fosse più di una amica qualsiasi, quando sto con lei sto bene e poi il mio cuore batte forse in modo diverso da come batte da quando sto con Rosé. Mentre riflettevo su queste cose, vidi la castana accanto alle scale, si reggeva a mala pena in piedi. Mi avvicinai a lei:
"Jennie stai bene?!" non ottenni risposta apparte un piccolo lamento.
"Hai bevuto?" le chiesi cercando di sorreggerla. Bisbigliava qualche parola, ma la musica era troppo alta e non riuscivo a decifrare neanche il suo labiale. La presi per un fianco e guardai le scale che portavano al piano di sopra.
"Andiamo su!" le disse cercando di sostenerla. Più salivamo e meno si sentiva la musica della festa, per fortuna la camera di Jennie si trovava all' ultimo piano. Aprii la porta della sua stanza cercando la luce dell' interruttore. Appoggiai Jennie sul suo divanetto in pelle mentre le toglievo le scarpe:
"Quanto hai bevuto Jennie, ti fa male"
"Lisa-ah mi fa male la testa" mi disse mangiandosi un po' le parole mischiate ad una voce buffa
"Lo credo bene, hai esagerato con l' alcool" dissi mettendo le gambe sopra il divano e facendo appoggiare la testa di Jennie sul bracciolo.
"Ti viene da vomitare?" chiesi. Aveva gli occhi chiusi e la bocca leggermente aperta, Era davvero bella anche quando stava male. Scosse la testa, gliela alzai legalmente posizionando un cuscino sotto ad essa. Fece un gemito, iniziai ad accarezzarle i capelli lentamente con la mano. Ne fece un altro muovendo un po' il suo corpo avvicinandolo al mio. Il mio cuore iniziò a battere piano, era bellissimo il silenzio e con solo la luce della camera ed era bellissima Jennie. Con quei suoi occhi chiusi e la bocca leggermente aperta, le accarezzai piano anche il volto, fino ad arrivare alla mano, che era molto calda.
"Lisa-ah" disse piano, rimanendo con gli occhi chiusi.
"Si Jen?" dissi guardandola
"Grazie"
"Sta tranquilla orsetto, ora riposa un po'" dissi piano accarezzandole di nuovo i capelli. Mi alzai avvicinandomi alla luce, spensi la lampada principale accendendone una più piccola, che faceva una luce più soffusa. Mi riavvicinai al divano per tornare alla festa ma la sua mano mi bloccò. Aprì leggermente gli occhi, guardandomi. Arrossii al suo tocco e hai suoi occhi da gatto.
"Jen i-io d-devo scendere" dissi piano balbettando.
"Sento il tuo cuore Lisa-ah" disse sollevandosi e mettendosi seduta davanti a me. Sentivo il petto battere forte tra le mie costole.
"Jen i-io..." dissi cercandomi di allontanare da lei che mi stava attirando a sé.
"Shh" mi disse lei avvicinandosi a me. Si alzò leggermente in piedi.
"Sta seduta, non stai bene non puoi alzarti così" mi interrompè mettendomi un dito sulla bocca.
"Perché sei rossa? pensi che non abbia fatto caso a quante volte arrossisci al giorno accanto a me? o al tuo cuore che batte come un martello?" eravamo davvero troppo vicine e sentivo caldo in tutto il corpo.
"Jennie i-io.."
"Shh, voglio provare una cosa" mi zittì un altra volta. Chiusi gli occhi, sentii solo una cosa calda toccare le mie labbra. Aprii un occhio e vidi le sue labbra sulle mie, erano calde e sapevano di fragola. Si staccò da me, la guardai. Era rossa anche lei, sicuramente perché era ubriaca.
"Le tue labbra sanno di fragole" dissi piano, sottovoce.
"Le tue di panna" mi disse lei risedendosi sul divano.
Il mio cuore si calmò solo per secondo per poi accelerare nuovamente ancora più veloce di prima. Mi toccai le labbra con un dito, per poi guardare la ragazza che le aveva rubate riposare sul divano.Spazio autore
1877 parole scritte. Buon halloween anche se in ritardo di 5giorni. Spero che questo capitolo vi piaccia ci ho messo me stessa, se è così mettete una stallina. Nulla buona lettura
;)
PS: scusate se ci sono errori di scrittura e punteggiatura, non ho riguardato.
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Occhi felini~jenlisa~
RomanceLei era la mia roccia, la spalla su cui piangere tutte le mie lacrime amare. Io ero la sua spada, la lama che ha ferito il suo cuore e l'ha fatta sanguinare. Tratto dal testo: "Il tuo cuore batte un po' troppo veloce" disse Jennie guardandomi con il...