Lisa pov
Incrociai lo sguardo di Rosé e Jisoo, prima di allontanarmi dalla via in cui viveva Jennie. Scusandomi con lei mi sono sentita sollevata, anche perché non è mai stata mia intenzione ferire quell' orsacchiotto.Solo che penso di aver fatto peggio e,averla sconvolta dichiarando i miei sentimenti a una persona che sicuramente non ricambia e che e già fidanzata. il ragazzo che stava con lei questa sera era probabilmente il ragazzo che ieri aveva risposto alla mia chiamata. era molto bello, ai canoni di Jennie. scivolai a terra dopo aver svoltato una vietta interna alla strada principale, mettendo la testa sulle ginocchia. sentii una mano toccarmi la spalla e alzai il volto incrociando lo sguardo di una bionda che mi sorrise leggermente:
"Hey" mi disse accovacciandosi accanto a me
"hey" risposi
"ti va di parlare?"
"va bene se stiamo solo in silenzio?"
non disse nulla e si sedette accanto a me, mi prese la mano e mi sorrise. appoggiai la mia testa sulla sua spalla, sospirando.
"grazie Rosie" dissi piano
"ci sarò sempre"
"lo so"
"Tae ti viene a prendere?"
"si, gli ho mandato un messaggio. arriverà tra dieci minuti"
" bene nel frattempo stiamo in silenzio" disse poggiando la sua testa sulla mia.
...
salii in macchina di Tae dopo aver salutato Rosé. Le ho offerto un passaggio anche perché le nostre case non sono troppo distanti, ma ha rifiutato gentilmente, come fa sempre. chiusi lo sportello e, sentii degli occhi su di me.
"cosa?!" dissi scontrosa
"hai fame?"
"che proponi, andiamo a mangiare una pizza fuori?"
"no bionda" lo guardai con la faccia storta.
"allora perché me l'hai proposto?" dissi con voce di sfida
"calma tigre, ho la pizza a casa. sai, per venirti a prendere ho dovuto abbandonare due vecchie amiche. quindi allaccia la cintura che andiamo da loro"
"oh mi dispiace Tae, non ti avrei chiamat-"
"sta tranquilla-disse interrompendomi- e poi mi fa piacere rivederti e da quasi un mese che non ci vediamo"
"questo però non è colpa mia" dissi mettendo le braccia al petto, lui scoppiò a ridere. accese la radio:
"mi farò perdonare con della pizza" disse prima di fare partire la macchina in direzione di casa sua. mi appoggiai al finestrino, sospirando. non riuscivo a smettere di pensare a Jennie, quello che le ho detto l'ha sicuramente sconvolta e sicuramente non vorrà più parlarmi né vedermi. potevi starti zitta Lisa perché hai dovuto per forza dire quello che provavi, non potevi omettere questa parte durante le scuse?
"bionda, a cosa pensi?" mi chiese Tae, cambiando marcia.
"nulla di importante" dissi guardandolo
"dai parla con me"
"è solo una amica... abbiamo discusso e oggi mi sono scusata per una cosa che ho detto ma che non pensavo. Poi ho detto un altra cosa che secondo me ha peggiorato ancora di più le cose...spero solo di non aver fatto un casino" dissi guardando le mani, sul volante, di Tae.
"vedrai che si sistemerà tutto, cosa mai avrai potuto dire di così sconvolgente?!".
lo guardai negli occhi, lui mi accennò un sorriso. avrei voluto davvero dirgli che non era una stupidaggine perché mi stavo innamorando di Jennie, ma lui non sapeva manco chi fosse, quindi tenni la bocca chiusa finché non arrivammo al parcheggio sotto casa. scesi dalla macchina, chiudendo delicatamente la portiera, tirava un vento gelido:
"si vede che sta arrivando dicembre" disse Tae-hyung chiudendo la macchina.
giro due volte la chiave prima di entrare dentro casa...
"ragazze scusate se vi ho abbandonato, ma dovevo recuperare una bionda" disse dopo aver superato il corridoio d'ingresso.
"non preoccupatevi, vi abbiamo aspettato per la pizza" disse la voce di una ragazza gentile. appena arrivati in soggiorno vidi davanti a me due ragazze sedute di fianco sul divano.
"lei è Lisa" disse Tae presentandomi.
"piacere" dissi
"ciao Lisa, io sono Irene e lei è Seulgi"
disse la ragazza alla sinistra mentre l'altra mi fissava accennando un sorriso.
"vado a prendere da bere- Tae si avvicinò a me e mi disse- non fare la timida, fidati che sono simpatiche" mi mise una mano sulla spalla, prima di dirigersi verso la cantina per prendere delle birre.
"allora Lisa, come conosci Tae?" mi chiese Seulgi.
"è il mio vicino da quando mi sono trasferita dalla Thailandia"
"Ah sei thailandese. è davvero un bel paese, io e Seul ci siamo andate per il nostro anniversario"
"anniversario?!" dissi sorpresa
"oh sì, siamo una coppia" disse Irene prendendo la mano dell' altra ragazza.
"Tae-hyung lo sa?" chiesi
"volevamo dirglielo oggi" dissero insieme, successivamente risero per aver detto la stessa cosa.
che carine pensai.
"posso chiedervi come vi siete conosciute?" dissi cautamente per non voler sembrare invadente.
"ma certo! racconta tu Irene"
"non te lo ricordi eh" disse provocando la fidanzata
"Hey, non dirlo manco per scherzo" disse Seulgi offesa
risi sotto i baffi vedendole stuzzicarsi così
"io e Seul ci siamo incontrate il secondo anno di liceo, lei era nuova nella scuola. seguivamo lo stesso corso di danza, io ero il capitano, prima che questo piccolo angelo mi rubasse il posto- Seulgi interruppe la ragazza.
"così siamo diventate praticamente nemiche"
"mi hai interrotto amore" disse Irene, con voce stranita. Seulgi si zittì e fece continuare la sua metà:
"dopo essere diventate nemiche, io e Seulgi ci siamo avvicinate di più, anche perché stavamo sempre ad allenarci per batterci a vicenda. un giorno alla fine di un allenamento,che era più una sfida, mi ha proposto di andare a prendere un gelato, ovviamente ho accettato, da lì ho capito che non era così male. abbiamo passato molto tempo insieme e alla fine... bè eccoci qua" disse Irene sorridendo e guardando la ragazza.
"vorrei precisare che l'ho pagato io quel gelato" disse Seulgi, lasciando un bacio sulla guancia di Irene.
"wow! da nemiche a fidanzate, è cambiato tanto" dissi sorridendo. vorrei tanto anche io poter avere quello che è successo a loro con Jennie, però so che non è il nostro caso.
"scusate ragazze per l'attesa, mi ero scordato che la birra era nei ripiani in alto e non la trovavo" guardai arrivare Tae, con tre bottiglie di birra.
"sta tranquillo" disse Seul prendendo una birra dal tavolino
"di che stavate parlando?" disse il ragazzo buttandosi sul divano, con in mano la bottiglia, accanto a me.
"cose da ragazze" disse Irene, facendomi l'occhiolino.
"non mi piacciono tutti questi segreti tra donne" disse sorseggiando la birra.
"che ne dite di mangiare, io avrei fame" dissi, interrompendo il possibile battibecco della serata. Tae mi guardò annuendo, così presi un pezzo di pizza che si trovava nel cartone sul tavolo.
...
Tae e Seul erano andati a fumare fuori in balcone, lasciando me e Irene sul divano. fissavo il telefono, speravo che quel orsacchiotto potesse telefonare, anche solo per sapere se stessi bene, invece non mi era arrivato neanche un messaggio. sbuffai:
"Hey Lisa, ti vedo afflitta sei sicura di stare bene?" mi chiese Irene mentre si puliva delicatamente la bocca con un tovagliolo.
"è complicato" dissi fissando lo schermo.
"c'entra una ragazza?" mi disse, sedendosi accanto a me.
"come..."
"faccio?-mi precedette- semplicemente capisco quando ad una ragazza è afflitta per colpa dell' amore. sai al liceo mi chiamavano l'aggiusta cuori-disse sorridendo- e so che non sei afflitta per un ragazzo. chi è la fortunata?" mi chiese in fine.
"ma quale fortuna, qui solo sfiga" si mise a ridere ad alta voce, cosa che mi sorprese, alzai la testa- perché ridi?"
"mi ricordi Seul, era proprio come te" disse
"ma Seul sembra così sicura di sé è tutto l'opposto di me"
"Seul era sicura solo sulle cose sicure-disse- ti va di parlarmene? posso provare ad aiutarti"
presi un respiro:
"ho litigato con una mia amica, che è anche la mia crush ovviamente. neanche due ore fa sono andata da lei e le ho chiesto scusa per tutte le cose che le ho detto. poi però guardando i suoi occhi, mi sono presi i miei cinque secondi di coraggio e le ho aperto il mio cuore, solo che forze ho fatto peggio. vorrei solo sapere se sta bene e cosa ne pensa, però non mi ha nemmeno scritto o chiamata"
dissi, stavo per piangere e anche se non volevo darlo a vedere, ero sicura che Irene l'avesse capito, anche perché mi guardava con occhi pieni di compassione. ma io non volevo la compassione, io volevo solo parlare con Jennie e cercare di recuperare la nostra amicizia, se ancora mi considerava ovviamente sua amica.
"cosa posso fare?" le chiesi
"sei molto più coraggiosa di Seul se lo vuoi sapere, ti ho giudicata male-le sorrisi- sta tranquilla, vedrai che andrà bene, se vuoi un consiglio chiama quella ragazza, anche perché il primo passo l'hai fatto tu" mi disse
"si nella fossa" aggiunsi. lei mi passò il telefono che avevo posato sul tavolino:
"chiama e usa gli altri quattro secondi di coraggio". presi il telefono e annuii con la testa, mi alzai e mi diressi all' ingresso di casa di Tae. cercai sulla rubrica il numero di Jennie, presi un respiro:
"puoi farcela Lisa" schiacciai sulla cornetta e portai il telefono all' orecchio.
squillò due volte
"Lisa-ah"
"Jen" dissi velocementespazio autore
scusate ci metto una vita a pubblicare, non mi uccidete ahah. che ne dite di Seulgi e Irene?
ps: sono così felice che gli Stray Kids si esibiranno a Milano, anche se i biglietti saranno super difficile da trovare. spero che tutti gli Stay siano felici. io come Blink lo sono molto:)
perdonatemi se ci sono errori, buona lettura<3

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Occhi felini~jenlisa~
RomanceLei era la mia roccia, la spalla su cui piangere tutte le mie lacrime amare. Io ero la sua spada, la lama che ha ferito il suo cuore e l'ha fatta sanguinare. Tratto dal testo: "Il tuo cuore batte un po' troppo veloce" disse Jennie guardandomi con il...