23.

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lisa pov:

"puoi farcela Lisa" schiacciai sulla cornetta e portai il telefono all' orecchio.
squillò due volte
"Lisa-ah"
"Jen" dissi velocemente
"Manoban sono Jisoo"
"ah soyaa" dissi con voce afflitta.
"Jennie ha dimenticato il telefono a casa"
"non è con voi?" chiesi
"no! qui siamo solo io e Rosie"
"il ragazzo di Jennie, sono usciti insieme?" le chiesi
"sei curiosa" disse con voce fastidiosa, come per volermi dire che facevo troppe domande riguardanti sua sorella
"daii" alzai gli occhi al cielo
"non so dove sia Jennie. quando Rosé ti è corsa dietro, noi siamo entrati in casa. Jennie ha detto a Kai che non si sentiva bene e l'ha praticamente cacciato. poi ho sentito sbattere la porta, pensavo che fosse Rosie che tornava, ma invece era Jennie che usciva. l'ho chiamata ma come vedi il suo telefono ce l'ho io" finì.
"quindi non sai dove sia?"
"pensavo stesse con te, non avete fatto pace?" mi chiese
"è complicato" dissi
"Lisa so che hai aperto il tuo cuore con lei, ma non la lasciare solo perché lei è confusa. ti prego, lei ha bisogno di te"
sentire quelle parole dalla bocca della rappresentante mi prese un po' alla sprovvista, anche perché non me le sarei mai aspettate. però non aveva ragione, ero io che avevo bisogno di jennie, perché mi faceva stare bene.
"Lisa?! ci sei?"
"oddio scusami, cercherò Jennie"dissi seria
"okay poi richiama se la trovi"
"certo!" dissi attaccando, dove poteva essere quell' orsetto?
tornati in soggiorno, Seul e Tae erano già tornati:
"Tae, scusami ma devo andare"
"è presto,rimani ancora in po' . giochiamo a carte" disse lui. incrociai gli occhi di Irene, che mi sorrise:
"V lasciala andare, domani si deve alzare presto" la ringraziai con lo sguardo, prima di scappare verso l'ingresso. Tae rimase sorpreso, prima di dire:
"scusa ma domani è domenica"
"andrà in chiesa" aggiunse Seulgi con una bottiglia di birra in mano. presi il giacchetto dall' appendi abiti, dove sarà mai Jennie? da dove potevo iniziare? aprii la porta di casa di Tae-hyung, appena mi girai alzai lo sguardo e mi ritrovai davanti la persona che stavo per andare a cercare:
"Jen?"
"hey Lisa-ah"
"stai bene? sai che ero preoccupata, ho chiamato Jisoo e mi ha detto che eri uscita, è tardi e poi in questo quartiere non gira bella gente-continuavo a parlare senza sosta.
"LISA!" disse seria interrompendomi con voce autoritaria.
"scusami-dissi con voce bassa, presi le chiavi di casa e la superai- perché non entri un minuto, fa freddo non vorrei che ti ammalassi"
lei alzò gli occhi al cielo prima di superare ed entrare in casa. chiusi la porta alle mie spalle.
"dove metto il giacchetto?" mi chiese
"mettilo dove preferisci"
lo appoggiò sulla sedia all' ingresso. era davanti a me, indossava una maglia che dava scoperta tutta la schiena:
"non hai freddo con quella maglia?" le chiesi, lei mi fulminò con lo sguardo, cosa mai avevo fatto, mi stavo solo preoccupando. abbassai lo sguardo. Jennie si sedette sul divano e io la feci la stessa cosa:
"perché sei venuta?" chiesi
"per quello che mi hai detto, non è ovvio?" a dire il vero pensavo non si sarebbe più fatta viva fino alla mia morte ma a quanto pare mi sbagliavo.
"mi dispiace, non dovevo dirtelo così"
"stai tranquilla è colpa mia, ti ho baciato è normale"
rimanemmo tutte e due in silenzio:
"sai Jen, sei stata il mio primo bacio" poi dissi
"davvero?sono lusingata" mi disse, le sorrisi imbarazzata.
"non mi avevi detto di essere fidanzata?" aggiunsi
"diciamo che non considero così Kai" disse guardando le sue mani
"ah quindi ho una possibilità" dissi ridendo, oddio cosa ho appena detto? lisa ma che cazzo fai. mi guardo con gli occhi laterali ma in modo dolce
"scusa Jen non volevo" dissi tutta inpanicata, gesticolando.
"baciami!" mi disse. mi fermai sconvolta, cosa aveva appena detto? la guardai negli occhi:
"cosa hai detto?" dissi facendo finta di non aver sentito
"hai capito benissimo" disse avvicinandosi.
"io non penso" dissi indietreggiando.
"che c'è, ti tiri indietro" mi disse con tono sexy. oddio Jen cosa stai facendo, il mio cuore iniziò a battere più veloce.
"Jen ferma" le chiesi. si stava sporgendo verso di me.
"ti prego" la supplicai. si avvicinò al mio volto:
"non sei coraggiosa pulcino" disse vicino al mio orecchio. mi venne un brivido. Jennie si sposto, tornado dalla parte del divano di prima. mi misi una mano sul cuore fissandola, la vidi ridere piano divertita.
"sei tutta rossa Lisa-ah" mi disse indicandomi prima di iniziare a ridere più forte.
"m-mi stavi p-prendendo in g-giro?" le chiesi, lei annuì divertita. questo è malvagio signorina Kim, pensai. però se lei si può divertire così con me, lo posso fare anche io, no? le presi la mano, lei smise di ridere:
"che fai lis..." la baciai velocemente sulle labbra, per poi staccarmi. sgranò gli occhi e mi guardò stupita. fissò i miei occhi e poi le mie labbra, per due volte, finché non mi avvicinai e  le lasciai un altro bacio sulle sue labbra, stavolta più lento. lei ricambiò, mettendosi velocemente a cavalcioni sulle mie gambe. il nostro bacio divenne umido, non mi accorsi le mie mani stavano sui suoi fianchi, lei mi tirò leggermente i capelli all' indietro, le morsi le labbra che le fece uscire un leggero gemito. mi staccai da lei, le sue labbra sapevano sempre di fragola.
"guarda chi è rossa adesso" dissi divertita. lei abbassò lo sguardo, mettendo la sua testa sull'incavo del mio collo. sorrisi abbracciandola.
"Lis?" sentii
"dimmi nini?" si staccò da me mettendo le sue mani sulle mie spalle, guardandomi negli occhi.
"come mi hai chiamata?" mi chiese
"Oh! scusa, nella mia testa suonava bene" dissi distogliendo lo sguardo.
"suona bene. mi piace molto...Lili" le sorrisi.
"ora è meglio che vada, Jisoo sarà in pensiero"
"cavolo!" dissi
"che succede?" mi chiese preoccupata.
"avevo detto a Jisoo che l'avrei chiamata se ti avessi trovata. mi sono dimenticata"
"stai tranquilla, mi presti il tuo telefono?" allungò la sua mano davanti la mia faccia, rimasi a fissarla un secondo, poi presi il telefono dalle tasche.
"grazie" mi disse alzandosi e avvicinandosi all' ingresso. feci un respiro profondo. andai in cucina e, preparai due tisane calde. Jennie si affacciò alla porta, poco dopo:
"hey che ha detto tua sorella?" le chiesi porgendole una tazza
"che sono un irresponsabile"
"stranamente sono d'accordo con lei, nini"
"non è vero! e poi tu dovresti stare dalla mia parte" disse arrabbiandosi
"su non te la prendere, vuoi che ti accompagno a casa?"
"sono già a casa" mi disse. non sapevo che dire, mi ha preso alla sprovvista.
"posso restare,vero?" mi disse con gli occhi da cucciola
"certo! puoi dormire nel mio letto"
"e tu?"
"dormo sul divano tranquilla"
"grazie Lili, buonanotte" mi disse lasciandomi un bacio sulla guancia.
"notte orsacchiotto" dissi
"a domani pulcino" uscì dalla cucina. aspetta un secondo ora che ho baciato  Jennie, cosa siamo? amiche non possiamo esserlo di certo.
...
sentii qualcosa di umido sfiorare le mie labbra, aprii leggermente un occhio. davanti a me si formò la sagoma di Jen
"giorno nini" dissi con la voce impasta dal sonno
"giorno Lili" mi disse alzandosi da per terra. le afferrai il braccio:
"che c'è?"
"hm?" dissi, lei si sporse e mi diete un bacio leggero sulle labbra.
"su alzati e portami a fare colazione"
mi tirai su, sgranocchiandomi e strofinando gli occhi. sbadigliai. mi feci una doccia veloce.
"Jennie sono pronta? andiamo" dissi uscendo dalla camera da letto.
"si" mi disse. presi le chiavi sul tavolo e il giacchetto di Jennie, che si era vestita con le cose della sera prima. glielo porsi:
"grazie"
"nulla"
aprii la porta, quando davanti ci trovai i miei genitori...
"mamma... papà... cosa ci fate voi qui?" dissi con il fiato mozzato.

spazio autore
allora? cosa ne pensate della comparsa della signora e il signor Manoban. cosa accadrà?
spero che il capitolo vi piaccia
L

Occhi felini~jenlisa~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora