Lisa pov
Era mercoledì mattina e Jennie non si era ancora alzata. Non volevo svegliarla però dovevamo uscire di casa tra massimo 15minuti per arrivare in tempo a scuola. L'avrei anche saltata se fosse stato un giorno qualunque ma la professoressa di matematica interrogava e se non ti presentavi era un cinque di partenza, ed io avevo bisogno di una sufficienza.
Aprii delicatamente la porta della mia stanza che era illuminata solo dai raggi che passavano dalle fessure della serranda.
"Hey orsetto-Dissi piano mentre mi avvicinavo al letto per non farla sobbalzare- è ora di svegliarsi"
Appoggiai una mano sul suo fianco e lei produsse uno strano lamento.
"Lisa-ah" disse con la voce impastata ancora di sonno, con gli occhi chiusi. Quando era carina, si girò verso di me producendo un altro genito.
"Su, abbiamo scuola" dissi alzandomi ed andando ad aprire la serranda.
...
"Non ti volevi proprio alzare sta mattina Jennie eh?" Dissi mentre percorrevamo le strade a passo più veloce del solito. Eravamo in ridarto poiché Jennie si era riaddormentata a letto un altra volta, costringendomi ad andare a svegliarla nuovamente. Quindi adesso eravamo in ridarto.
"Scusa Lisa-ah mi dispiace" disse con voce carina mentre guardava a terra. Come potevo prendermela con lei? Non potevo infatti.
"Stai tranquilla" dissi sbuffando.
...
Entrai in classe di corsa, erano le 8.11 magari la prof. non avrebbe fatto storie e mi avrebbe fatto sostenere la prova, ma invece mi disse:
"Lalisa Manoban, sei in ridarto e quindi, prenderai un insufficienza. Ora esci dall' aula"
Nulla, quindi adesso avevo un altro cinque da collezione e per lo più, stavo vagando per i corridoi della scuola. Se mi beccasse la rappresentante d'istituto, sicuramente mi darebbe una note e una punizione adeguata. Non riesco a credere che quella strega sia la sorella di Jennie. Aprii la porta del bagno e, indovinate che mi trovai davanti. Jennie?
"Jennie?"
"Lisa-ah!" disse sorpresa. Mi appoggiai alla parete dietro di lei
"Unnie che ci fai qui? Non hai lezione?"
"Salto la prima ora e,tu?" disse lei mentre si sistemava un po' di trucco in faccia. La guardavo con la coda dell' occhio, cercando di rimanere discreta.
"Sono arrivata tardi e la prof. di mate non mi ha fatto fare la verifica e, per lo più mi ha messo un insufficienza"
"Oh! Lisa-ah mi dispiace! E colpa mia" disse afflitta girandosi verso la mia direzione, alzai lo sguardo cercando di non far capire che la stavo già fissando.
"No non ti preoccupare, tanto l'avrei preso comunque" dissi guardandola negli occhi. Lei annuì tornando a guardarsi allo specchio.
"Sai Unnie, non hai bisogno del trucco, sei davvero bellissima" dissi non notando il tono in cui l'avevo detto, che poteva sembrare seducente. Lei si voltò nuovamente, guardandomi e alzando le sopracciglia.
"Tu dici?- Io annuii convinta- Vieni qui pulcino" disse indicando vicino a sé.
Mi avvicinai lentamente, guardandola. Non avevo mai fatto caso alle differenze delle nostre altezze, era davvero più bassa di me ma neanche troppo, mi arrivava all' incirca sotto il naso.
Tirò fuori da una borsetta un mascara
"Posso?" Mi chiese prima di avvicinarsi a me, secondo il mio parere un po' troppo. Annuii, sentivo le guance andare a fuoco. Inizio a passare il pennello sulle mie ciglia.
"Non ti muovere" disse, la sua voce era talmente seria, mi piaceva da morire.
"Fatto, guardati allo specchio" disse spostandosi e facendomi avvicinare al mio riflesso.
"Che ne pensi?"
"Non male orsetto" dissi mentre osservavo il risultato.
"Non è merito mio ma dei tuoi lineamenti, sono molto belli. Non sei del tutto coreana?" Chiese inclinando la testa.
"Addire il vero sono thailandese" dissi girandomi.
"Oh! Forte! Ho sempre voluto visitare la Thailandia" disse producendo una voce dolce. Sorrisi.
"Tu Unnie sei del tutto coreana?"
"Si-disse lei mentre uscivamo dal bagno e ci dirigevamo in cortile-però la mia infanzia l'ho trascorsa in Nuova Zelanda"
"Wow- dissi colpita- allora sarai brava in inglese"
"La migliore" disse lei facendomi l'occhiolino.
La prima ora passò, anche se avevo preso cinque ero felice di averla trascorsa con Jennie. Ci siamo fatte per tutto il tempo domande senza senso e abbiamo parlato senza mai fermarci un secondo. Ora sapevo che il suo colore preferito è il nero e che le piaceva anche il rosa. Che aveva anche un altro cane:Kai, che però era morto un anno fa. Che la sua marca preferita è Chanel, adora cantare e la moda. È stato davvero bello conoscerla meglio, sento che potremmo diventare amiche, le migliore amiche.
"Lisa? Terra chiama Lalisa"
Mi arrivò una pizza dietro la testa:
"Hey" dissi girandomi verso il colpevole.
"Ascolta Chae" disse Kook indicando con lo sguardo la bionda che mi stava incendiando con lo sguardo.
"Oh! Scusa Rosé, ero persa tra i miei pensieri, dimmi?" Dissi guardandola
"Sei persa tra i tuoi pensieri da tutto il giorno, comunque hai scelto il corso extrascolastico?"
"No" dissi abbassando lo sguardo
"Lo sapevamo" disse Kook dal banco dietro di noi, la prof. in quel momento ci riprese dicendo che dovevamo fare silenzio.
"C'è un corso di danza" mi disse Chae a bassa voce, prima di continuare a seguire la lezione.
Un corso di danza? Era la mia passione, infatti quando ero in Thailandia facevo parte di una associazione poiché il mio sogno era fare la ballerina. Però non saprei, non ballavo da molto tempo. Suonò la campanella che segnava l'ultima lezione del giorno. Arrivò preso sabato è così anche il pigiama party di Kook.
Ero in macchina con Tae, verso casa di Kook. Rosé mi aveva scritto che era già arrivata e che stavano aspettando solo me.
"Lisa devo dirti una cosa" disse Tae abbassando la musica
"Hey era la mia canzone preferita- dissi guardandolo storto- Cosa? Ti sei trovato la ragazza?" Dissi entusiasta prima che lui potesse parlare
"No, sai ormai sono grande e, sto cercando di trovare un lavoro per poter andare via di casa"
"Ma non hai nemmeno finito la scuola?" Dissi interrompendolo
"Lisa, i miei voti sono eccellenti, quindi sicuramente entrerò nell' università che desidero. E poi non voglio più vivere coi miei, sta diventando pesante." Disse concludendo il suo discorso mentre aveva gli occhi sulla strada.
"Come farò, sei il mio vicino di casa da quando mi sono trasferita in Corea"
"Lo so, ma vedilo come un traguardo personale e poi se mai avrai bisogno di me io ci sarò sempre" disse accarezzandomi la testa, con ancora gli occhi sulla strada.
"Quando pensi che andrai via?"
"Alla fine di quest' anno, c'è già un appartamento su cui ho puntato l'occhio" disse mentre svoltava l'angolo.
"Capisco"
"Quindi non potrò più aiutarti con i compiti, tra il lavoro e la scuola e gli allenamenti, non ho molto tempo libero"
"Stai tranquillo Oppa, sono felice per te" dissi con voce pimpante, anche se effettivamente non ero felicissima. Cioè ero felice che Tae si stesse costruendo una vita, poiché era il migliore però mi sarebbe mancato. Tutto qua.
"Siamo arrivati" disse parcheggiando la macchina sotto casa di Jung Kook. Lo salutai e scesi dall' auto, dopo avergli lasciato un bacio sulla guancia.Spazio autore
Cosa succederà al pigiama party di Kook? Andate avanti e lo scoprirete.
Baci stellari da
Lily:)
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Occhi felini~jenlisa~
RomanceLei era la mia roccia, la spalla su cui piangere tutte le mie lacrime amare. Io ero la sua spada, la lama che ha ferito il suo cuore e l'ha fatta sanguinare. Tratto dal testo: "Il tuo cuore batte un po' troppo veloce" disse Jennie guardandomi con il...