Capitolo 9

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Nicholas' POV
30 settembre 2023

Mi sveglio lentamente, riesco a malapena ad aprire gli occhi, sento la testa pesante, poi mi ricordo di aver bevuto troppo la scorsa notte. Mi stiracchio e vedo l'orario, "10:42 a.m.".
"Wow ho dormito un sacco!"
Mi giro verso il posto di Taylor ma lui non c'è, noto un foglio sulla sua parte del letto, incuriosito lo prendo, lo apro e lo leggo.

"Wow ho dormito un sacco!"Mi giro verso il posto di Taylor ma lui non c'è, noto un foglio sulla sua parte del letto, incuriosito lo prendo, lo apro e lo leggo

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Mentre leggo la lettera che mi ha scritto Taylor i miei occhi si offuscano e qualche lacrima scende precipitandosi tra le sue parole, macchiandole a tratti. Scendo saltando giù dal letto e lo chiamo per tutta la casa, ma lui non risponde.
"Se n'è andato".
Sento il mio cuore che si spezza, realizzo che il ragazzo a cui andavo dietro da mesi e con cui finalmente avevo avuto tutto per me la notte precedente se n'era andato. Prendo il telefono e inizio a scrivergli dei messaggi normali, poi sui social, provo a chiamarlo ma mi dà la segreteria, al che lancio il cellulare sul letto con rabbia, vado a farmi una doccia per schiarirmi le idee.

"Perché mi ha lasciato? Lo volevamo entrambi e questo bastava! Lo rivoglio qui con me."

Mi stendo sul letto dopo aver preso qualcosa per alleviare il mio mal di testa cronico, la prossima volta mi devo ricordare di come sto adesso così non berrò più. La mia mente vaga, penso a Taylor, al suo sorriso, a questi occhi scuri e profondi, alle sue ciglia (meravigliose), la sua pelle che sfiora la mia, ogni bacio che lasciava sul mio corpo immediatamente quella parte si irrigidiva al suo tocco, le sue mani, grandi e protettrici.
"Dannazione Taylor".

Non mangio per tutto il giorno, continuano ad arrivarmi messaggi di auguri arretrati da tutti, ma nessuna risposta dall'unico uomo che vorrei sentire ora. Mi sento di affogare.
Provo a richiamarlo.
Nulla.
Sto per impazzire.
Mi tocco la collanina che mi ha regalato nervosamente mentre penso a dove potrebbe essere adesso Taylor.
"Il mondo è troppo grande."
Quella notte non chiudo occhio, la passo piangendo, da solo, accovacciato su me stesso, pregando che si faccia vivo. Lascio il telefono acceso.

Passo le seguenti 4 notti e 4 giorni a digiunare con lo stomaco chiuso e rifiutare ogni contatto esterno, mi chiudo in me stesso. Ma ho bisogno di sfogarmi con qualcuno. Chiamo Lexi.

«Hey tesoro» appena le apro la porta mi abbraccia con calore, io la stringo e scoppio a piangere, mi consola come solo mia sorella sa fare.
«Cos'è successo?» mi chiede lei con preoccupazione nelle sue parole, prendo la lettera e gliela faccio leggere.
Lei la legge attentamente, poi mi guarda come se fossi un cucciolo abbandonato per strada, soccorrendomi.

Lexi è così gentile da prepararmi qualcosa da mangiare, mentre io guarda il tavolo perso nei miei pensieri.
«Ecco qua Nicky, mangia un po' dai» mi offre il piatto, io prendo la forchetta e do un morso, con molta fatica. Cade il silenzio tra di noi.
«Leggendo bene questa lettera» esordisce Lexi «Capisco subito che tu e Taylor vi piacete, e anche molto, si è visto anche al pranzo di famiglia»
«Per favore non dirlo a mamma e papà.» le dico con velocità mentre guardo il mio piatto e gioco col cibo.
«Nicky stai tranquillo, non dirò niente a nessuno se tu non vorrai... voglio solo aiutarti, ma non saprei come» si mette accanto a me e mi accarezza la mano col pollice.
Le guardo prima la mano facendo una smorfia e poi guardo lei, distogliendolo subito e scuotendo la testa per disperazione.
«gli ho lasciato un sacco di messaggi e chiamate in segreteria, non risponde a niente... nemmeno sui social, sembra svanito nel nulla... devo dimenticarlo» ammetto alla fine.
«No!» urla Lexi «Nella lettera c'è scritto che non devi dimenticarlo! Significherà pur qualcosa? Nicky devi lottare se davvero tieni a Taylor... ma vi siete baciati? Se posso permettermi...» vuole sapere.
«Ci siamo baciati, voluti e avuti... era tutto quello che ho desiderato quel giorno, da quando Taylor è venuto in camera con la torta pancake fatta da lui e la candelina in cima, chiedendomi di esprimere un desiderio» ricordo il giorno e mi tocco di nuovo la collanina accarezzando il ciondolo.
«Provaci di nuovo, fagli capire che non è perduta questa amicizia, anzi, si può trasformare in qualcosa di più bello e prezioso, voi due siete speciali insieme, e questo lo sai anche tu» mi rammenta Lexi guardandomi e facendo un sorrisetto, la tiro verso di me abbracciandomela, avevo bisogno del suo supporto e lo sto avendo.
«Ti voglio bene Lex» me la stringo forte.
«Anche io Nicky non sai quanto, sarò sempre qui per te se vorrai» mi stringe accarezzandomi la schiena per calmarmi.
«Vorrei proporti una cosa» se ne esce all'improvviso.
Mi stacco dall'abbraccio guardandola curioso.
«Si, dimmi»
«Ti va di venire con me, mamma e papà ad Atene? Facciamo una vacanza di famiglia... così per staccare un po'... a te farebbe bene»
«Ohw... va bene.. è da molto che manco ad Atene sarebbe bello tornare in patria» accetto la sua proposta. «Quando partiamo?»
«Settimana prossima, Sabato. Mi raccomando porta i costumi» mi da un pugnetto sulla spalla come se fossi il suo "bro", la guardo strana, poi ci mettiamo a ridere. È riuscita a farmi sorridere dopo giorni di agonia.

Lexi rimane a cena e ora guardiamo la tv, io faccio zapping e mi imbatto in una serie tv uscita qualche anno fa, appare Taylor sullo schermo, bello e giovane, muovendo i suoi primi passi nel cinema. Lo guardo incantato, poi distolgo lo sguardo, Lexi se ne accorge, mi prende il telecomando e gira un'altro canale.
«Beh però non è niente male» aggiunge lei da un momento all'altro, la guardo stupita.
«Hey!» la ragguaglio, Taylor è mio, o almeno così dovrebbe essere.
«No sto solo dicendo che hai buon gusto negli uomini...» mi guarda facendo una risata.
«Grazie» non aggiungo altro.
«Sei attratto solo da lui o...?» vuole davvero intraprendere questo discorso?
«Al momento solo da lui» rispondo velocemente, non so nemmeno cosa possa essere io, al momento non è questo che mi preoccupa.
«Okay... io ti auguro di trovare la persona giusta, qualunque essa sia, che ti renda felice fratellino... il resto non conta nulla»
Guardo in basso facendo un accenno di sorriso, poi mi giro verso di lei e mi porgo per darle un bacio sulla tempia, lei mi abbraccia e insieme guardiamo un documentario su National Geographic.

Lexi sta dormendo nel mio letto accanto a me, ma io sono ancora sveglio. Prendo il cellulare per mandare a Taylor un messaggio, spero che questo lo legga.
"Ti prego non abbandonarmi. Ho bisogno di te. Torna. Tuo Bambi."

Mentre scrivo il messaggio mi scende una lacrima che solca il mio viso, me la asciugo velocemente e tiro sul il naso, dopo 4 giorni finalmente mi addormento.

"Dear Bambi"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora