Capitolo 24

233 5 30
                                    

Londra, 17 novembre 2023
Nicholas' POV

Sono notti insonne quelle che sto passando a casa mia da solo, senza Taylor affianco a me e senza Lana, la nostra cuccioletta. Ripenso di continuo a ciò che è successo, di Taylor ed Austin che discutono, non vorrei mai vedere le persone che amo discutere tra di loro, è una delle cose che mi fa più male.
Ho visto le chiamate e i messaggi che Taylor continua a mandarmi, una parte di me vorrebbe rispondergli subito e dirgli quanto mi manca, l'altra parte, quella più riflessiva e ferma di me vorrebbe evitarlo.
Austin è tornato a Londra qualche giorno dopo di me, così l'ho chiamata e abbiamo discusso della cosa, lui si è pentito delle cose orribili che ha detto a me e a Taylor, del nostro amore e del rapporto che abbiamo io ed Austin.
"Taylor aveva ragione."
E ora mi sento in colpa.

In pausa pranzo chiamo Taylor in videochiamata su FaceTime, risponde immediatamente neanche facendogli fare uno squillo.
Vedo il suo viso asciutto, gli occhi spenti, non ha il solito luccichio che ha sempre, e gran parte del suo malessere è sicuramente colpa mia.
«Ciao Tay...» lo saluto con la mano.
«Hey Nicky... che bello vederti... come stai? Sei sul set?» Tay nota i miei costumi di scena e lo sfondo, chiamo dal mio camper.
«Oh si siamo ancora qui. In realtà stiamo registrando le ultime scene poi abbiamo finito con Mary & George»
«Ah Mary & George si chiama la serie? Di cosa tratta?» vedo che è incuriosito della cosa e questo mi fa più che piacere.
«Oh beh è ambientata nel 17esimo secolo in Inghilterra, io interpreto George Villiers e Mary Villiers è mia madre, in pratica George fece delle cose per entrare nelle grazie del Re James I...» resto un po' vago.
«Fece delle cose cosa?» vedo Tay confuso.
Faccio una risata nervosa e imbarazzata.
«Diciamo che questo George sedusse il Re in cambio di favori»
Taylor mi si blocca guardandomi attraverso lo schermo, pensavo si fosse bloccata la chiamata e provo a vedere se c'è linea. Era lui impalato.
«Taylor? Mi senti?»
«Tu saresti lo gigoló del re?» esterna alla fine ridendo.
«Mi sembrava divertente come cosa» rido con lui.
«Oh signore ho paura di vederlo quando uscirà» si nasconde il viso con la mano ridendo imbarazzato (per me).
«Dai piantala scemo sarà una bella serie» rido per la sua reazione, e non ridevo così da un po' di giorni.
"Lui mi fa stare bene, e mi manca."
«Hey devo andare... ci sentiamo stasera ti va? O stanotte per te»
«Tranquillo, tu puoi chiamarmi quando vuoi e io risponderò sempre» mi sorride attraverso lo schermo, rispondo con un piccolo sorriso timido.
«Ciao scemo» chiudo la chiamata.
"Quanto vorrei che fosse qui."

Abbiamo appena finito di registrare l'ultima scena della serie. Il cast con i registi e sceneggiatori hanno organizzato una festa all'ultimo per festeggiare la fine di un'altra avventura.

Sono tornato a casa per fare una doccia e cambiarmi velocemente. Mi vesto casual.
Alla festa chiacchiero coi miei colleghi ridendo e scherzando, sento il telefono che mi vibra, mi sta chiamando Taylor. Esco un attimo dalla sala per rispondere.
«Taylor ciao»
«Hey Nick... sei sveglio!»
«Oh beh si, qui a Londra sono solo le 10 pm non è tardi, da te che ore sono?»
«Oh non ha importanza, ormai non riesco più a dormire come prima...» sento la sua voce robotica fiacca e stanca.
«Stai bene?...» mi preoccupa.
«No Nick, non sto bene... perché tu non sei qui con me»
Mi si spezza il cuore.
«Taylor... lo so... mi manchi anche tu...»
«Casa nostra ha smesso di brillare da quando tu te ne sei andato... è diventato tutto buio per me, risolviamo questa faccenda, perché una cosa l'ho capita: tu sei la mia anima gemella, e se separi due anime gemelle non riescono a vivere le loro vite separate, possono anche morire...»
«Sto malissimo anche io credimi... vieni a Londra così ne parliamo»
«Perché non ne parliamo ora? Vis a vis»
«Taylor tu sei in America...» alzo le sopracciglia dubbioso.
«Girati...»
Appena Taylor pronuncia quelle parole sento un tuffo al cuore, mi giro e lo vedo lì, in fondo alle scale, con un giubbotto oversize blu per proteggerlo dal freddo di Londra, i capelli un po' cresciuti coi riccioli che gli cadono sugli occhi, lo sguardo illuminato di un uomo davvero innamorato come lui lo è con me, e un mazzo di piccoli fiori con un girasole enorme che sbuca nel mezzo, sa che è il mio fiore preferito.
Ci metto qualche secondo a realizzare che lui è davvero qui con me, corro le scale in discesa e mi butto tra le sue braccia, stringendoci forte, cadendo a terra assieme, rimanendo l'uno tra le braccia dell'altro per qualche minuto, senza dire niente, ma parlando coi nostri gesti.

"Dear Bambi"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora