Capitolo 4 - Colazione insieme -

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Josephine

- Colazione insieme -

Da quando sono arrivata ad Atlanta, è stato tutto un turbinio di emozioni.
Prima l'incontro con Hero, poi con tutta la crew, compresa Anna e la regista.
Se ci aggiungiamo il fatto che ho un sonno tremendo, mi sembra quasi di vivere in un sogno.
Soprattutto la parte in cui ho incontrato Hero.
Mi sento strana quando siamo insieme ed una sensazione bella e spaventosa allo stesso tempo.
C'è qualcosa in lui che mi ispira fiducia, non so per quale motivo in realtà.
Continuo a perdermi nei suoi occhi ogni volta che mi guarda e la sua voce mi scatena brividi in tutto il corpo.
Vengo risvegliata dai pensieri che affollano la mia mente da un vento caldo e leggero sul mio volto.
Una ciocca di capelli sfugge dalla mia coda e la sistemo velocemente dietro un orecchio, concentrandomi su un punto indefinito per terra, di fronte a me.

Siamo di nuovo io e lui da soli, adesso che tutta la crew è andata a far festa in qualche locale, non so esattamente dove. Non ho chiesto niente. Mi sentivo già un po' in imbarazzo per rifiutare il loro invito ma proprio non ce la faccio a star ancora sveglia qualche ora.
Hero cammina al mio fianco, in silenzio, con le mani in tasca.
È voluto rimanere con me, anziché andare a divertirsi.

Alzo la testa incontrando il suo sguardo, così magnetico e rassicurante allo stesso tempo.
"Sicuro che non ti dispiaccia? Sono già andati via tutti e... Non lo so, arriverai tardi alla festa." Penso a voce alta e guardolo.

Non voglio costringerlo a passare sin da subito del tempo con me, né voglio che si senta in dovere di riaccompagnarmi in hotel.

"Josephine, non mi dispiace. Lo faccio volentieri!" Mi sorride mettendosi le mani in tasca.

Il mio nome, detto da lui con un accento fantastico, mi piace da morire.

Sorrido abbassando di nuovo lo sguardo.

Con la coda dell'occhio lo vedo mentre si sistema leggermente il cappellino sulla testa. Non voglio dargli l'impressione che lo stia studiando in qualche modo, anche se in realtà è proprio così.
Mi incuriosisce e sento l'esigenza di conoscere più cose di lui.
Gli ho restituito il cappello quando eravamo ancora dentro al ristorante e ho insistito perché stavolta lo usasse lui.
Inutile dire che ha protestato un po' ma poi si è dovuto arrendere.
So essere una testa dura, quando mi impegno, credetemi!
Si, okay...
Forse anche quando non mi impegno, in realtà. Ma son dettagli trascurabili.

Lo guardo mentre cammina al mio fianco e ho ancora questa sensazione strana addosso, proprio sulla pelle.
Mi sembra di conoscerlo già da tempo, eppure ci siamo visti oggi per la prima volta in vita nostra.
Mi dà tranquillità stare vicino a lui, in un modo che continua a sembrarmi veramente strano.
Non sbagliato, solo strano.
Non mi è mai capitato con nessuno prima d'ora, questo è certo.

"Non mi andava di fare tardi in un locale" dice dopo averci pensato un po' "Preferisco svegliarmi presto domani mattina e magari fare colazione insieme a te, che ne dici?" L'ultima frase è quasi un sussurro che mi scatena una miriade di brividi ovunque. Di nuovo.
Lo ha chiesto, quasi fosse insicuro di una mia risposta.
Certo che voglio fare colazione con lui!
E il fatto che voglia iniziare subito a conoscermi, mi piace più del dovuto.
So che è quello che dobbiamo fare, lo ha detto chiaramente Jen durante la cena, ma in un certo senso mi sento lusingata.

Okay Jo, non ti far strane idee.
È lavoro, siete due colleghi strettamente professionali.
Magari è pure fidanzato.

Certo che lo è.
È per forza fidanzato!
È solo gentile con me, non vuol dire niente! Apprezzo il suo modo di fare così educato, ma non devo scambiarlo per qualche tipo di attrazione nei miei confronti. Pfff... Sarebbe veramente tanto stupido!

🇮🇹 Once Upon A Time #Herophine 🇮🇹 (Versione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora