Capitolo 19 - Come un uragano

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Josephine

Un uragano si è abbattuto su Atlanta.
In senso metaforico intendo, ovviamente.
Siamo passati dalla calma, giornate scandite solo da quello che ci sentivamo di fare a un mix di appuntamenti, gite organizzate e serate caotiche.
Mi piace ma è leggermente destabilizzante!
Cos'è successo, vi chiederete?
Semplice: sono arrivati gli altri attori del film, a completare il cast!

È iniziato tutto una mattina, un lunedì mattina per essere precisi.

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"Josephine Langford da Perth, Australia!" Sorride Dylan porgendomi la mano.
Sorrido di riflesso guardando la sua mano stesa e poi lui. Gliela stringo "Ehi! Quella in genere è la mia battuta!" Sto al gioco "Hai fatto ricerche su di me?"

"Io sono Dylan Arnold, piacere di conoscerti. E per rispondere alla tua domanda: certo che ho fatto ricerche su di te. Su tutti in realtà! Mi piace essere preparato!" Dice con orgoglio.

"Abbiamo qualcosa in comune allora! Anche a me piace essere preparata a tutto." Mi viene in mente la mia fedele cartellina rossa dove appunto tutti i miei pensieri e le mie idee. Quella che Hero prende costantemente in giro per farmi arrabbiare. Un sorriso mi nasce spontaneo sul volto.
Dylan mi sta già simpatico. Ha un'espressione divertita sul viso e gesticola parecchio mentre parla. È veramente buffo.

"Siamo in sintonia! Non a caso, sarò il tuo ragazzo!" L'affermazione per un attimo mi coglie di sorpresa, ma poi collego il fatto che lui è il ragazzo di Tessa e capisco cosa voglia dire.

"Hanno scelto bene allora!" Sorrido.

Mi guarda stupito per un attimo e capisco che quello che ho appena detto, potrebbe essere frainteso.
"Visto che andiamo già d'accordo..." Mi affretto ad aggiungere.

Lui continua a guardarmi senza dire una parola. Ho detto qualcosa che lo ha scioccato?!?

"Sei arrivato stamattina anche tu?" Mi schiarisco la voce, cambiando discorso.

Qualche ragazzo è arrivato questa notte, molti sono venuti direttamente dall'aereoporto questa mattina. Si nota chiaramente chi viene da lontano, visto che è veramente stanco o con ore di jetlag da recuperare.

"Sì, non abito poi così lontano. Ho preso un aereo questa mattina presto. Era ancora notte in realtà, comunque è stato facile!" Per fortuna si è sbloccato di nuovo e non ha più l'espressione stupita di poco fa.
Mi fa sorridere il fatto che mi dia così tanti dettagli e che si trovi evidentemente a suo agio a parlare con me, anche se non mi conosce per niente.

All'improvviso sentiamo ridere e ci voltiamo entrambi.
C'è un ragazzo dai capelli abbastanza lunghi e scuri che si tiene la pancia dal ridere, mente parla con Hero. Gli dà una pacca sulla spalla divertito, continuando a ridere.
Hero, bello come il sole, si sistema il cappellino sulla testa ridacchiando. Chissà cosa si sono detti per scatenare tutte queste risate.
È bello vederlo così. Mi immagino come possa essere a Londra, con i suoi amici.

"Quello è Samuel Larsen, 27 anni, attore e cantante di Los Angeles" mi spiega Dylan.
Ha davvero fatto ricerche su tutti quanti! Incredibile! "È davvero bravo! Dovresti sentirlo suonare, ha del talento!"

Annuisco continuando a guardare in direzione di Hero.
Da quando siamo arrivati nella hall dell'hotel non siamo riusciti a dirci neppure una parola. Sospiro pensando che il nostro tempo da soli è veramente terminato. Adesso dovremo dividere la nostra attenzione con molte più persone. Da una parte sono emozionata, dall'altra un po' mi dispiace.
Mi piaceva averlo tutto per me!

"Io invece sono Shane Paul McGhie, 25 anni, attore, da Los Angeles." Mi porge la mano un ragazzo super sorridente. "Dobbiamo presentarci così adesso? Come se fossimo a un'audizione?" Ridacchia guardando Dylan divertito.

🇮🇹 Once Upon A Time #Herophine 🇮🇹 (Versione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora