Fake Heartless~ The weeknd/ Abel Tesfaye~

Capitolo 13

Concerto Inglewood 27 novembre

Siamo all'ultima tappa del primo leg in Nord America, dopo questa tappa ci sarà uno stop fino al 6 giugno del prossimo anno.
Non so spiegare bene quanto mi mancherà tutto questo, i concerti, le persone, ballare su quel palco pazzesco.

Stiamo per entrare in scena per l'ultima volta in Nord America, il mio cuore batte a mille mentre salgo sul palco per mettermi in posizione, le gambe mi tremano come la prima volta.

Le persone urlano appena iniziamo a ballare, il mio cervello non riesce a credere a quello che sto vedendo, lo spettacolo di tutti con la torcia del telefono accesa, tutti che fanno video, e poi entra in scena lui con la sua voce da brividi.
Non ci parliamo da quella sera a Vancouver ma da un lato mi sta bene così, non cerco nemmeno di evitarlo,forse lui si.
Per un attimo mentre continuo a ballare mi ritrovo a guardarlo, lo ammiro nella sua bellezza perché devo ammetterlo è proprio bello.

Le persone urlano ancora di più, vedo ragazze guardarlo con occhi innamorati e sento qualcosa farsi spazio nel mio stomaco, mi danno fastidio.
Mi danno fastidio tutte queste ragazze urlanti per lui, okay che ho appena pensato anch'io che fosse bello ma qua esageriamo, queste ragazze se avessero il coraggio si strapperebbero i capelli.

Per concentrarmi su di loro ho perso il ritmo e per poco non scivolo in questa tunica di merda.
Chiunque abbia scelto questo vestiti è un genio veramente.
Mi riprendo subito facendo finta di niente e continuo.
Dovrei mantenere la mia concentrazione invece di pensare ad altro, mi riesce davvero difficile però se continuo a guardare queste ragazze urlanti per Abel.

Lo spettacolo è un successo come sempre, quando siamo dietro le quinte tutte urlano felici e saltano a destra e a manca.
"Cavolo ragazze abbiamo spaccato!" Urla una di loro.
Io mi limito a sorridere e a tenermi un po' lontana, sento una mano posarsi sulla mia spalla e mi volto a vedere chi sia.
"Sei stata forte" mi dice Ricky e io gli sorrido.
"Grazie, anche tu. Non riesco ad immaginare questi mesi senza stare su quel palco"
"Nemmeno io credimi, ma è così" mi sorride e va via.
Ricky è un tipo molto simpatico, gentile e socievole , ama quello che fa e lo fa da dio secondo me.

"Ho sentito dire che Abel cambierà il suo outfit per l'Europa! Già con questo è sexy non oso immaginare con quello nuovo!" Dice una delle ragazze e poi iniziano tutte a urlacchiare e a spettegolare.
Un mondo che proprio non mi appartiene.

Vado nei camerini e mi siedo buttando la testa all'indietro, sospiro e mi prendo il tempo per assimilare tutto quello che ho provato oggi, tra sensazioni strane e belle.
Facendo questo percorso mi sento più realizzata, sono fiera di me perché sto facendo qualcosa di costruttivo per il mio futuro , non avrei mai pensato di arrivare a questo.
Sicuramente ci saranno altri traguardi più grandi di questo ma per ora questo mi sembra davvero un ottimo inizio.

Mi alzo andando verso il mio borsone dove prendo le cuffie e poi le infilo nelle orecchie.

You risk it all to feel alive, oh, yeah
You're offering yourself to me like sacrifice
You said you do this all the time
Tell me you love me if I bring you to the light
It's like a dream what she feels with me
She loves to be on the edge
Her fantasy is okay with me
Then suddenly, baby says
Take my breath away
And make it last forever, babe
Do it now or never, babe (ah)
Take my breath away
Nobody does it better, babe
Bring me close to-

Mentre ascolto la mia adorata musica vedo sott'occhio la porta aprirsi, mi giro a guardare e vedo lui.
Sento un po' di agitazione e il fiato corto, avrei preferito che continuassimo a evitarci e invece come al solito le cose non vanno mai come vorrei che andassero.
"Ciao Camila" mi saluta, ha la fronte ancora un po' sudata e indossa ancora i vestiti del concerto, prende posto comodamente sulla sedia in cui prima ero seduta io, si strofina le mani e poi mi guarda.
"Ciao" gli rispondo.
"Non ci parliamo da un po'" mi dice.
"Ti dispiace?" Gli domando
Lui sorride e non mi risponde, forse perché non vuole offendermi dicendomi di no.
Il sorriso gli rimane sulle labbra senza salire fino agli occhi che invece rimangono tristi e spenti anche dopo questo cazzo di concerto bellissimo.
Non riesco a comprendere cosa lui vorrebbe dire o fare, rimane criptico e questa cosa mi rende nervosa.

"Voglio chiederti una cosa" mi dice guardandosi le mani.
"Dimmi"
Sospira e si siede a terra accanto a me, mi guarda con la testa appoggiato al muro e mi sorride.
Il mio cuore perde un battito, lui è così tanto vicino e mi ha sorriso in quel modo, ho di nuovo quella sensazione di disagio.
"Rimani con me" mi dice.
"In che senso scusa?" Gli chiedo confusa.
"Rimani qua con me, ho bisogno di rivedere delle cose per il leg due e voglio il tuo aiuto"