Camila pov
"Ho trovato una competizione a cui poter partecipare" dico a Michelle.
Siamo sedute al tavolo della cucina e stiamo facendo colazione, io smanetto al computer da mezz'ora in realtà e non ho ancora toccato cibo.
"Ottimo, data? Ora? Luogo?" Mi chiede con la bocca piena di cereali.
"Sarà qui a New York, il 4 ottobre" mi blocco subito.
"Il 4 ottobre?" Ripete Michelle.
Io annuisco fissando ancora lo schermo con la data scritta in caratteri cubitali.
"Faremo finta che io non odi questa data" dico.
Il 4 ottobre.
Ho visto andare via da me Noah quel giorno.
"Non ho voglia di pensare a nessuno ora" chiarisco, non voglio iniziare a parlare nè di Noah nè di Abel.
Sono passati due giorni e non mi ha nemmeno chiamata, nessuna spiegazione, niente di niente.
Non me ne farei nulla, certo, ma questo mi fa solo pensare che lui stava solo giocando e io invece ci stavo mettendo il cuore."Stai tranquilla" la mia amica mi poggia una mano sul braccio in segno di conforto, ma sono spenta in questo momento, non sento emozioni e voglio solo concentrarmi per partecipare a questa cazzo di gara.
Nemmeno questo mi fa stare meglio in realtà, ma ho necessità di concentrarmi su qualcosa, qualsiasi cosa , e voglio buttarmici a capofitto perché non voglio pensare.
Faremo finta che tutto questo non sia mai accaduto, è solo stato un sogno.
Ma come si fa a dimenticare?
Sospiro e torno a leggere le informazioni riguardanti la gara.
"La competizione avrà inizio alle ore 11:00AM , le prime ad iniziare saranno le under 10. Ci vorrà molto tempo prima che possa esibirmi allora."
"Verrò a vederti"
"Ne ero sicura."
Lei mi ha sempre sostenuta sul ballo, ama guardarmi ballare, lo vedo da come osserva ogni mia piccolissima mossa."Stai bene Cam?"
"Sto bene, tranquilla" mi alzo e vado verso camera mia.
"Sei sicura?"
"Si Michelle, ora vado"
"Dove?"
"In qualsiasi posto"
Michelle si alza e mi si avvicina mentre io prendo le ultime cose da mettere nella mia borsetta.
"Non scappare dal dolore Cam"
Continuo a mettere tutto in borsa anche se, non vedo nemmeno cosa ci sto infilando, la vista mi si appanna per colpa delle lacrime che minacciano di uscire fuori.
"Non è la giusta soluzione, affronta questo dolore, stai da sola se ti serve, parla se ti serve. Ma non scappare"
Tiro un forte sospiro per poi buttarmi a capofitto tra le braccia della mia amica per scoppiare in un pianto.
Michelle mi stringe forte e mi accarezza i capelli.
"Perché ogni volta che mi affeziono va a finire così? Perché tutte le persone che amo mi feriscono?" Dico tra i singhiozzi.
"Non è colpa tua"Non voglio prendermela con Michelle, ma la cosa che più mi ripete è che non è colpa mia, non è mai colpa mia.
Il fatto però è che le persone vanno via, ed io rimango sempre qui a farmi trattare di merda da tutti.
È vero, non sono una persona che spicca tra la gente, non sono una grande simpaticona, e non sono la persona più gentile di questo mondo.
Ma è diverso quando una persona mi entra nel cuore, lì dò il massimo, o almeno ci provo.
Ma sembra che ogni rapporto che ho avuto con le persone nella mia vita, a partire con la mia famiglia, sia sempre a senso unico.
"Sono stanca Michelle"
"Vieni qua" ci sediamo sul divano, Mic mi fa stendere facendomi appoggiare la testa sulle sue gambe, mi accarezza mentre io continuo a singhiozzare per non so quanto tempo.Pov Abel
26 settembre 2023, Monterrey Messico, inizio leg 3."Manca poco Abel"
Amir è nel mio camerino, io fisso il vuoto, sono già pronto da un pezzo, come se non vedessi l'ora di finire.
Tutti parlano delle persone ferite, ma nemmeno essere quello che ferisce è così facile, mi sento uno schifo e non l'ho nemmeno chiamata una volta.
Ho fissato per ore il suo numero sul mio telefono senza avere il coraggio di premere quel maledetto tastino.
Vorrei dirle tante cose, ma non so da dove iniziare, ed ho paura che in realtà non voglia nemmeno sentire la mia voce.
Ma lei non c'è qui, è un dato di fatto, mentre io continuo nella mia mente a immaginare e a pensare.
"Non ce la faccio" mi esce quasi come un sussurro, ma quel ragazzone ha le orecchie grosse quanto la mia testa e mi ha sentito lo stesso.
"Cosa?" Mi chiede.
"Non voglio salire su quel palco senza vederla ballare davanti a me, non ci riesco"Amir cerca di mantenere la calma anche se lo vedo che vorrebbe spaccarmi la faccia.
"Non dire così Abel, per favore, non puoi farlo, ci sono milioni di persone che aspettano solo te lì fuori. Rifletti sulle tue azioni in questi giorni, ma non dimenticarti di tutti quei fan che vengono per vedere e sentire te."
Si ma lei non c'è.
"Non riesci a capire Amir, io-"
Sbatte i pugni sul tavolo in mezzo a noi, sta perdendo il controllo.
Non l'ho mai visto veramente incazzato con me.
"Abel, prenditi le tue cazzo di conseguenze, se lei non è qui è solo a causa tua. Comportati da uomo, e appena possibile vai da lei e provaci invece di stare a frignare. Ma pensa prima ai tuoi fan, c'è un cazzo di tour di mezzo, le persone hanno pagato i loro cazzo di soldi per venire a vederti, da ogni fottuta parte del mondo, quindi non fare cazzate"
Fa uno scatto verso la porta, mi alzo in fretta anche io, e prima che mi chiuda la porta in faccia gli faccio la domanda che mi gira per la testa da giorni.
"Perché sei così incazzato per questa faccenda?"
Amir mi guarda negli occhi, non vorrei sbagliarmi, ma credo di vedere una leggera delusione.
"Perché quella ragazza non meritava di essere presa per il culo da te, potevi davvero essere felice con lei, e le hai fatto comunque del male perché non pensi alle tue cazzo di azioni"
Tira la porta e rimango qui da solo, con le sue parole che mi girano in testa.Ho bisogno di sentire la sua voce, adesso.
Cerco il telefono e lo vedo ancora attaccato alle cuffie, lei aveva sempre le cuffie prima di ogni esibizione.
Ascolta Michael, proprio come me.
Afferro il cellulare sbloccandolo velocemente, sulla schermata ancora c'è il suo numero e quel maledetto tastino, che finalmente, premo.
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Fake Heartless~ The weeknd/ Abel Tesfaye~
Fiksi PenggemarCamila Turner ha avuto momenti migliori nella sua vita, per colpa delle cose che le sono successe è diventata apatica alla vita, insegue un sogno da tutta la vita: ballare su un palco davanti a milioni di persone ed è proprio per questo che una dell...