Capitolo 36

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Le sue mani scivolano sul mio corpo, raggiunge i miei glutei e li stringe tra le mani, mi alza e io mi aggrappo con le gambe al suo bacino.

Persi nel mondo ci ritroviamo io e lui,
Siamo una forza io e Abel,
Che combattiamo, combattiamo e combattiamo ancora,
Perché ci siamo resi conto che il modo in cui ci comportavamo, andava a nuocere sia noi stessi che gli altri.
Abbiamo paura, una paura fottuta dell'amore,
Perché l'amore può far male sul serio,
L'amore  ti mette in ginocchio,
L'amore non guarda in faccia a nessuno.

Ma la mia paura si azzera nel momento in cui mi fondo con lui, nel momento che diventiamo una sola cosa, l'uno il respiro dell'altro, l'uno il battito dell'altro, un solo corpo, è proprio in quel momento che non ho più timore di nulla.

Non sarà facile, per nessuno dei due, ma voglio provarci e sono sicura che anche lui voglia farlo.
Per distruggere le paure, bisogna affrontarle.

We found each other
I helped you out of a broken place
You gave me comfort
I made sure I held you close to me
So call out my name (call out my name)
Call out my name when I kiss you so gently
I want you to stay (I want you to stay)
I want you to stay, even though you don't want me
Girl, why can't you wait? (why can't you wait, baby?)
Girl, why can't you wait 'til I fall out of love?
Won't you call out my name? (call out my name)
Girl, call out my name, and I'll be on my way and
I'll be on my

______

Appoggio la mia testa sul suo petto, mi stampa un bacio tra i capelli e prende ad accarezzarmi la schiena dolcemente.
"Ricordi quando sei arrivata a Los Angeles per l'audizione?"
Annuisco mentre socchiudo gli occhi.
"Cavolo non smettevo più di pensare al tuo viso, al modo in cui ti muovi, eri così bella" sorrido alle sue parole e mi stringo a lui più forte.
"Io ho pensato solo che tu fossi uno stronzo" rido.
"Che gentile!" Inizia a farmi il solletico, cerco di dimenarmi ma non ci riesco e rido come una matta.
"Basta, basta!" Dico tra le risate.
Abel smette e mi avvolge la vita con le sue braccia, mi stampa un bacio sulle labbra e mi guarda, potrei sciogliermi da un momento all'altro.
"Sei stupenda" sussurra.
"Anche tu non sei male" gli sussurro.
Sorride mentre mi accarezza la guancia.

"Ti riesce difficile dirmi che ti piaccio vero?" Schiude le labbra in un sorriso.
"Ti basti sapere che non vado a letto con chiunque"
"Voglio sentirtelo dire"
Sono rapita dal suo sguardo, dal modo in cui mi parla,mi sento come in un'ipnosi.
"Mi piaci Abel" sussurro.
"Cosa? Più forte"
"Mi piaci!" dico più forte.
"Non sento!" Riprende a farmi il solletico, cerco di allontanarmi ma mi tiene stretta con le gambe.
"Mi" non riesco a parlare per il troppo ridere.
"Mi piaci Abel, smettila adesso!" La smette e pian piano smetto di ridere.
"Mi piace la tua risata" mi dice.
"Si ma non farla diventare un abitudine questa del solletico"
"Oh non hai capito niente ragazza! È proprio quello che farò"
"Ti piace anche darmi fastidio eh?"
"Tantissimo"
Faccio roteare gli occhi verso l'alto ma sempre col sorriso stampato in volto.

"Perché sei venuto fin qui?" Gli chiedo ad un certo punto.
"Avevo bisogno di vederti, ho usato la scusa dell'erba. Ma poi è andata come speravo veramente che andasse. Volevo un tuo bacio da così tanto tempo."
Con il pollice accarezza il mio labbro inferiore.
"Avevo voglia di vederti anch'io, sei sempre al momento giusto"
Sono ancora incredula, non ci credo che è successo tutto questo, sento una pace interiore che non provavo da anni, Abel è un culmine di emozioni che mi fa esplodere in una serenità che forse non avevo mai provato.
Mi sento completa in questo momento, sono felice e non voglio nient'altro.

"Vuoi bere?" Mi chiede, scuoto la testa e mi sposto per lasciarlo alzare.
"Sto lavorando ad un nuovo progetto sai?" Mi dice mentre si versa l'acqua nel bicchiere.
"Davvero?"
Lui annuisce e fa un sorso d'acqua.
"Si, sarà il mio ultimo album da The Weeknd"
"Cosa?" Spalanco gli occhi e mi metto seduta a gambe incrociate sul divano.
"The Weeknd è solo il mio alter ego, io sono Abel e mi sono stancato di dare a vedere al mondo per la maggior parte, la mia parte da stronzo. Io non sono quel tipo di persona"
"Hai dato spazio al tuo ego ferito e incazzato" dico e lui annuisce.
"Ed è sbagliato secondo te?" Mi chiede.
"No, assolutamente no. Forse questo ti ha aiutato"
Non dice niente ma dalla sua espressione deduco che sia d'accordo con me.
"Posso farti una domanda?" Lui mi guarda incuriosito e acconsente mandando giù un altro sorso d'acqua.
"Per chi è stato scritto l'album After Hours?"

Abel sospira e viene lentamente verso di me, si siede e incrocia le mani, forse per lui è una domanda difficile.
Maledetta curiosità.
Si passa una mano sul viso e poi la poggia sulla mia gamba.
"Per la mia ex. Diciamo che è stato complicato riprendermi da quella storia"
Io annuisco ma rimango in silenzio, in attesa che aggiunga qualcosa, anche se non so se lo farà.
Trascorriamo un po' di tempo in silenzio, gli accarezzo la mano con le dita e lo osservo, lui guarda a terra e sembra pensieroso.
"Non volevo farti pensare a questa brutta storia, mi dispiace"
"No, no assolutamente, non dispiacerti. L'ho superata altrimenti non sarei qui" mi guarda e io gli sorrido.
"Quell'album è tutto frutto della mia lotta interiore Camila, in effetti per certi versi è un po'....come dire? Confusionario?" Si mette comodo appoggiando la schiena al divano.
"Per certi versi" gli rispondo.
"Dopo la rottura con lei, odiavo Los Angeles, ed è assurdo perché io l'avevo sognata, l'ho desiderata quella città, ma davo a quella città la colpa della nostra rottura, la vedevo così. Mi aggrappavo ad ogni cosa per riuscire a discolparmi quando ero consapevole che era tutta colpa mia." Inizia a dire.

Si avvicina di più a me e mi guarda, i suoi occhi sono leggermente lucidi, sono gli occhi di una persona che ha sofferto questi.
Sento una fitta al cuore, non mi piace per niente vederlo stare male, è una reazione che non posso comandare io.
"Ero di nuovo solo, come lo sono stato per gran parte della mia vita, e così, stando solo e riflettendo ho capito che dovevo prendermi le mie colpe, e ho dovuto accettare il fatto che era troppo tardi per rimediare. Avevo perso. Cercavo solo di scappare dalla realtà, dal fatto che avessi spezzato il cuore all'unica persona che avevo per la testa, l'ho tradita troppe volte, l'ho distrutta" mentre parla guarda un punto indefinito della stanza, immagino che stia ripensando a tutto il dolore che poi ha dovuto sopportare, per prendersi le sue responsabilità.
Perché non è vero che soffre solo la persona a cui è stato fatto del male.
"Poi è entrato in gioco il mio ego, ho iniziato a dare la colpa del mio essere così tossico alla fama. Avevo perso completamente la fiducia, in qualsiasi cosa, ma soprattutto nell'amore, ero così spaventato che una situazione del genere potesse ricapitare, non avrei sopportato per la seconda volta tutto quel dolore. Ho iniziato a realizzare che sono una persona difficile da amare. Ero diventato un eremita, e come puoi immaginare avevo moltissimo tempo per pensare, così mi ero convinto che anche se all'apparenza si mostrava felice la mia ex non amasse veramente il suo nuovo ragazzo. Ho deciso poi di intraprendere un percorso, per me, per il mio stato mentale, per le droghe da cui ero dipendente, dal mio lato tossico e cattivo. E così, ora sto meglio."

Per un primo momento non so che dire, questa storia mi colpisce, mi fa capire che lui è buono.
Ha sempre fatto il finto cattivo, ma il suo io interiore è genuino, altrimenti non sarebbe stato così male quando ha compreso quanto dolore avesse provocato alla sua ex, le persone senza cuore non riescono a capire quanto male fanno.

"Mi è servito per crescere" aggiunge.
"Bisogna sempre prendere le cose come lezioni di vita, altrimenti ci sembrerà tutto insormontabile" lui annuisce.
"Perché volevi saperlo?"
"Solo curiosità, non mi aspettavo tutta questa storia, mi dispiace aver risvegliato in te brutti momenti e ricordi"
"È tutto passato, e ora ci sei tu"
Sorrido e mi avvicino a lui, lo stringo forte tra le braccia, la sua storia l'ha condivisa con me, e non posso essere che felice di questo.

Fake Heartless~ The weeknd/ Abel Tesfaye~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora