"Sei appena entrata nell'occhio del ciclone, Milly"
Occhiali spessi, capelli legati in due trecce, lingua tagliente e biforcuta, Mildred Quincey detta IQ è un genio di nome e di fatto. Gamer convinta, risolve equazioni di matematica a colazione, e d...
Ciao piccole IQ ❄️ Eccomi qui. Eravamo rimasti con Marcus, sotto casa di Milly... Si sarà IBERNATO?❄️ Buona lettura, godetevi questo capitolo e datemi la carica con TANTISSIMI COMMENTI 🤍 💬 ✍️ I vostri scleri sono fondamentali per me.
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Non è possibile.
Non può essere lui.
Ma quello appoggiato all'albero di fronte alla mia finestra lo conferma.
Mi mordo il labbro indecisa sul da farsi e quando lui alza la testa, mi ritraggo velocemente dietro la tenda.
Numero sconosciuto: Ti ho vista che ti sei affacciata alla finestra. E hai la luce accesa.
Digito le parole con le lacrime agli occhi:
Milly: Sono influenzata
Numero sconosciuto: Aprimi lo stesso.
Milly: Vattene e lasciami in pace
Numero sconosciuto: Devo dirti una coza
Milly: Non mi interessa.
Numero sconosciuto: O mi aprei o sarò costritto ad arrampicurmei
Milly: Stai facendo a pugni con la tastiera. Comunque: tanti auguri
Lo fisso ancora attraverso la finestra. Lui è fermo, immobile. Poi, all'improvviso, sparisce dalla mia vista.
Curiosa e un pò allarmata apro la finestra e mi sporgo per guardare in basso, scoprendo con sgomento che si sta davvero arrampicando sul muro di casa mia, come se fosse Spiderman.
Santo Odino.
Non posso credere ai miei occhi.
L'ultima volta che ha fatto una cosa del genere aveva undici anni. Si era arrampicato per portarmi delle caramelle gommose che mi adoravo, ma che mio padre mi impediva spesso di mangiare per evitare carie. Quando lo aveva visto precipitarsi come una furia alla finestra per coglierlo sul fatto, Marcus aveva perso l'equilibrio. Fortuna che il cespuglio di sotto aveva attutito la caduta. Il ricordo di lui con il braccio rotto ma fiero di essere riuscito nel suo intento di regalarmi un po' di felicità, mi provoca una strana stretta al petto, che cerco subito di ignorare. Richiudo l'inferriata un attimo prima che lui sbatta i pugni sul vetro.
Vedendo che non mi decido, non si arrende, e bussa di nuovo. Dalle sue labbra, leggo chiaramente: "Apri".
Scuoto la testa.
Numero sconosciuto: Apri o rompo la finestra.
Che lo catturi un Demogorgone.
«Sei impazzito?» sbotto incredula e frustrata, spalancando la finestra per permettendogli di entrare.
