10.Spiaggia
-Come ci siamo finiti qui esattamente? -Hayami guardò in lontananza i due ragazzi correre verso il mare e urlare come dei bambini.
Yuji e Satoru stavano fremendo dal giorno prima solamente per quell'esatto momento.
-Non ho capito neanche il motivo. -borbottò Megumi, andando a sedersi su uno dei teli che avevano steso in fretta e furia quei due bambini. Era in maglietta a maniche corte nera e pantaloncini, era strano vederlo così quando ogni giorno indossava rigorosamente la divisa.
Gojo aveva deciso completamente a caso di voler partire e andare qualche giorno al mare. Sarà stato per il forte caldo, per l'assenza completa di missioni, in qualsiasi caso aveva fatto partire sia quelli del primo che del secondo anno. Ovviamente senza neanche il via libera del preside.
-Come al solito quel pazzo fa quello che gli pare. -Maki seguì il moro e si sedette al suo fianco, anche lei completamente vestita. Era divertente vedere come gli studenti dell'albino lo etichettassero. Insomma, tutti avevano una grande stima di lui.
Nobara, dal canto suo, era già completamente in costume, con un cappello parasole, pronta a godersi quella giornata. Era persino già in posizione per prendere il sole. -Ma di cosa vi lamentate esattamente? Lavoriamo tutti i giorni, il minimo era portarci in vacanza. - tirò su i suoi occhiali da sole per evitare che gli occhi le facessero male e si chiuse in un religioso silenzio che sprizzava relax da tutti i pori.
-Hayami! Vieni anche tu! -Yuji urlò a squarciagola per farsi sentire. Erano arrivati già a metà baia e le sottospecie di felpe che si erano messi sopra per non scottarsi la pelle si stavano inzuppando d'acqua ai bordi.
La ragazza pensò che l'unico motivo per cui poteva raggiungerli fosse proprio di salvare quelle povere felpe e riportare almeno loro sulla terra ferma per farle asciugare in tempo per la sera. Si tolse i vestiti, rimanendo solamente in costume, e si avviò verso i due ragazzi.
Sapeva che avevano qualcosa in mente contro di lei, lo poteva vedere dalla faccia che stavano facendo. Gojo, soprattutto, sembrava star tramando qualcosa.
-Datemi le felpe piuttosto. -l'acqua le arrivava già all'ombelico e aveva cercato il più possibile di ignorare quanto fosse realmente fredda, essendo che se si fosse concentrata solamente su quello, allora avrebbe girato immediatamente i tacchi e sarebbe tornata sul bagnasciuga. -Si stanno inzuppando. -allungò le mani verso Yuji, così che potesse allungargli la felpa.
Come era ben prevedibile, lui la prese per i polsi e la tirò verso di sé. La ragazza andò a sbattere il naso contro il suo petto e non fece in tempo a realizzare che già aveva la testa sott'acqua.
Poteva sentire le risate di quei due anche immersa interamente.
Quando si rialzò in piedi le guance di loro due erano completamente rosse, distrutti dalle risate.
-Prevedibile. -commentò più verso sé stessa che verso i due ragazzi.
Si tolse quelle ciocche che le erano finite in mezzo agli occhi e le portò dietro le orecchie.
Odiava avere i capelli bagnati, non lo poteva sopportare.
-Che faccia! -ripresero a ridere entrambi.
Approfittò di quel momento di distrazione e scagliò una mini onda d'urto intrisa di energia malefica contro i due ragazzi, facendoli sbilanciare e di conseguenza facendoli finire entrambi sott'acqua.
Si sentì decisamente soddisfatta nel vedere riemergere le teste dei due ragazzi completamente sconvolti.
-Ma guarda un po' te! -Gojo si alzò di colpo, avvicinandosi a lei con passo alquanto pesante e i pugni serrati. -Se ti sembra che mi debba far sorprendere così! -
-Gojo, che fai? -Hayami fece un passo indietro, spaventata dall'espressione che aveva sul volto il ragazzo. Poteva benissimo notare i suoi occhiali neri completamente bagnati e appannati per via del cambio drastico di temperatura. Almeno però gli erano rimasti addosso.
Quando sentì le sue mani sfiorarle i fianchi si irrigidì immediatamente. -Stai fermo, no, siamo pari! -cercò di allontanarlo da lei in tutti i modi ma niente da fare, i piedi si staccarono da terra. -Smettila! -urlò, poco prima di finire sott'acqua con lui.
Era essenzialmente stata un'azione kamikaze.
Aprì gli occhi, nonostante sapesse del bruciore che l'acqua salina provocava agli occhi, eppure voleva vedere dove diavolo fosse quel piccolo bastardo.
Lo trovò davanti a lei, con gli occhiali in mano per colpa dell'impatto che li aveva fatti saltare via, che la guardava con un ghigno divertito.
Per pura vendetta, gli diede un calcio decisamente troppo leggero sul naso e tornò con la testa su per prendere aria.
-E cos'era quello?! -brontolò l'albino, tirandosi indietro tutti i capelli davanti agli occhi. Aveva la felpa completamente zuppa, almeno si era degnato di non mettersi nulla sotto e di indossare il costume prima di entrare in acqua.
-La mia vendetta. -rispose la ragazza, incrociando le braccia al petto per cercare di sembrare un minimo arrabbiata, anche se sotto sotto era divertita da tutta quella situazione. -Dai, datemi le felpe che ve le porto almeno ad asciugare. -
Yuji gliela porse volentieri, vedendo la fine che aveva fatto quella del professore.
Hayami si girò verso l'albino che sembrava invece non essere intenzionato a dargliela. Aveva persino incrociato le braccia per rendere più difficile il lavoro.
-Beh? Vuoi rimanere così? -
Il ragazzo la guardò attraverso quello schermo nero che erano i suoi occhiali, diventato improvvisamente serio. -Se te la do dopo rimani là. -
La ragazza aggrottò le sopracciglia, confusa. -Eh? -
-Se ti do la mia felpa dopo rimani là con gli altri e rimaniamo solo io e Yuji. -gonfiò le guance, proprio come se stesse facendo un capriccio.
La ragazza ridacchiò divertita. -Dai torno, non preoccuparti. -prese un lembo della felpa di lui e la tirò verso di sé, cercando di toglierla. Ancora irremovibile. -Dai se non torno do il consenso per venirmi a prendere con la forza. -
Le sue braccia magicamente si sciolsero e lasciò che la ragazza gli togliesse la felpa. Quando sfiorò le sue spalle fece un leggero sorriso. Lei sembrava completamente innocente e ignara, lui invece tutt'altro.
Aveva un fisico a dir poco perfetto, dalla divisa non sembrava ma il suo corpo era decisamente ben allenato e muscoloso.
Quando finalmente riuscì ad avere tra le mani il bottino, la ragazza si girò e si incamminò verso la terraferma.
-Che fisico. - commentò l'albino, tra sé e sé, nonostante lo sentisse perfettamente anche Yuji.
Infatti il ragazzo lo guardò scioccato. -Sensei, non inizi a fare come Todo. -
Gojo se la rise di gusto e diede le spalle alla spiaggia, andando poi verso il largo in completo silenzio.-Hayami, più in alto! -la riprese Satoru per l'ennesima volta da lì a qualche ora.
-Se vuoi che io vada più in alto dammi qualche tuo centimetro! -rispose la ragazza, ormai senza pazienza.
La palla toccò terra e si sentì un fischio decretare il punto all'altra squadra. Erano loro in vantaggio, eppure con Yuji dall'altra parte era quasi impossibile tenere il ritmo.
-La smettete di litigare per l'amor del cielo? -Megumi si lamentò, andando a prendere la palla per poi lanciarla agli avversari.
-È colpa sua! - entrambi si puntarono il dito a vicenda.
Beachvolley non era mai stato così tanto confusionario e difficoltoso.
Avevano deciso di giocarci così che tutti potessero partecipare e divertirsi, ma la squadra dei due litiganti sembrava fare tutto tranne che quello.
Quando tirarono nuovamente la palla nel campo, Gojo la prese al volo, lanciandola verso di lei.
Prontamente lei, per fortuna, la prese e riuscì a fare una schiacciata nel campo avversario, decretando un nuovo punto.
Si sentì nelle retrovie un sospiro di sollievo. Megumi era decisamente sollevato.
Eppure, quando riprese in mano la palla Yuji e Hayami la fece per sbaglio cadere segnando quindi il punto all'altra squadra, si vide l'albino diventare viola.
Peccato che Hayami ne aveva avuto abbastanza.
-Basta, giocate voi. -lanciò la palla a Megumi e se ne andò.
Passò al fianco di Satoru e non lo guardò neanche in faccia. Era palese che lui giocasse per vincere e non per divertirsi e questa cosa la faceva innervosire in un modo che neanche lei poteva esprimere a parole. Ancora una parola e lo avrebbe spedito in mare aperto a suon di cazzotti, anche col suo infinito attivato. Odiava la competizione malsana, odiava in realtà in generale qualsiasi tipo di competizione ma si era ormai abituata per via del campo in cui lavorava.
-Hey, Hayami! -Yuji provò a chiamarla ma lei non si voltò, scomparve molto velocemente e si rifugiò in camera sua, nell'hotel che aveva prenotato il professore ovviamente a spese sue.
Non aveva per niente voglia di stare lì a discutere ulteriormente, voleva solo un po' di pace e tranquillità. Dopotutto erano in vacanza, no? Eppure lei si stava solamente innervosendo e basta.
L'aveva veramente fatta mandare in bestia e stare lì a provare a risolvere quando lei l'unica cosa che voleva fare era mettergli le mani attorno al collo forse non sarebbe stata l'idea migliore.
Entrò nella sua stanza con la chiave che le consegnarono alla reception e si avvicinò alla finestra, tirando ai lati le tende per fare entrare più luce e solamente in quel momento si accorse che il suo balconcino dava proprio sulla spiaggia in cui stavano giocando ancora i ragazzi.
Si erano mischiate le squadre. Avevano convinto, forse più costretto, Nobara a giocare e quindi si dividevano perfettamente in Maki,Yuji, Inumaki e Nobara, Megumi e Gojo. Panda non aveva voluto partecipare alla giornata in spiaggia per ovvi motivi.
Si sedette sul cornicione del balcone, guardandoli divertirsi. Quella sì che era un'attività per la loro età, non gli esorcismi.
Dopo l'ennesima schiacciata di Gojo, lo vide girarsi proprio verso di lei. L'aveva percepita e lei ne era consapevole essendo che stava facendo scorrere l'energia malefica liberamente in tutto il suo corpo.
Sapeva che l'avrebbe notata.
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꧁Kissing Your Eyes ꧂ 「Gojo Satoru」
Hayran Kurgu『Odiava quella benda, la odiava terribilmente, e lui lo sapeva molto bene. La teneva inizialmente per farle un dispetto; voleva darle fastidio perché lo incuriosiva. Lei voleva dimostrargli qualcosa, lui voleva solamente fare il suo lavoro. Eppure...