24. Rush [Presente]

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Said you needed love, but you're only here for sex, so
And I'm dyin' to be next
Killed me once before, I just come back more obsessed with you



🌧️

Oggi

Presente





Stephanie's POV

La vita è strana.

Riesco a pensare solo a questo mentre attraverso il cortile, un passo dietro a Gabrielle, fiancheggiata da Becs.

I ragazzi si girano a guardarla. Alcuni ridono, altri la indicano e si accostano a chi gli sta accanto per scambiarsi battutine di qualche tipo.

Mi sembra di tornare a sette mesi fa, a quando Michael è morto per overdose e a scuola non si parlava d'altro. I commenti non si interrompevano neppure quando vedevano passare sua sorella e non le risparmiavano una sola delle loro additate insistenti.

Adesso il motivo per cui Gabrielle è al centro dell'attenzione è ben altro, ma il risultato è lo stesso.

E tutto a causa del ragazzo che - solo un mese fa - avrebbe fatto carte false per tenere al sicuro la mia migliore amica e risparmiarle il minimo dispiacere.

Gabrielle continua imperterrita sulla sua strada, attraversando il cortile incurante dell'attenzione che suscita.

Lei forse ci è abituata o si è rassegnata a questo genere di interesse non richiesto ma io no e fulmino con lo sguardo tutti quelli che si azzardano a indicarla.

Quando oltrepassiamo il cortile mi lascio andare a un sospiro di sollievo che si interrompe appena intuisco che Gabrielle non ha alcuna intenzione di fermarsi o di dirigersi dove dovrebbe andare.

«Gaby, ma che stai facendo?»

A nulla è servito il mio insistere che si recasse subito nell'ufficio del preside Silver. Subito dopo essersi districata dal mio abbraccio, appena uscita dal bagno, si è lanciata subito fuori dalla scuola a passo svelto.

Io e Becs l'abbiamo seguita senza esitare ma vorrei capire cosa le sta passando per la testa.

Gabrielle però non parla, ha le labbra strette che ancora tremano di tanto in tanto e gli occhi lucidi.

Anche Becs non fiata e l'unica a cercare qualche risposta rimango io.

«Il preside vuole vederti» le ricordo per la milionesima volta.

Senza darmi retta, alza la testa come se cercasse di orientarsi e si blocca nel bel mezzo del viale. Scavalca la siepe bassa che delimita la strada e attraversa il prato per avvicinarsi alle mura della scuola.

Io e Becs ci scambiamo uno sguardo interrogativo.

«Gaby?» la chiamo ancora. «Il Preside ti sta aspettando. Tuo nonno...»

«Quella è la finestra del bagno femminile, vero?» mi interrompe lei.

Sospiro, rassegnata del fatto che non abbia alcun interesse ad ascoltarmi. «Penso di sì»

Si posiziona in corrispondenza di questa e si mette a gattoni sul prato, scandagliando ogni filo d'erba.

Mi copro la faccia con una mano. «Gaby» gemo.

Come Rain or ShineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora