Finii di farmi quella doccia degli incubi e mi vestii mettendomi un top nero a fascia, un cardigan bianco sopra, una gonna con le frange bianca e degli stivali alti fino al ginocchio a spillo neri.
Presi la mia borsa di luis vitton bianca con lettere arcobaleno ed uscii di casa seguita da James che per tutto il tragitto stette zitto.
Il silenzio parla.
Mi diceva mia madre questa frase ogni volta che qualcosa di brutto stava per accadere oppure dopo di esso, sapevo bene che quel silenzio valeva più di 1000 parole, come una cicatrice.
Forse qualcosa di brutto accadrà fra me e Tom, tutto accade.
Scendemmo dalla macchina e li vidi girati di spalle che rigiravano la cartina piena di tabacco in modo coordinato, sembravano tutti gemelli anche se gli unici gemelli erano il mio ragazzo e il mio migliore amico.
Mi avvicinai con passo cauto verso i ragazzi ma i miei tacchi non me lo permisero tanto che lui si girò a squadrarmi per poi fare un sorisetto, un sorisetto perfetto che non avrei visto per 1 mese.
Sembra tutt'altro che un mese ma 10 anni, e seriamente dico.
Corsi verso quel ragazzo, lo abbracciai forte per poi unire le mie labbra alle sue.
Continuammo cosi per qualche secondo o minuto e ci staccammo, accese la sigaretta che subito dopo aver messo una luce rossa all'interno venne portata alla sua perfetta bocca che emise una nuvola grigia di fumo.
Mi lasciai andare al suo profumo di menta mischio tabacco e passai agli altri che abbracciai.
Tom finì la sua sigaretta, schiacciò per terra il mozzicone e subito dopo mi cinse i fianchi portandomi all'interno dell'edificio bianco e azzurro.
E anche questa volta, il silenzio parla.
Mentre la band e mio fratello facevano i check-in io mi misi in un angoletto pieno di sedili e mi accomodai sbuffando per la loro partenza.
Appena fatto mi alzai e ci dirigemmo al di sopra della struttura, Tom disse di andare al bagno per poi sussurrarmi all'orecchio
"Do you wanna come with me milady?" Ok non sapeva benissimo l'inglese e infatti risi per il suo accento tedesco aggiunta alla frase, annuì e mi prese i fianchi andando al bagno e ovviamente lui si mise gli occhiali.
Erano i rayban, mamma li adorava mentre papà ne aveva tantissime paia.
Però non si poteva definire papà, si doveva ed era un dovere, definirlo mostro.
In quel momento è come se la mia mente diventasse oscura, vedendo tutte le chiazze di sangue che mia madre faceva uscire dal suo corpo mentre quel mostro la picchiava brutalmente con affari di legno, di tutto e di più.
Mi scappò un conato di vomito ma non ci feci caso, non dovevo pensarci ora.
Raggiungendo il bagno lui mi prese in braccio facendomi sbattere al muro e mi iniziò a baciare, e ripensai.
Quei 2 mesi Tom era diventato molto affettuoso e dolce nei miei confronti, solo nei miei perchè con gli altri era stronzo ma almeno.. quell'etichetta di donnaiolo se l'era levata di dosso, spero.
Sto scherzando.. non potrei mai pensare che Tom facesse una cosa del genere...e invece.
spazio autrice🚀
heheheheheheh, comunque il mio account instagram sta andando alle stelle!
Seguitemi mi raccomando!svevuzzalovessuwattpad
Baddie 100% 😘😘

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cicatrice- Tom Kaulitz
Rastgele"Sei come una cicatrice" "Una che?" Chiesi "Una cicatrice, mi hai fatto del male e non riesco più a stare bene, per colpa tua Katryn" -a book written by svevuzzalovessu ‼️parolacce, sesso, violenza‼️