*RYDEL'S POV*
La giornata passò velocemente benchè il pensiero di quanto avessi ferito Avan mi tormentasse, ma Rat cercò di farmi pensare ad altro.
Non dissi nulla ai miei fratelli per paura che questi se la prendessero con Avan, l'unico che in questa storia non aveva la minima colpa.
Andai a letto molto presto ma senza dormire: presi il mio diario e scrissi pagine e pagine su ciò che mi stava accadendo i quei giorni.
Bloccai la penna quando sentii bussare alla porta.
-Avanti- dissi con un tono interrogativo nella voce.
Era Ross: -Ehi, vogliamo parlare?
Rimasi stupita dalla sua visita. Certo, lui è il mio fratellino e si preoccupa sempre per me, ma generalmente mi sarei aspettata una domanda simile da Riker o da Rocky, non di certo dal mio "quasi-fratellino-più piccolo".
-Di che cosa?
Entrò chiudendo la porta e sedendosi in modo molto rilassato sul mio pouf.
Mamma, se l'avesse visto, l'avrebbe rimproverato assai: aveva le gambe divaricate e allungate quasi sul pavimento, avendo tolto la cintura si vedevano metà dei suoi boxer fucsia, la camicia aveva i primi cinque bottoni sbottonati, i capelli spettinati gli rigavano la fronte e le gote e le Converse erano rigorosamente slacciate.
-Accomodati pure, fratellino- dissi in tono sarcastico.
-Credi che non me ne sia accorto?
-Accorto di che cosa?
-È successo qualcosa oggi tra te e Ratliff.
-Non è vero- del resto non era vero ciò che aveva detto: era successo qualcosa tra me e Avan, Ratliff era coinvolto solo in parte.
-Sì invece. Nessuno ha fatto caso a nulla questa sera, ma io mi sono accorto che ogni tanto tu ti fermavi a fissare il vuoto ed Ell ti faceva tornare nel mondo reale.
Bang. Colpita e affondata.
-Okay, hai... hai ragione. Questa mattina sono andata da Ellington, come vi abbiamo già raccontato, e... ci stavamo baciando... quando...
-Kelly?
-No, per l'amor di Dio!
-Rocky?
-Non sarebbe stato tanto tragico.
-E allora chi?
-...Avan passava proprio lì davanti e ci ha visti.
Ross strinse i denti con un espressione che diceva: "ahia, questa non ci voleva".
-E che cosa ha fatto?
-Ci ha interrotto e abbiamo parlato.
-Tutti e tre?
-No, io ed Avan.
-È andata tanto male la vostra discussione?
-Abbastanza: a quanto ho capito non ci parleremo mai più.
-Mi dispiace Delly...
Ross si alzò dal pouf e si sedette sul letto accanto a me cingendomi con le sue forti braccia e dandomi un bacio sulla fronte.
-È colpa mia, è solo fottutamente colpa mia. Sono uscita con Avan come ripiego ad Ellington, l'ho fatto soffrire, lui non si meritava questo. Avan è un ragazzo d'oro, non dovevo fargli del male. Perchè? Perchè, Ross, mi sono comportata così?- dissi ormai in lacrime.
-Eri gelosa perchè Kelly era tornata in città e tu volevi in un qual modo "vendicarti" di Ellington, poi hai visto Avan che è davvero un bel ragazzo *non dire ai ragazzi che l'ho detto davvero* e ti sei presa una piccola cotta per lui, ma col tempo ti sei resa conto che è Ellington il ragazzo che fa per te. Sarò sincero, non voglio mentirti o darti false illusioni e ti dico che sì, è colpa tua se Avan soffre, perciò devi parlargli. Non lasciarlo solo in un momento come questo, ha bisogno di un'amica e tu lo diventerai sicuramente. Coraggio, Delly.
Mi sfregò la spalla con la mano stringendomi sempre più a sè. Mi sentii veramente a casa in quel momento.
Dopo aver pianto per un po' sul suo petto -e probabilmente sporcandogli anche la camicia di mascara- lo guardai in faccia e gli sorrisi.
-Grazie Ross, ti voglio così bene.
Lo strinsi sempre più forte.
-Mai quanto te ne voglia io, tesoro.
Mi asciugò le lacrime coi pollici delle sue mani.
Gli diedi un bacio sulla guancia e si alzò rimboccandomi le coperte: -Dormi, domani si va in studio a registrare.
-Buonanotte Rossie.
-Buonanotte Rydel- aprì la porta e fece per uscire ma si voltò verso di me -E non chiamarmi mai più Rossie.
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una ROSA in un campo VERDE||Rydel Lynch & Ellington Ratliff {R5}
Fanfiction|A Rydellington FanFiction| Rydel Lynch è una ragazza americana diversa dalle altre: ha quattro fratelli, una famiglia incredibile, una band favolosa e un amico stratosferico, Ellington. Nessuno, ad eccezione di un fratello un po' curioso, sospetta...