Capitolo 18

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RYDEL'S POV

Mi sveglia la mattina seguente con il sorriso stampato in faccia.
Mi era totalmente persa in Avan. Era così dolce e carino...
Scesi le scale per fare colazione e ovviamente i miei fratelli erano già lì.
-Bensvegliata Delly!
-Giorno sorellina!
-Ecco la principessa!
-Hai passato una notte serena Dellynuccia?
Principessa?
Dellynuccia??
-...tutto bene, ma... voi?
-Alla grande.
-Volete sapere com'è andata ieri sera?
-Sì!- esclamarono insieme.
-No- risposti pronta.
-Perchè??- disse Riker.
-Perchè non mi va di raccontarvelo.
-Vi siete baciati??- mi chiese Ryland.
-Quasi...- guardai malissimo Ross che arrossì.
-Raccontaci Delly!- continuò Ryland.
-Ma no!
Presi un toast e salii in camera.
Razza di impiccioni.

Raccontai del giorno prima a Savannah ed Alexa, in seguito mi cambiai e andai in palestra. Così, mi andava di farlo.
Entrando rimasi stupita nel vedere uno dei tanti personal trainers alle prese con una donna.
-Avan!- sbarrai occhi e bocca, mi pareva impossibile, quel bel ragazzo davanti a me, sudaticcio già di prima mattina, in canottiera e con i bicipiti in bella vista.
*Che figo*
Appena sentì il suo nome tirò su lo sguardo sorpreso e mi sorrise passandosi una mano tra i capelli.
-Rydel!
Mentre la donna continuava a fare step, lui mi venne incontro e io andai verso lui, mi prese le mani e mi baciò la guancia.
-Non mi pare il caso di abbracciarti, non sono nelle mie condizioni migliori- si giustificò scatenando una ovvia risata sia in me che in lui.
-Non sapevo che insegnassi qui!
-Infatti non è proprio così... sono tirocinante. Ho voluto prendermi una pausa dalla recitazione, e dato che amo lo sport ne ho approfittato. Seguo le persone un po' più in difficoltà, e oggi aiuto la signora Phips.
Sentendo il suo nome la donna si girò verso di me, mi sorrise e mi salutò, e così ricambiai.
-Forte!
-Tu sei venuta per allenarti? Lo fai spesso?
-Praticamente mai- risi -Ma oggi mi andava. E soprattutto volevo togliermi di torno i miei fratelli. Oggi relax.
-E brava Delly!
Ridemmo.
-Devo presentare la mia tessera al bancone?
È da così tanto tempo che non vengo qua, chi si ricorda... inoltre credo sia scaduta...
-Ma no, tu sei Rydel Lynch, non hai bisogno di queste cose, sei una V.I.P. no?
-No- risi.
-In ogni caso tu non ti preoccupare, se qualcuno ti chiede qualcosa dì "Avan mi ha fatta passare".
-...Ooookay... Allora vado a cambiarmi, a tra poco.
Andai nello spogliatoio femminile e notai che era praticamente vuoto. In effetti erano solo le 9.25 del mattino, poche persone a Los Angeles si svegliano prima delle 11.30...
Faceva davvero caldo in quella palestra, rispetto alla temperatura che vi era fuori, così mi misi in canotta e leggins al ginocchio, feci una coda alta, infilai le mie comode scarpe da ginnastica rosa e mi diressi verso la zona sport.
-Signorina, è membro di questa palestra?- mi chiese un tipo vestito bene che si trovava alla "reception".
-...Avan mi ha fatta passare.
-Ah, quel ragazzo...- borbottò -Entra una ragazza carina e lui che fa? La fa passare senza problemi e senza conoscerla, ma tu guarda...
-Veramente io e Avan ci conosciamo... e in ogni caso sì, sono membro. Sono Rydel Lynch. Rydel Mary Lynch. Cerchi pure sul pc.
Lui digitò e vide effettivamente il mio nome.
-Signorina Lynch, la sua tessera è scaduta tre anni fa...
Non avevo più scuse. Oh merda.
-...Avan mi ha fatta passare.
Lui sbuffò spazientito e andò da Avan.
-Giovanotto, l'hai fatta passare tu?
-Ma certo che sì, signor Boot. Lei è Rydel Lynch, la tastierista della famosissima band R5, non conosce? È una star.
Alla parola "star" le sopracciglia del signor Boot (a quanto pareva questo era il suo nome) si alzarano di almeno cinque centimetri.
-Hai detto... star?
-Yep, signore. Si informi, il web esiste per questo.
Prese lo smartphone, cliccò qua e là e bam! Eccomi lì, sulla pagina di Wikipedia. Quale soddisfazione!
-Oddio, una star nella mia palestra! Non posso crederci! Avan, dato che la conosci non ti dispiacerà seguire lei anzichè la signora Phips, vero?
Lui mi guardò malizioso.
-Ehm... un po' mi spiace, la signora Phips è così adorabile, ma se proprio devo...
Soffocai una risata.
-Benissimo, allora d'ora in poi lui sarà il tuo partner- mi disse il signor Boot.
-"Partner"- precisai -si dice di due ballerini... in questo caso lui è il mio personal trainer...
-Come vuoi, basta che tu faccia in modo che a lei non accada nulla. È la nostra star!- disse minacciando Avan.
Noi due ci allontanammo verso i tapis-roulant.
-Sino a due minuti fa non aveva idea di chi fossi e ora sono la... "vostra star"??
-Già!
Ridemmo.
-Iniziamo con un po' di corsetta, sù sù...- mi spronò Avan:
-Calmino, è da tanto che non mi alleno...
Feci per salire sull'attrezzo quando mi resi conto di non aver portato con me la bottiglia d'acqua.
-Oh, scusa Avan, ho dimenticato l'acqua nella sacca, arrivo subito!
Corsi sino allo spogliatoio, ma solo dopo essere entrata mi resi conto di essere capitata in quello sbagliato, ossia in quello degli uomini che, a differenza dell'altro, era più che affollato. Arrossii come non mai, soprattutto quando iniziarono a fischiare.
-Uhuhh, ma guarda che pupa...
-Già, mica male la bimba...
-Dicci un po', come ti chiami, bella bionda?
-Non sono fatti tuoi, cafone!- risposi indignata.
Mi bloccarono la porta d'uscita mentre continuavano a dire cose sgradevoli, uno mi diede persino una pacca sul sedere e io gli tirai una sberla in faccia.
-Quanto pepe, zuccherino!
-È così che ci piaci!
-Siedi in braccio a paparino...
Un ragazzo uscì dal bagno, era il più giovane tra tutti, si voltò e lo vidi in volto. Non potevo crederci, era Ratliff. Sbiancammo entrambi senza smettere di fissarci.
-Non ce lo vuoi dare un bacetto?
-Lei non dà un bacetto proprio a nessuno.
Ellington si fece largo tra quei "bisonti" e mi prese la mano.
-Comportatevi un'altra volta così e ve la vedrete con me, suo padre e i suoi quattro fratelli. Non scherzo. Ha quattro fratelli.
Tutti si ammutolirono e lui mi condusse fuori.
-Oddio, grazie infinite Ratliff, non ce la facevo più!
-Ma di che...- arrossì.
-Se non fosse stato per te chissà cosa starebbe succedendo adesso...
-Non ci pensare neanche, Delly...
-Senti... per l'altra sera... perdonami...
-Lascia stare... scusa me, è tutta colpa mia. Mi sono innamorato di te troppo lentamente, e ora ti guarderò da lontano come ho sempre fatto, incosapevole dei miei sentimenti per te.
-Ratliff...
-No, dai... non roviniamo tutto un'altra volta... rimaniamo amici, basta...
-Non c'è nulla da rovinare, noi rimarremo amici per sempre, punto... con Kelly come va?
-Kelly deve andarsene, ma ha detto che non può sopportare l'idea di avere una storia a distanza, e soprattutto che io e te siamo così vicini...
-Come..?
-Allora mi ha chiesto di andare a vivere con lei.

una ROSA in un campo VERDE||Rydel Lynch & Ellington Ratliff {R5}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora