una ROSA in un campo VERDE||Rydel Lynch & Ellington Ratliff {R5}

Capitolo 14

Uscii dal bagno sistemandomi i capelli e notai che quel ragazzo mi stava sorridendo. Contraccambiai. Cavoli, era davvero uno schianto!
Aveva i capelli neri un po' lunghi -sembravano molto morbidi *😻*- tra i quali passava spesso le sue dita scompigliandoli tutti, aveva un viso dai lineamenti perfetti, due occhi chiari, portava dei guanti in pelle senza dita e aveva un look molto casual e particolare. Mi colpì subito il suo stile.
Mi sedetti al tavolo senza togliergli gli occhi di dosso.
-Che guardi?- fece Riker sospettoso.
-Nulla.

Uscimmo dalla pizzeria e quel ragazzo era lì fuori, con una sigaretta in bocca e un piumino verde militare. Il resto della compagnia che era a tavola con lui stava discutendo animatamente accanto alla macchina parcheggiata di uno di loro, ma lui era in disparte.
-Dio, la mancia!- esclamò Riker, che tornò dentro con tutti i ragazzi. Noi femmine rimanemmo di fuori.
Io continuavo a fissare quel tipo.
-Delly, fatti avanti...- mi incitò Savannah.
-Cosa?? Di che parli??
-Quel ragazzo ti mangiava con gli occhi, l'abbiamo notato tutte- disse Alexa.
Laura annuì maliziosa e Kelly mi sorrise.
-Ma neanche lo conosco...
-Tesoro, questa frase non ha senso- fece Savannah.
Mi spronarono ad andare da lui e così feci.
Mi avvicinai a lui lentamente senza far notare il mio interesse, ma fu lui il primo a rivolgermi parola.
-Rydel, giusto?
-Ehm...sì, come lo sai?
-Sei famosa.
-"Famosa" non direi...
-Sei una musicista, giusto?
-Sì...
-Balli e canti?
-Come sai tutte queste cose su di me?
-Te l'ho detto, sei famosa. Io ti conosco. Rydel Mary Lynch, nata il 9 agosto 1993 a Littleton, Colorado.
-Mi spaventi...
-Non devi esserlo. Io so che tu sai qualcosa su di me...
-...cioè?
-Tu conosci mio cugino. ConoscEVI.
-...chi sarebbe...?
-Ti dice niente il nome "Philip"?
Un colpo al cuore. Mi venne un enorme colpo al cuore.
Davanti a me c'era il cugino di Philip? Philip il mio grande fan? Philip il ragazzino innamorato di me? Philip morto di cancro? Non era vero. Non poteva essere vero.
-Mi prendi in gir, vero?
Scosse la testa sorridendo.
-Oh no... quella piccola peste mi ha fatto una testa tanta sul tuo conto da quando ti ha vista su di una rivista... era adorabile quando parlava di te... so che hai conosciuto mia zia, è così?
-Sì...
Okay, mi stavo convincendo che fosse vero. Ma al funerale io non l'avevo visto...
-Senti- gli dissi -Come mai non ti ho notato al funerale?
-Ooh, io c'ero...ma c'erano tante di quelle persone che sarebbe stato impossibile notarmi...però io t'ho vista, sai? Eri bellissima.
Arrossii. Mi stavo prendendo una cotta per il cugino del ragazzo che aveva una cotta per me. Sembrava uno scioglilingua.
I miei occhi iniziarono a lacrimare.
Lui gettò la sigaretta a terra porgendomi la mano.
-Rincominciamo da capo: piacere, Avan Jogia. Sei molto carina, come ti chiami?
Risi porgendogli a mia volta la mano.
-Rydel Lynch. Anche tu non sei male.
Mi sorrise ed io feci lo stesso.
-RYDEL! VIENI!
Riker mi stava chiamando.
-Scusa Avan, adesso devo andare...
-Aspetta, Rydel... mi lasceresti il tuo numero? Mi farebbe piacere sentirti ogni tanto...
-Certo.
Glielo dettai mentre lo salvava nel cellulare.
-Adesso vado, ciao Avan Jogia.
-Ci si vede Rydel Lynch- mi fece l'occhiolino.
Io me ne andai eccitata verso le ragazze che mi chiesero tutti i particolari della nostra conversazione, meno che Kelly, che stava accoccolata al suo Ellington.
Ci avviammo verso la macchina.

RATLIFF POV

Uscimmo dalla pizzeria dopo aver lasciato la mancia e vidi il gruppo delle ragazze davanti all'entrata. Mancava Rydel.
-Ehi, e Delly?- fece Riker.
-È la con quel bel ragazzo- disse Savannah.
-Con un ragazzo???- esclamai.
Kelly mi guardò stranita. Forse sembravo geloso, ma ero solo preoccupato. Diedi una rapida occhiata a quel tipo, aveva l'aria di non essere una persona affidabile. Se era quello il tipo che aveva addocchiato dentro, Rydel, avremmo dovuto farle un bel discorsetto. Anche gli altri penso fossero d'accordo con me. Insomma, un fumatore? Non prometteva davvero nulla di buono.
Riker la chiamò e lei salutò quel tipo. Ci incaminnammo verso la macchina mentre Delly raccontava i suoi discorsi con quello là alle ragazze.
Kelly rimase con me e le cinsi le spalle mentre lei si accoccolava al mio petto.
Ogni tanto mi voltavo a guardare cosa stesse facendo quel ragazzo. Aveva preso un'altra sigaretta.
-Ell? Che guardi?- mi disse Kelly.
-Ehm, niente...
Mi sorrise.
-Senti... quel tipo... quello con cui ha parlato Rydel... tu lo conosci?
-No, perchè?
-Non mi convince...
-Come?
-Non mi fiderei di lui, fossi in Rydel.
-Ma tu non sei lei.
-...lo so! *😅*
-Non devi preoccuparti, è una ragazza in gamba, e in ogni caso a quattro fratelli muscolosi pronti a difenderla, sono certa che possa fare a meno di te.
Queste parole mi entrarono nelle vene come una freccia sottile ma tagliente, lentamente, e vissi questo dolore attimo dopo attimo, una sensazione straziante.
È proprio vero che le parole spesso possono ferire più dei gesti.
-Lo so, ma siamo amici e...
-Non è che devi dirmi qualcosa, Ellington?
-Ehm, no, cosa dovrei dirti..?
-C'è qualcosa tra te e lei?
-Me e Rydel?? Scherzi??
-No, sono seria.
-Siamo solo amici.
-Me lo auguro.
-Come?
-Se siete solo "amici" smettila di fare tanto il protettivo, non sei suo fratello nè tanto meno il suo ragazzo, sei il mio, o sbaglio?
-...non sbagli...
-Allora smettiamola di parlare solo di lei, okay?
-Ma certo amore...
Mi sorrise nuovamente.
-Ehm, scusa tesoro...-dissi ironicamente -Cosa dicevi prima dei fratelli di Rydel? Che sono...muscolosi?
Kelly rise.
-Sì, perchè?
-Guarda che divento geloso davvero eh...
-Amore, si vede benissimo che hanno dei bicipiti niente male, ma tu sei l'unico per me.
-"Sarà meglio"...
Ridemmo e le diedi un piccolo bacio sulle labbra. Mi cinse i fianchi di lato dolcemente e posò la sua testa sul mio petto mentre ci incamminavamo verso l'auto.
Le diedi un bacio sulla fronte e lei strizzò gli occhi. Mi ricordava un peluche. Così fragile e tutto nelle mie mani. Io l'amavo, sì... ma dovevo capire comunque chi fosse quel ragazzo, anche a costo di compromettere la nostra relazione.
Prima di tutto: Rydel.