Il mattino dopo quella cena, sabato, mi arrivò un messaggio Whatsapp da un numero sconosciuto che diceva "Ehy, Rydel Lynch".
Guardai l'immagine di profilo e capii che si trattava di Avan.
"Sei Avan Jogia?"
"Yep, in persona"
"Come puoi dire 'in persona' se stiamo messaggiando? Si dice 'in persona' quando si parla faccia a faccia con qualcuno, non quando si messaggia... non ha senso..."
"Rydel Mary Lynch, ti conosco da meno di un giorno ma ho già capito che sei una tipa intelligente, eh?"
"Ti ringrazio"
"Ti rinprego"
"Sei simpatico"
"Ti ringrazio"
"Di nulla"
"Guasta feste"
"Cosa?"
"Avresti dovuto rispondermi come ti ho risposto io, sarebbe stato più divertente"
"Perdonami re dei party, tu sì che sai proprio come divertirti eh?"
"Ma certo"
"Vedo, vedo..."
"Hai da fare oggi?"
"Niente di niente, giornata libera"
"Scusa, ho sbagliato, volevo fare un'affermazione prima. *Hai da fare oggi"
"Immagino che tu mi voglia chiedere di uscire"
"Hai addirittura una sfera di cristallo? Questo Philip non me l'aveva mai raccontato..."
"La risposta può essere sì come può essere no"
"Ciò dipende da..?"
"Te. Ora e luogo, grazie"
"Subito, avvocatessa Lynch. Mi lasci controllare l'agenda, sa, sono un uomo tanto impegnato, io..."
"Immagino, immagino..."
"Dunque... oggi ho un paio di ore buche tra le sette e le nove...ma forse anche più di due ore...anzi, SICURAMENTE più di due ore...e se per te va bene, nello stesso locale di ieri"
Cosa avrei dovuto fare? Accettare? Rifiutare? Mi sentivo in un bel casino! Conoscevo Avan da qualche ora, ma era il cugino di Philip, mi sentivo in qualche modo in dovere di farlo...
Chiesi un parere a Savannah.
"Ma sei pazza?? Accetta! Hai visto che figo è??"
"Sì, l'ho visto😍 Ma lo conosco da pochissimo... i miei fratelli non sarebbero per niente d'accordo"
"Fregatene! Tu sei una ragazza intelligente che sa quello che fa, e se per caso quel ragazzo avesse cattive intenzioni -cosa a cui non credo minimamente- tu sapresti benissimo come difenderti! Esci con lui, divertiti e togliti dalla testa quel bamboccio di Ellington"
"Ehi! Ellington non è un bamboccio!"
"Ma non hai negato che stava tutto il tempo nella tua testolina, eh?"
"Ciao Sav, ti faccio sapere"
"Sì sì... cambia discorso Delly...😏"
Non gli avevo ancora risposto, ma avendo letto il messaggio lui aveva sicuramente notato la doppia spunta blu Whatsapp. Stupida doppia spunta blu! Adessa una persona non può neanche ignorare un messaggio senza passare per maleducato!
Tuttavia mi serviva ancora l'approvazione di mamma e papà e, dico la verità, avevo seri dubbi a riguardo.
Scesi in salone e li trovai abbracciati sul divano. Che dolci.
In quel momento mi chiesi se un giorno sarebbe successo anche a me. Se un giorno anch'io sarei stata accoccolata a mio marito il sabato mattina con le tazze del latte in mano e i biscotti mangiucchiati sul tavolino, se un giorno anch'io avrei provato tanto amore verso un uomo da decidere di condividere con lui tutta la mia vita, se un giorno anch'io avrei avuto qualcuno a cui dire "Buon San Valentino amore!" o "Felice anniversario, tesoro!".
-Buongiorno- mi sedetti sulla poltrona accanto al divano.
-Oh, giorno pulcino!- disse la mamma.
-Volevo chiedervi una cosa...
-Dicci amore- fece papà stiracchiandosi.
-...un ragazzo mi ha chiesto di uscire, questa sera...
Papà drizzò le orecchie e sbarrò gli occhi alzando le sopracciglia.
-Un ragazzo? E chi sarebbe?
-...non lo conoscete...
-Delly...- iniziò papà, ma la mamma lo fermò: -Tesoro, lasciala finire...
-Si chiama Avan, Avan Jogia, l'ho conosciuto ieri sera in pizzeria, è uno a posto, non so molto su di lui, ma la cosa più importante è che è il cugino di Philip!
-Philip??- fece la mamma stupita -Philip il tuo grande fan??
-Sì, proprio QUEL Philip!- ero eccitata: la mamma era d'accordo, me lo sentivo!
-Be', se proviene da una famiglia così cara non può che essere una brava persona, quindi per me non c'è nessun problema.
-Evvai!- esultai.
-Aspetta signorina, papà non ha ancora detto nulla- disse lui.
Mi incupii.
Io e la mamma lo guardammo supplichevoli, facendogli gli occhi dolci, sinchè crollò.
-...e va bene. Ma!
-C'è sempre un "ma"... *😒*- dissi.
-Dove andate e a che ora?
-Andiamo nella pizzeria di ieri verso le sette.
-Immagino ti passerà a prendere verso le sei e mezza?
-Credo di sì... perchè? Non ci hai ripensato vero??
-No amore, ma!
*'sti cavolo di "ma"!*
-Voglio conoscerlo.
-Hai ragione caro!- gli fece eco la mamma.
Grandioso. I miei avrebbero conosciuto il mio aspirante corteggiare quando dovevo ben conoscerlo io.
-Digli di passare verso le sei e un quarto, così ci facciamo una bella chiacchierata...
-D'accordo...
Salii in camera poco entusiasta, ma ero comunque grata ai miei perchè mi avrebbero lasciata uscire con un quasi-sconosciuto.
"Scusa, dovevo chiedere conferma ai boss. Avrò pure 21 anni ma certe cose non si possono evitare di chiedere ai Grandi Capi"
"Ahah, tranquilla. E che hanno detto 'i boss'?"
"Che posso"
"Siiii!"
"Ma!"
"Noo..."
*mi sentivo papà!*
"Mio padre vuole conoscerti... perciò dovrai venire verso le sei e un quarto...ti spiace?"
"Rydel Lynch, questo non vuol dire che noi siamo una coppia, vero?"
*...che?*
"No, noi non siamo una coppia! Ma mio padre vuole sempre tenermi sotto controllo e..."
"Ho capito. Verrò alle sei e un quarto"
"Grande. Ora vado a fare una doccia, ciaoo!😘"
"Ciao Rydel Lynch"RATLIFF POV
Nel pomeriggio andai a casa Lynch per stare un po' con gli altri. Kelly era uscita con Laura. Faceva decisamente troppo freddo per uscire a fare un giro, così guardammo la tv tutto il pomeriggio in compagnia di Rydel, che stava particolarmente attacata al cellulare.
-Ehi, che si fa stasera?- chiese Ross.
-Boh.
-Non saprei.
-Io non ho programmi.
-Neanche io...
Delly non aveva detto nulla. La fissammo tutti.
-Esco con un ragazzo- disse.
*Dio, fa che non sia quello di ieri sera*
Mi venne la pelle d'oca.
-Con un ragazzo???- facemmo tutti all'unisono.
-Ehm, sì...
-E chi è??- disse Riker.
-Un ragazzo che ho conosciuto ieri sera...
*Merda!*
-Come si chiama?- proseguì Rocky.
-Avan.
*Avan??*
-Cognome?- fece Ryland.
-Jogia.
*Jogia????*
-Come hai detto scusa??- chiesi stupito.
-Avan. Jogia. Capisco sia un nome strano, ma sono due semplici parole...
-Dio...
-Cosa c'è?
-Eh? Niente, niente...
Solo lei notò la mia agitazione mentre gli altri continuavano a tempestarla di domanda.
Cercai il cellulare che era ormai finito sotto al cuscino del divano.
Lo recuperai e cercai "Avan Jogia".
Lo sapevo. Cavolo. Era lui.
-Delly, io lo conosco.
Si voltarono tutti verso di me.
-Ho lavorato con lui, una volta...
-Cosa??- fecero tutti sbalorditi.
-Vi ricordate che qualche anno fa ho partecipato alla prima puntata della prima serie di Victorious?
-Certo.
-Avan Jogia... è Beck Oliver in quella serie.
-Dio, hai ragione!- Rydel scattò in piedi portandosi la mano alla bocca stupita -Uscirò con un attore! Oddio! Devo dirlo subito a mamma!
Corse in cucina entusiasta.
-Ragazzi... io fossi in lei non sarei così felice...
-Cosa sai di lui?- mi chiese Ross.
-Non molto, ma quando eravamo sul set... be', faceva il filo a tutte le ragazze e se la intendeva particolarmente con Ariana Grande e Victoria Justice... oggi non so se abbia una fidanzata o meno, ma so che non può essere una persona degna di fiducia. Prima di Victorious aveva una fidanzata di nome Bella con la quale ha rotto dopo che lei l'avevo visto appiccicato alle labbra di una comparsa.
-Cavoli Ratliff, come sei informato! Sei davvero un pettegolo eh!- disse Rocky credendosi divertente. Ross rise come un cretino, anzi, come Rocky, ma si sa che tra noi ragazzi io sono il Re, in fatto di battute.
-Dobbiamo impedirgli di uscire!
-Ma come??- disse Ryland interessato.
-Non ne ho idea...
-Dunque, abbiamo cinque cervelli...- disse Riker. Si mise ad osservare me e Rocky -Okay, magari non proprio cinque, ma può venirci in mente un bel piano.
-Pensiamo.
-Ragazzi, io uscirò con Avan, che a voi piaccia o no.
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una ROSA in un campo VERDE||Rydel Lynch & Ellington Ratliff {R5}
Fanfiction|A Rydellington FanFiction| Rydel Lynch è una ragazza americana diversa dalle altre: ha quattro fratelli, una famiglia incredibile, una band favolosa e un amico stratosferico, Ellington. Nessuno, ad eccezione di un fratello un po' curioso, sospetta...