12.

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~POV LEWIS~

Rientrò all'interno del locale e io non riuscii a fare nulla.

Avevo fatto una cazzata... lei non si fidava degli uomini e io le avevo appena servito ,un'altro motivo, su un piatto d'argento.

Non era mia intenzione farla soffrire in questo modo, ma alla fine cosa dovevo aspettarmi... lei avrebbe scoperto della scommessa prima o poi.

Tirai due colpi al muro, cercando di sfogare tutta la mia rabbia.

Uno, due, tre... le nocche presero a sanguinare, ma poco importava.

"Lewis fermati!" urlò una voce femminile.
"Ehi Lewis guardami" mi prese il volto tra le mani.

Guardai negli occhi Nicole.

"Nic ho fatto un casino" le lacrime presero a scendere.

"Va bene, ma non mi sembra un buon motivo per cui dovresti farti del male" mi prese le mani nelle sue e toccò le nocche sfregiate che perdevano sangue.
"Vieni, dai" mi tenne per mano e raggiungemmo il bagno.
Mi mise le mani sotto l'acqua tiepida e lentamente sfregò via il sangue.

"Nicole" pronunciai.

"Lewis, che cazzo hai fatto?" mi domandò.
"Ho incontrato Sophie... ha detto che non ne vuole parlare" mi mise al corrente chiudendo il lavandino e tornandomi a guardare.
"Lewis qualsiasi cosa sia successa, rimedia" la guardai curioso di sapere il perché.
"Te lo dico perché sei diverso... lei ti rende felice e si vede, dal modo in cui giri per il paddock sapendo che prima o poi la incontrerai, il tuo non voler venire a una festa per stare con lei e sua figlia. Ci sarebbero altre tremila cose che in questo mese sono cambiate in te, ma non starò ad elencarle" fece un sorrisetto debole.

"Sophie è stata la luce che mi ha tirato fuori dal tunnel, il continuo circolo vizioso della mia vita, feste, alcol e donne" abbassi lo sguardo.

"Cerca di rimediare" disse uscendo dal bagno e lasciandomi lì da solo.

Mi guardai allo specchio e cercai in me qualcosa che non trovai... non mi meritavo Sophie, dovevo accettarlo e andare avanti. Molto probabilmente quello che provavo per lei era solo un continuo della scommessa, magari non erano neanche sentimenti veri.

Tornai nel locale e oltrepassai Luke.

"Eddai bello non sarai mica incazzato perché ho detto alla tua tipa, ma che dico non state neanche insieme" si passò una mano davanti alla faccia.
"Doveva sapere la verità" ghignò ubriaco marcio com'era.

Gli sferrai un pugno sul viso.

"Ma che cazzo Lewis" si toccò lo zigomo sanguinante.

"È stata colpa tua pezzo di merda, tua e della tua scommessa del cazzo!" urlai fuori di me.

"Calmati bello, è colpa tua se ho fatto iniziare la scommessa, tua e del tuo ego del cazzo!" si avvicinò minaccioso.

"Cosa vuoi fare tirarmi un pugno?!" lo intimai guardandolo dritto negli occhi.

"Si e spaccarti quella faccia che tanto attira le donne. Ti rendi conto, restare sempre in ombra perché il tuo migliore amico è Lewis Hamilton?!" mi spinse indietro con un colpetto sulla spalla.
"Sophie Jones piace a tutti! Fattene una cazzo di ragione!" si girò e se ne andò.

Vaffanculo.

Tornai ai divanetti e intercettai Ricky.

"Io torno in hotel" sbuffai.

"Bello tutto ok?" mi chiese alzandosi e venendomi incontro.
"Ti è passato un treno sopra?" scherzò, ma tornò subito serio non appena si accorse che io non ridevo alla battuta.

~CHOOSE YOU~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora