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~POV PIERRE~

La sera dopo la gara decisi di non voler festeggiare con gli amici, così chiesi a Sophie se quella sera potevamo passare la serata insieme, con Noah. Lei aveva esitato, ma poi mi aveva dato il consenso.

Mi sarei dovuto riguadagnare la sua fiducia, era un mio obbiettivo.

Quando dicevo di amarla era vero, è stata una delle ragazze più importanti di tutta la mia vita e mi rendo conto solo ora di quanto i miei gesti e le mie parole l'abbiano ferita. Molto probabilmente lei ha trovato un altro subito dopo di me, ma io non mi permetto di chiederle nulla.

Alle 19, come previsto, bussai alla porta della sua stanza. Ad aprirmi venne Noah, che indossava un vestitino bianco abbinato a delle ballerine e due fiocchetti sulla testa, che le tenevano i capelli raccolti dietro.

I tratti del suo volto erano uguali a quelli di Sophie, l'unica cosa che aveva ereditato da me erano gli occhi azzurri.

"Mamma, c'è Pierre" disse lei girandosi nella direzione del bagno.

"Fallo entrare piccola" le rispose.

Mi fece segno di sedermi sul divano affianco a lei, mentre aspettavamo Sophie.

"Quest'anno hai iniziato la scuola elementare, non è vero?" le domandai nell'attesa.

"Si, ho conosciuto tanti bambini, ma sto sempre con la mia migliore amica Elena" sorrise.

"Oh sono contento per te" qualcuno bussò alla porta così mi alzai e aprii.

Lewis Hamilton mi parve davanti.

"Oh, che ci fai qui?" gli domandai.

"Sono qui per Sophie, posso parlarle?" chiese.

"Ora è in bagno, puoi anche entrare se vuoi" lo invitai a seguirmi.

Noah intanto, avendo sentito tutto, corse al bagno per avvisare sua madre. Dopo poco entrarono entrambe nel salotto della camera. Sophie era bellissima, con un abito bianco che le lasciava la schiena scoperta.

"Oh Lewis" disse lei sorpresa.

"Sophie sono venuto qui per riportarti la borsa, poi devo andare" era alquanto in soggezione.

"Ti ringrazio" la prese dalle sue mani e trasferì il portafogli nella borsetta che avrebbe usato questa sera.

"Allora io vado" si alzò l'inglese.

"Ci vediamo nel paddock la settimana prossima" mi salutò e successivamente uscì.

Sophie sembrava in imbarazzo. Aveva avuto qualcosa con Lewis la sera prima.

"Andiamo?" domandò e io annuii.

Salimmo sulla mia macchina e partimmo verso uno dei ristoranti più buoni e prestigiosi del deserto.

"Siamo arrivati" annunciai e così entrammo all'interno.

Il ristorante era molto lussuoso e molti lo valutavano molto bene, due anni fa Charles era venuto qui con Carlos per festeggiare la doppietta Ferrari e mi aveva consigliato di andarci.

Ci sedemmo e ordinammo appena il cameriere ci raggiunse.

"Sophie, come va il tuo lavoro?" domandai non appena arrivarono i piatti.

"Oh più che bene... stiamo girando un film sulla Formula 1" quasi mi strozzai quando pronunciò quelle parole.

"Quindi sarai in griglia tutti gran premi?" le chiesi.

"Beh si faremo solo qualche giro, ma non con delle vere monoposto di Formula 1" mi mise al corrente.

"Mi sono allenata e tutto, quindi sono pronta, inizieremo la settimana prossima in Arabia Saudita" sorrise.

"Sei pazza" le dissi.

"Come scusa?" alzò un sopracciglio.

"Sophie tu non puoi capire il rischio che stai prendendo, non ti alleni da tutta la vita e se ti succedesse qualcosa?" le chiesi.

"Oh ora ti importa qualcosa di me?" mi guardò incazzata, come dargli torto.

"Ti prego non iniziare, ho solo detto che ci tengo a te e preferirei che tu non ti ammazzassi su una monoposto per registrare uno stupido film" il suo sguardo era uno sguardo di odio.

"Tu ci tieni a me? E dove sei stato in questi sei anni? E per tua informazione anche tu rischi di morire ogni giorno, ma continui perché è il tuo lavoro" alzò la voce.

"C'è la bambina" le ricordai.

"Hai iniziato tu la discussione" mi rispose secca finendo il suo piatto.

Finito di cenare tornammo alla macchina. Sophie fece salire Noah sul seggiolino, chiuse la portiera e mi bloccò.

"Pierre, non ho intenzione di litigare con te" mi guardò negli occhi.
"Ma cazzo capiscimi, mi hai abbandonata per sei anni, a crescere nostra figlia" indicò noi due.

"Credo che tu non abbia più il diritto di preoccuparti per me e per quello che faccio" sospirò.

"Ho capito, ma sei stata una parte fondamentale della mia vita Sophie, siamo stati insieme per tre anni e ci conosciamo da dieci, non posso non preoccuparmi per te" lei guardò per terra.
"Ti ho ferita e anche tanto, lo so e so che nessun tipo di scuse potrebbe farmi perdonare da te" chiusi gli occhi.
"Ma proviamo almeno ad andare d'accordo per Noah, non ti chiedo di parlarmi, né di guardarmi in faccia, ma quando c'è lei proviamo ad essere felici insieme" le dissi.

"Per te è semplice, non hai sofferto, come ho sofferto io" una lacrima le rigò il volto e io gliela asciugai, ma venni bloccato.

"Ti prego di non toccarmi" sospirò e io ritrassi la mano.

"Va beh andiamo" sentenziai ed entrammo in macchina.

Per tutto il tragitto lei non mi rivolse la parola e Noah, dietro, sembrava preoccupata.

"Ti va di tenere Noah stasera?" mi domandò.

"Va bene" annuii.

"Lasciami per favore davanti a quel locale" disse e quando fummo davanti scese e salutò la bambina.

"Ciao amore della mamma, ci vediamo domani" le baciò la fronte e chiuse la portiera.

La guardai entrare nel locale e mi sentii morire dentro, quando stava male trovava conforto nell'alcol? Era tutta colpa mia.

Uscii dalla via del posto in cui l'avevo lasciata e insieme a Noah andammo nel mio hotel.

-POV SOPHIE-

Entrai nel locale con la speranza di incontrarlo, ma sicuramente era in hotel a preparare le sue valigie, siccome domani sarebbe ripartito.

Arrivai al bancone e ordinai il solito, aspettai quella battuta, ma non arrivò.

Quella semplice battuta "prendi sempre quello".

L'ultima volta che l'avevo visto sembrava aver frainteso la situazione.

Si era trovato davanti Pierre e io la sera prima gli avevo detto che non potevo proseguire con lui.

Gli avrei voluto parlare, ma questa sera sicuramente non lo avrei visto.

Ero al secondo drink quando qualcuno mi raggiunse.

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Ciao a tutti,
Eccoci qui con il terzo capitolo 🫶🏻
Ditemi cosa ne pensate ❤️
Oggi è il compleanno di una personcina speciale... Charlie 🤍
Faccio gli auguri a lui che è veramente importante e speciale.
Vi amo ❤️
Giulietta.

~CHOOSE YOU~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora