~CHOOSE YOU~

21.

~POV LEWIS~
~3 novembre 2024 (Gran Premio del Brasile)~

Una delle gare più importanti per me.

La mia seconda casa.

Per Ayrton Senna, il mio idolo fin da quando ero piccolo.

Arrivai al circuito più carico che mai e raggiunsi subito il box mercedes. Non volevo distrazioni, la mia concentrazione doveva andare tutta sulla gara che tra poche ore avrei dovuto correre.

Ma purtroppo l'unica cosa a cui riuscivo davvero a pensare era Sophie.

Quanto sarebbe durata la pausa? Avrei mai saputo il perchè mi avesse chiesto di allontanarci da un momento all'altro? Avevo fatto veramente qualcosa di sbagliato?

Mi cambiai nel mio stanzino e corsi a fare il mio solito riscaldamento prima di salire sulla monoposto. Ora c'erano le prove di partenza e poi ci sarebbe stata la gara.

"Sophie" sentii dire a qualcuno dei meccanici. Alzai la testa di scatto e la cercai con lo sguardo, ma lei non c'era.
Individuai il meccanico e notai che stava parlando con una donna la quale lavorava da anni in Mercedes.

Mi diedi due colpetti sul casco per non pensarci e salii sulla monoposto.

'Non pensarci Lewis, focalizzati sulla gara, niente distrazioni. Niente Sophie... perché lei ti ha chiesto una pausa'.

Guardai a sinistra per vedere se arrivava qualcuno e poi a destra per vedere se anche George stava uscendo dal box.

Con il consenso di Bono uscii e raggiunsi la linea per fare le prove di partenza.
Non appena si fu liberata la pista schiacciai sull'acceleratore.

Finito il primo giro rientrai in Pit Lane per fare la seconda prova.

La monoposto oggi reagiva subito sotto alla mia pressione sul pedale e andava come volevo io.

Una monoposto vincente.

Sorrisi sotto al casco.

Vincere qui significava tutto, come a Silverstone.

Finito anche il secondo giro scesi dalla monoposto e andai a riposarmi quanto potevo prima dell'inno e della gara.
Avevo meno di 10 minuti per "rilassarmi", lo stress non porta mai da nessuna parte.

Entrai nello stanzino e dentro Sophie mi stava aspettando seduta sul letto.

"Sophie" sussurrai sconvolto.

"Lewis" mi venne in contro.

Io rimasi fermo dov'ero e non le andai incontro.
Lei si fermò e mise le mani davanti imbarazzata.

La osservai e indossava un pantalone molto largo, una felpa lunga e una giacca larga sopra.
Alzai un sopracciglio che lei non notò fortunatamente.
Non faceva così freddo da mettere una giacca e lei non si vestiva così o almeno non 3 mesi fa, poteva essere cambiata anche nel modo di vestire.

"Non so neanche da dove iniziare" disse grattandosi la testa.
"Scusa" disse dopo qualche secondo.
"Scusa per averti chiesto una pausa senza darti una spiegazione" disse tutto d'un fiato.

Io la guardai rimanendo zitto.

"Volevo... anzi dovevo riflettere da sola per un po' prima di fare un qualcosa di sbagliato" sentenziò e io volevo sapere dove sarebbe arrivata.

"Ecco-" fu interrotta dalla porta che si spalancò e rivelò la figura di Toto.

"Lewis eccoti!" disse con il fiatone come se avesse corso una maratona prima di entrare nel mio stanzino.
"Mi dispiace interrompervi, ma c'è l'inno e tu sei l'unico che non è ancora andato in pista" mi mise al corrente e io guardai Sophie.