3. Ray Rivera

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*Buon lunedì*

Ho scelto di pubblicare di lunedì questa settimana, un po' per motivarmi e un po' per consolarmi <3 è una giornata uggiosa dalle mie parti e sto letteralmente congelando, in più sono pure stonata dal raffreddore...

Che dire? Spero di farvi un po' di compagnia, e soprattutto spero di farvi distrarre un po' da studio, lavoro, impegni e problemi vari...

Questo capitolo contiene l'essenza di quel che sarà poi tutta la storia di Hope e...beh, capirete <3 spero vi piaccia, conto sui vostri commenti e stelline per capire se vi colpirà o meno...

Al prossimo capitolo, 

Un bacione grandissimo

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Hope Rivera


Quella notte, non riuscii a chiudere occhio. Accidenti, a Chris! Anzi, Ray.

Bel nome Ray, a me piaceva anche più di Chris.

Doveva avere un passato terribile alle spalle per parlarne in quel modo, con difficoltà, disagio, e quella cicatrice...quanto era doloroso per lui?

I suoi genitori com'erano morti? E sua sorella che fine aveva fatto?

Mi morsi le labbra, aggiustando meglio le coperte che avvolgevano il mio corpo. Quanto era fragile mentre me ne parlava, quanto sembrava bisognoso di risposte, vicinanza...

Io...

Dio, non potevo pensare a lui in quel modo.

Eppure, la curiosità di andare oltre la superficie, conoscere la sua intimità, il suo...fisico, sotto quelle dannate camice che metteva ogni giorno.

No, no...non potevo innamorarmi di lui. Non era nemmeno più il mio vice, oppure sarebbe tornato ad esserlo?

Sapevo soltanto che era stato sincero riguardo ciò che pensava sui Frost, e dovevo concedergli il beneficio del dubbio, quindi avrei rallentato la trattativa. Sì, l'avrei fatto. Mi fidavo di lui, da sempre, a pelle...

Il CDA mi avrebbe fatto una bella predica, ma chi se ne fregava? Ray, oh...Ray, voleva darmi solo un consiglio non comandarmi come avevano in testa altri uomini attorno a me.

Mi alzai, sbuffando. Affondai le mani nei miei lunghi capelli castani, sembrava persino che io e lui ci assomigliassimo nel fisico. Capelli castani e occhi azzurri per entrambi, era incredibile! Certo, le tonalità di colore erano differenti, i suoi occhi erano più tendenti verso il ghiaccio, i miei più sul verdino, mentre i suoi capelli erano leggermente più sul castano scuro, rispetto ai miei, con riflessi sul biondino...

Io...mi sentivo di respirare il suo profumo di more e mirtilli, e le sue mani da perfetto pianista, da quando era al mio fianco, non c'era un giorno che i miei occhi non volessero rincorrere i suoi, e questo mi spaventava, soprattutto quando si assentava.

Perché, quando non c'era mi sentivo smarrita, e questo era il potere che poteva distruggere la mia posizione. Questo lato femminile, che anche il CDA temeva. Quel lato troppo sentimentale, io...no, forse era meglio se Ray fosse rimasto nel piano Risorse Umane, piuttosto che tornare ad essere il mio Vice, perché nonostante fosse novembre, io stavo morendo di caldo per lui tra le pareti di questa mansarda...

Così, mi piazzai davanti il mio portatile adagiato sulla scrivania che avevo ai piedi del letto a baldacchino.

Aprii le mail, la luce del display m'illuminò la faccia e gran parte della parete alle mie spalle, e nonostante fossero solo le quattro del mattino, mi decisi a spulciai qualche notifica non ancora letta.

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