7. Sentimenti

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*Buon sabato*

Nuovo capitolo, ragazze spero vi piaccia con tutto il cuore, perché stiamo entrando nel vivo della storia tra Hope e Ray, adesso le cose incominciano a farsi serie <3 non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate, 

Al prossimo capitolo, 

Un bacione grandissimo

*****

Hope Rivera

Quella notte, sentii le sue urla. Quella notte, lo sentii piangere nel sonno, ma non trovai il coraggio di andare da lui.

Rimasi in silenzio, a fissare il soffitto della mia camera, in ascolto, come se potessi stargli vicino anche in quel modo. E piansi con lui, perché Dio solo sapeva quanto avesse sofferto nella sua infanzia e adolescenza, e non volevo che si vergognasse di ciò che stava provando in sonno, perché sapevo quanto fosse orgoglioso.

Non avrei mai interrotto i suoi incubi per mostrargli che mi aveva svegliata nel cuore della notte!

Aveva perso i suoi genitori, smarrito la sua sorellina, aveva dovuto lasciare la sua casa e la sua città, finendo per crescere lontano dalle sue radici con persone che nemmeno conosceva. E non solo, quando era solo un bambino qualcuno aveva tentato di ucciderlo, procurandogli una cicatrice al collo che non poteva cancellare con un semplice colpo di spugna.

Oliver Frost aveva preso di mira i Rivera, e io non gli avrei permesso di mettere mano anche sulla mia famiglia e il mio impero, gli avrei mostrato quanto anche una donna possa essere pericolosa se minacciata.

Chiusi le mani a pugno, stringendo le lenzuola, promettendomi che avrei lottato come una leonessa contro chiunque avesse sollevato un dito contro di me.

La mattina seguente, all'alba, Kimberly entrò nella mia stanza, camminando in punta di piedi. Aveva gli occhi sgranati, il respiro corto.

"Scusa, ti ho svegliata?" chiese con voce tremante.

"No, tranquilla. Ero già sveglia, a dire il vero non ho dormito molto questa notte!" risposi subito, mettendomi a sedere sul letto. Lei prese posto accanto a me, indossava ancora il suo pigiama della Disney della Sirenetta: "Questa notte, ho sentito Chris urlare e piangere...ho atteso che facesse giorno per venire da te, e chiederti se sai il motivo di così tanta sofferenza, speravo che fossi sveglia. Cosa gli è successo?"

Deglutii, con un forte magone in gola e senso di colpa, carezzandole i lunghi capelli biondi, mentre i suoi occhi castani mi scrutavano con evidente curiosità: "Tesoro, tranquilla, Chris ha un passato brutto alle spalle, ma non devi preoccuparti per lui, presto starà meglio..."

"Come fai a dirlo?" domandò perplessa, stropicciandosi gli occhi ancora assonnati.

"Perché così sarà, oggi terrò una conferenza stampa, seguila...o vieni al Palazzo di Vetro di persona per presenziare al mio discorso. Dirò molte cose importanti, vedrai."

Kim mi guardò come se avessi detto qualcosa di strano: "Cosa c'entra Chris con una conferenza stampa al Palazzo di Vetro?"

"Molto più di quello che immagini..." commentai, alzandomi dal letto e dando inizio alla giornata, nonostante fosse ancora l'alba.

*****

"Non dirmi...come regalo di Natale hai pensato di comprarti un Suv lussuoso appena messo in vendita dalla Mercedes?" trillai, non appena incrociai il suo sguardo. "Un'auto lussuosa come quella, può aiutarti a risollevare il morale? Sicuro?" scherzai un po' con lui, nonostante avesse una pessima faccia, dopotutto la sua notte era stata popolata da incubi!

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