*Buon sabato*
Siamo davvero agli sgoccioli di questa storia, non mancano molti capitoli alla sua conclusione, e spero tanto che vi stia piacendo, almeno un po' e che stia riuscendo a tenervi un po' compagnia. La situazione di Ray e Hope non è semplice da gestire, ormai hanno capito cosa provano, attendono un erede, ma sono ostacolati da questa presenza ingombrante e assetata di potere! Helena è una donna senza scrupoli, io personalmente la detesto, ahahahaha <3 E Jeremy? Lui è colpevole quanto madre e padre oppure no?
Preparatevi per questo capitolo, che ci porterà sempre di più verso la fine di questa storia...
Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate, grazie per il vostro sostegno, supporto, tramite stelline e commenti, siete meravigliosi <3 ma questo già lo sapete <3
Al prossimo capitolo,
Un bacione grandissimo
*****
Ray Rivera
"Mangia qualcosa, avrai una fame da lupi..." le dissi con premura, spingendole il piatto colmo di cibo sotto al naso. Avevo preparato un uovo strapazzato, del bacon e fagioli in scatola.
Ero stanco da morire, desideravo solo andare a letto e staccare la spina da quei violenti pensieri che mi stavano tartassando il cervello, ma prima sapevo di dover occuparmi della mia sorellina.
Kim mi guardava in modo profondo, viscerale, i suoi occhi nocciola non facevano che penetrare di continuo i miei, che non sapevano esattamente come comportarsi in quel momento...
Distogliere lo sguardo? Sostenerlo? Ricambiarlo con stessa intensità?
"Non ho fame, ma grazie per aver pensato al mio stomaco." rispose, dopo svariati minuti di silenzio.
Sospirai, addentando una focaccia che avevo scaldato in forno. Fortunatamente, avevo sempre qualcosa da scaldare da prendere dal freezer.
"Ascolta, avrei voluto dirti la verità, devi credermi..."
"E allora, perché non dirmi nulla? Per proteggermi? Non sono una ragazzina!" sbottò lei, severa e delusa.
"Ne avevo parlato con tuo padre..."
"Chi? Max o Damian?" ribatté di rimando, dispiaciuta.
Le misi una mano su una spalla, scostandole un po' alcune ciocche dei suoi capelli biondi. Era seduta su uno sgabello intorno all'isola della mia cucina openspace, eravamo soltanto io e lei nel mio appartamento lussuoso in centro città.
"Damian ti ama come una figlia, devi credermi. Ti ha accolta nella sua famiglia, ti ha cresciuta e non ti ha mai fatto mancare nulla come fossi figlia sua...loro resteranno genitori, Hope tua sorella..." misi in chiaro, cercando di essere più delicato e comprensivo possibile, anche se entrambe le cose non fossero il mio forte.
"Ma sei tu mio fratello! Non Hope!" sottolineò, di rimando. Scosse la testa, gli occhi nocciola inevitabilmente lucidi: "Io...mi sta scoppiando la testa, ok? Tra me e te c'è sempre stata da subito simpatica, ma non pensavo che...Dio, ho un fratello e i miei veri genitori sono stati assassinati. La mia eredità non è la Rivera Enterprise, ma la Rivera Engineering..."
"Lo sono entrambi. Devi credermi, ok? Non ti strapperò dal tuo passato, non lo farò. Farai ciò che desidererai di fare, io non ti forzerò mai. Se questa notte vuoi tornare a casa sono pronto ad accompagnarti, se vuoi restare per me è solo un piacere e un onore."
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Conosci il mio cuore
ChickLitHope Rivera è la prima donna a prendere in mano le redini dell'impero Rivera, ha venticinque anni, detesta essere fragile, odia i maschilisti e non vuole innamorarsi di nessuno, perché teme che tale sentimento possa compromettere in qualche modo il...