James Potter

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James Potter × Reader

Bollino: 🟢

Rapporto: Amore

Per quanto tu possa cercare di rilassarti, oggi, evidentemente, non è proprio la tua giornata.
Sei stesa sull'erba, all'ombra di un albero non molto lontano dal Lago Nero. Diciamo che non dormi da almeno una settimana, se non anche di più. I G.U.F.O ti hanno decisamente distrutto, eppure la tua amica Lily ti aveva sgridato mille volte "Non devi assolutamente ridurti all'ultimo!"; indimenticabile la nonchalant con cui avevi risposto "Ma ti pare?" per poi passare tutti i giorni e tutte le notti dell'ultima settimana in biblioteca - e quante volte, per dare testate ai libri, hai rischiato di farti scoprire da Gazza.

Per qualche minuto ti lasci accarezzare dalla piacevole brezza che trascina con sé un vago odore di gelsomini in fiore, starnutisci e sbuffi sonoramente «Dannata primavera».
Nel frattempo, dei passi frettolosi si fanno sempre più vicini; sposti dagli occhi il fazzoletto di stoffa imbevuto di tè dalla colazione e osservi la chioma vermiglia della tua migliore amica ondeggiare verso di te. Lily ti fissa confusa, la fronte corrucciata in un'espressione interrogativa,
«Quale delle tue trovate "geniali" - domanda facendo le virgolette con le dita - sto osservando adesso?»,
«Sto cercando di far sparire queste maledette occhiaie» rispondi rimettendoti il fazzoletto sugli occhi,
«Il che non risponde alla mia domanda»,
«È imbevuto di tè»,
«Non era la camomilla ad eliminare le occhiaie?» chiede scettica la rossa,
«Probabile. Ma a me serve qualcosa che mi tenga sveglia, non che mi faccia addormentare»,
«E allora dovresti berlo il tè, non usarlo come se fossero dei cetrioli» ride facendo riferimento alle usanze delle donne babbane,
«Sei venuta qui per stressarmi» dichiari sbuffando,
«No. Sono qui per sbatterti in faccia che avevo ragione»,
«Quanta premura. Davvero, non è necessaria, Lily». La rossa ti da un buffetto affettuoso sulla guancia e inizia a ridere stendendosi al tuo fianco.

Passa qualche minuto, chiacchierate indisturbate se non per qualche tuo starnuto che di tanto in tanto ti fa imprecare e perdere il filo del discorso.
Dei passi molto meno veloci di quelli della rossa si fanno sempre più distinti, finché non vi trovate di fronte il sorriso strafottente di un James Potter piuttosto divertito di trovarvi distese e con i volti arrossati per le risate,
«James, il riflesso dei tuoi occhiali mi sta accecando» si lamenta Lily,
«Fatti prestare il fazzoletto da T/n»,
«Cosa vuoi, Potter?» domandi infastidita,
«Remus ti sta aspettando in biblioteca» dice rivolgendosi direttamente a Lily, «per quella cosa...quella di Storia della Magia», lo sguardo stranamente insistente puntato sulla rossa. La tua amica si mette seduta stringendo gli occhi pensierosa per poi spalancarli di colpo,
«Oh! Quella cosa. Vado subito» esclama afferrando la borsa,
«Puoi portarlo via con te?» sussurri facendo un cenno della mano per indicare James, che nel frattempo aveva lo sguardo vagamente perso nella tua figura, ma tu non sembravi accorgertene,
«Non ci penso proprio» ridacchia Lily alzandosi,
«Mi mancano i tempi in cui ti ronzava intorno per chiederti di uscire» sospiri riportandoti il fazzoletto sugli occhi,
«Conosci il significato della parola Compatibilità?» ti chiede la rossa allontanandosi da te di qualche passo,
«Credo»,
«Allora diciamo che io e James non siamo compatibili»,
«Ma siete amici» ribatti,
«Per quello basta l'affinità». E detto questo, Lily si allontana in tutta fretta verso il castello.

Tu intanto sei rimasta sdraiata nella fiera convinzione che James fosse andato con lei, ti accorgi di lui solo quando si siede vicino a te,
«T/c»,
«Potter, sei ancora qui?»,
«Se preferisci ti lascio sola»,
«Preferisco»,
«Allora rimango» ghigna malefico,
«Ci avrei scommesso», nonostante sia tremendamente fastidioso è riuscito a strapparti un mezzo sorriso,
«Allora, T/c...mi chiedevo...cosa ci facevi in giro per il castello le scorse notti?» domanda, lo sguardo guizzante e indagatore di chi si crede la più furba tra le volpi, ti sollevi di scatto facendo cadere sull'erba il fazzoletto,
«Come lo sai?» chiedi perplessa,
«Ho i miei segreti» risponde con quel suo solito ghigno beffardo, «Quindi?» insiste,
«Ho i miei segreti» ripeti la sua frase divertita,
«Dei segreti alquanto noiosi dato che eri sempre in biblioteca»,
«Ok, Potter. Sputa il rospo: Hai iniziato a spiarmi?», lui ride passandosi una mano tra i capelli,
«Te l'ho detto. Ho i miei segreti»,
«Quindi mi spiavi!»,
«No! Mai!»,
«Invece sì!»,
«No! Mai!»,
«Invece sì!»,
«No! Mai! Calunnia e maldicenza!» esclama fintamente offeso. Decidi scherzosamente di colpirlo in faccia con il tuo fazzoletto bagnato, a quel gesto James sbatte le palpebre più volte levandosi gli occhiali completamente bagnati, «Questa me la paghi, T/c!» ti minaccia senza riuscire a trattenere un sorriso divertito. Ti alzi e scappi, ma Potter è troppo veloce e riesce ad afferrarti prima che tu possa arrivare al castello, nel farlo finite per cadere entrambi. Vi guardate per un attimo e scoppiate in una fragorosa risata,
«Devo ammetterlo, T/n. Mi piaci» dice James guardando altrove,
«Nemmeno tu sei tanto male, James» ammetti cercando di non sorridere e fallendo clamorosamente,
«Magari dovremmo testare la nostra compatibilità» suggerisce lui guardandoti con la coda dell'occhio,
«In che modo?»,
«Potremmo uscire ad Hogsmeade questo Sabato»,
«Ammetto di essere curiosa»,
«Qualità piuttosto ovvia per un Corvo» ti schernisce lui,
«Taci, Potter. Accetto la proposta, ma non montarti la testa» ridacchi e ti rimetti in piedi, James si alza più in fretta di te e ti porge la mano, che afferri,
«Allora...ci vediamo davanti all'ingresso alle cinque e mezzo?»,
«Sabato?»,
«No. Stanotte» risponde sarcastico,
«Non posso, sarò in biblioteca» ribatti con lo stesso sarcasmo ed entrambi ridete, «È perfetto» dici,
«Bene» sorride vittorioso, ricambi con un sorriso divertito finché non ti sporgi leggermente verso la sua sinistra notando, in lontananza, una folta chioma vermiglia passeggiare e chiacchierare animatamente con Remus, Sirius e Peter,
«Potter...», James ti guarda interrogativo, «Non hai architettato tutto questo teatrino per chiedermi di uscire, vero?» domandi stringendo gli occhi,
«Perché avrei dovuto?»,
«Perché si da il caso che Lily dovrebbe trovarsi in biblioteca con Remus e invece è lì, che passeggia tranquillamente con i tuoi tre fidanzatini» spieghi incrociando le braccia al petto,
«Ormai è tardi per tirarsi indietro, T/n» ghigna James per poi correre via,
«POTTER!».

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