AVEVO 15 ANNI, SOLO 15 ANNI

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Mamma, quando inizierai a leggere, tieni questo foglio piegato di modo che papà non lo legga. Ti giuro è tutto vero, quello che ho visto è vero. Ma perché non mi credi? Lo sai che non dico bugie. Va bene, una bugia l'ho detta quella volta che ho preso al Coin la polo e costava cinquanta euro e non trenta come ti ho detto, ma quella non era una cosa seria. Scusa comunque. Ma quello che ti ho detto prima è vero, non odiare me, odia lui, è lui che guarda le donne e gli uomini nudi al computer su di sopra, è lui che guarda le donne e gli uomini nudi su internet. C'è la cronologa e io ho visto che, quando papà dice la sera che fa l'inventario per il commercialista in verità guarda quelle cose tipo alle tre, alle quattro della notte. Ti avevo detto che sentivo le dita sulla tastiera del pc e infatti il papi chatta anche a volte usando il mio nome come nickname.

Lo so che fa male ma guarda che io e te possiamo andare via anche domani pomeriggio quando lui va in banca, andiamo a stare dalla nonna e facciamo tutto da zero. Io sono dalla tua parte. Quelle cose non si fanno, io fino ad oggi non sapevo nemmeno esistessero, neanche i miei compagni di scuola forse lo sanno. Io mi vado a confessare dal monsignor Sana domani mattina ma tu che fai? Non mi credi? Abbiamo visto sia io e che la nonna quelle cose, pensavo di morire, ho sentito il cuore in gola. Io pensavo che papà fosse speciale e che ci amasse, lui mi sgrida per tutto e io vorrei essere perfetta ai suoi occhi ma lui perché ha distrutto tutto quello che pensavo di lui? Non è giusto, io lo amo e amo te ma dobbiamo andare via. Ma allora era vero quella volta che avevo avuto uno strano presentimento con la storia delle ricariche? Lui è un mostro come quegli uomini che sentiamo alla televisione?

Ti prego mami, dammi delle risposte perché io non so come andare avanti da oggi in poi. Credimi non ti mento, chiedi anche alla nonna, guarda le foto nella macchina fotografica, troverai le prove di quello che c'era sullo schermo.

Aiutami, aiutati, andiamo via. Ce la faremo.

TvB

Questa è la lettera che scrissi nel tardo pomeriggio del 10 maggio 2008 quando nella mia testa qualcosa si ruppe a seguito di un evento che ha sconvolto la mia percezione di tutto

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Questa è la lettera che scrissi nel tardo pomeriggio del 10 maggio 2008 quando nella mia testa qualcosa si ruppe a seguito di un evento che ha sconvolto la mia percezione di tutto. Ovviamente finì nel cestino e quel giorno rappresentò un inizio.

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