Alessandro's POV
Io e (T/N) in realtà, ci siamo conosciuti in poco tempo prima di cominciare una relazione. Stiamo assieme da un anno quasi, e ci siamo fidanzati dopo due settimane che ci siamo conosciuti. Mi sono innamorato subito di lei, al primo sguardo è scattato quel qualcosa che ogni adolescente vorrebbe sentire presto. I suoi occhi enigmatici sempre ridenti, di un colore verde cristallino, il suo viso delineato e fine conciso dai suoi capelli di carbone lunghi ed estremamente lisci. E la cosa che più mi fa impazzire di lei sono quelle labbra carnose, che sfoggiano sempre dei sorrisi puri. Già a quattordici anni lei si è mostrata così bella ai miei occhi, e alla prima occasione ho cercato di farla mia. Le ho fatto vedere il meglio di me, la mia generosità, i miei amici ai quali tengo più di chiunque altro, tra cui Andrea e Agostino, ci conosciamo dall'asilo tutti e tre. A (T/N) ho promesso di vivere assieme a me, ed è stato così, perché quest'anno sono stato in grado di comprare un appartamento affianco a quello di Andrea, così da avere le mie due più grandi gioie al mio fianco. Quindi non appena ho acquistato la mia abitazione ho detto subito a (T/N) se volesse vivere con me oltre che a casa di sua madre, e lei ha accettato. Solo che in questi ultimi tre mesi Andrea ha cominciato ad avere un atteggiamento diverso, come se si stesse interessando troppo alla mia lei.
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Oggi prima di passare a prenderla sono sceso di casa per andare in quella di Andrea, con cui sono d'accordo da una settimana ormai per fare una sorpresa a (T/N): la porteremo a Gardaland. Ci prepariamo velocemente, e quando si fa ora:
"Bro', sei pronto?", gli chiedo.
"Sì fra', fammi pisciare e arrivo.", risponde mentre si trova in bagno, e io lo aspetto nel piccolo salotto della sua dimora.
Scendiamo da casa sua, ci dirigiamo verso la mia macchina e partiamo per andare a prendere (T/N) a scuola, che è vicinissima.
"Vuoi?", Andrea mi offre una sigaretta, ma rifiuto con la scusa che devo guidare, anche se per poco tempo.Non parliamo parecchio in questo periodo, in realtà sono stato io a distaccarmi da lui. Sono giorni in cui mi sta facendo girare il cazzo. Mi chiede sempre come mai a volte (T/N) non ci sia con noi, mi sembra di notare degli sguardi irritati quando le rispondo in determinati modi, e poi la guarda sempre come se le volesse chiedere cosa ci trovasse di bello in me quando magari mi sfuggono dei commenti.
Gliene ho parlato tante volte, e lui tra l'altro non sembra negare quello che noto, e la cosa mi fa più incazzare. Voglio dire, perché continui a farlo se vedi che mi dà fastidio? È la mia tipa, so io come trattarla, non c'è bisogno che faccia il principino che deve difenderla per delle cagate che dico, che sono anche insignificanti.È vero, ammetto che ogni tanto me la prendo troppo, soprattutto con lei, e tendo ad alzare la voce, così lei si spaventa. Le chiedo sempre scusa se mi accorgo di questo fatto, e lei mi perdona sempre. È un angioletto, il mio angioletto. Spesso penso a come sarebbe stato questo anno senza di lei: forse lo avrei passato a drogarmi, e nemmeno in compagnia, mi rifugiavo sempre in quella merda. Invece adesso è come se lei fosse la mia droga. Non riesco a immaginarmi un continuo della mia vita senza di lei, se dovesse andarsene non saprei cosa potrei fare. È come se fossi perso, è come se lei fosse il mio unico punto di riferimento.
Arriviamo alla sua scuola, ed io e Andrea la notiamo uscire, bella come tutti i giorni, anzi ogni giorno più splendida.
"Ciao Andre', ciao Amore.", ci saluta mentre fa accesso in macchina, e si mette nel sedile dietro al mio, ma prima di accomodarsi si affaccia dal retro per darmi un lieve bacio sulla guancia. Che urto che abbia salutato prima Andrea e poi me, giuro. Mi fa innervosire quando fa così.
"Ciao (T/N).", saluta Andrea.
Io non la saluto, mi è rimasto sul cazzo il fatto che lei abbia salutato prima il mio migliore amico e non me. Per non dare troppo a vedere la cosa le faccio una domanda, un po' freddo:
"Com'è andata oggi a scuola?"
"Bene, bene, non ho fatto un cazzo nemmeno oggi.", afferma lei con una risatina. Ridi ridi, che dopo ne parliamo di 'sta cosa.
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~ 𝑆𝑐𝑎𝑟𝑝𝑒 𝑅𝑜𝑠𝑠𝑒 ~ 𝑆ℎ𝑖𝑣𝑎
FanfictionATTENZIONE: questa storia tratta temi delicati: se ne sente parlare ogni giorno, di donne che vengono abusate, sfruttate, picchiate, minacciate, violentate e molto altro. Quindi questa storia serve alle ragazze che non sanno dire di no. Che non sann...