- Roba -

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(T/N)'s POV

Ho perso tutto nel giro di venti minuti.
Ho perso la fiducia del mio ragazzo.
Ho perso il mio migliore amico.
E ho perso me stessa.

Quando ho sentito il corpo di Alessandro cadere dietro di me ero ancora più spaventata. Avevo paura. Perché ho scampato una violenza sessuale, ma ho anche avuto paura di perdere la persona che amo.
Non so bene cosa fosse successo perché lui cadesse, ma quando mi sono girata per notarlo e ho riscontrato la figura di Andrea in controluce per via della lampada che illuminava la stanza, ho anche visto il motivo della soppressione dell'azione del mio ragazzo. Andrea reggeva il vaso che di solito poggiava sul comò, un vaso di legno, dalle sfumature arancioni, alto, che non ha una bocca vera e propria perché è caratterizza dalle punte di foglie allungate.
Subito dopo che mi sono girata esso è caduto dalla sua mano perché lui mi voleva soccorrere. Ma Alessandro? Era vivo? Morto? Non potevo saperlo. Alessandro è la mia vita, non potevo lasciarlo steso a terra senza sapere se respirasse ancora o meno. Per cosa, poi? Per farmi soccorrere da Andrea? Il motivo del mio stupro? No. Mi sono scollata da lui, perché non mi faceva schifo Alessandro e quello che mi stava facendo, ero schifata da Andrea.
Mi ha sempre avvertita sulle reazioni di Alessandro, ma lui, se conosce le sue solite reazioni a determinate cose, perché ha deciso di comprarmi quelle scarpe? Io non volevo che me le comprasse. Ha fatto tutto lui, è tutta colpa sua.

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"Che cazzo hai fatto?!", urlo contro di lui. È intervenuto di nuovo senza che nessuno glielo chiedesse.
"Ti ho salvata da uno stupro, se te lo stai chiedendo.". La sua risposta è scocciata, e questa cosa mi dà ancora di più sui nervi.
"Non me ne frega un cazzo!! Avresti dovuto lasciarlo fare!! Per fortuna respira!! Ale'!! Ale, mi senti!?", mentre sono accovacciata per vedere se Alessandro respira gli do dei leggeri schiaffi, e lo chiamo senza ottenere risposta. Fortunatamente è vivo, ma ha perso coscienza. Questa me la paga.
"Scusa, ma che cazzo stai dicendo?! Cioè, preferivi che ti stuprasse!?"
"Si!!", replico, e non ci penso nemmeno due volte.
"Si!? Ma sei scema, cazzo!?"
"Si sarebbe calmato dopo averlo fatto!! Lo avrei fatto ragionare!! Ne avremmo parlato!! Adesso hai rovinato tutto!!". Mi duole rivolgergli la parola in questo modo, ma se l'è cercata. È il mio migliore amico, c'è sempre per me, ma a volte è presente anche quando non dovrebbe. Avrei sistemato le cose in modo diplomatico con Alessandro. Lui è solo frustrato. È normale che se l'ultima goccia fa traboccare il vaso lui non pensa nemmeno a quello che fa. Tutti abbiamo dei limiti. Ma Andrea risponde ancora più infastidito di prima.
"Io ho rovinato tutto? Ma ti senti quando parli!?". Non capisce, e per me è la cosa peggiore.
"Si!! Mi sento!! E sono convi-", vengo interrotta bruscamente, e Andrea mi fa sussultare alzando la voce. Quando il tono di voce che viene utilizzato con me è minaccioso mi sento così piccola, e soprattutto il cuore si appesantisce di sensi di colpa per il fatto che ho sbagliato qualcosa. E ora mi sento molto, ma molto piccola, nonostante io sia sicura di non aver sbagliato niente.
"NO, ORA MI LASCI PARLARE, CAZZO!!
Sai quante cazzo di volte ti ho avvertita sulla persona di merda che è Alessandro!? LO SAI!?
TI STAVA PER VIOLENTARE!! E tu!? Tu lo difendi!! Porca troia, sei una stupida!!
Come cazzo puoi pensare che uno STUPRO, possa essere affrontato 'ragionando'?! 'RAGIONANDO'!! RAGIONI SU UN CAZZO DI STUPRO, LO CAPISCI!?
Alessandro NON TI AMA!! IO, ti amo!! IO TI AMO, LO CAPISCI?!
Ringraziami!! Perché conoscendolo avrebbe anche potuto ammazzarti!!"

La vista si offusca dalle lacrime, io sono ancora accanto ad Alessandro, sperando che si risvegli per proteggermi, per controbattere al posto mio. Non ho mai il coraggio di dire la mia. Ma questa volta è la prima in cui mi difendo in un dibattito. È la prima volta che non subisco.

"Ma tu cosa ne vuoi sapere?", chiedo con un filo di voce che fuoriesce dalle mie labbra lievemente, come se fosse un lamento.
Deve sapere che lui è l'artefice di questa situazione. E poi che cosa significa che mi ama? Non mi ha mai dato segni di questa cosa. Deve essere una scusa per pararsi il culo per quello che ha appena fatto. Non pensavo che Andrea potesse essere così stronzo.
"Cosa ne vuoi sapere dell'amore che lui prova per me?
Sai perché mi stava per violentare?
Per colpa tua, Andrea. Tu, che mi hai comprato quelle maledette scarpe di merda!!
Se le avessi lasciate lì dov'erano, non sarebbe successo niente di tutto questo!!
È colpa tua, saremmo stati sempre felici io e Alessandro. E tu non puoi presentarti in casa sua dicendo di amarmi e dicendo che sono una stupida. Tu sei stupido! Non mi ami!! Sei solo geloso di Alessandro perché difende ciò che è suo con tutte le sue forze, e io sono sua!! Lo rimarrò sempre!!"
Respiro male in questo momento. Sono affannata dall'angoscia, dalla paura, per tutto quello che è successo, soprattutto per quello che Alessandro potrà fare dopo tutto questo dramma.
Certamente, è ovvio che mi dispiaccia dire queste cose ad Andrea. Ma ha esagerato. Cambio argomento cercando di chiudere la questione. Sta di fatto che non voglio che Andrea se ne vada.
"Comunque ti coprirò io per il fatto che si è ferito, perché ti voglio bene, ma non farlo mai più!!"

~ 𝑆𝑐𝑎𝑟𝑝𝑒 𝑅𝑜𝑠𝑠𝑒 ~ 𝑆ℎ𝑖𝑣𝑎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora