CAPITOLO 13

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La mattina successiva mi sveglio molto presto a causa della mia amata ansia, vado in cucina e come immaginavo non trovo nessuno visto che stanno dormendo, preparo una tazza di latte che mi gusto in giardinetto e poi tutto ciò che mi serve per la puntata, dopo un'ora iniziano a svegliarsi tutti

"Buongiorno bello addormentato" dico a Petit che si è appena alzato

"Buongiorno bella mattiniera, suppongo che tu ti sia alzata prima per l'ansia" inizia a conoscermi troppo bene per i miei gusti

"Eh già, adesso dovrei iniziarmi a preparare per la puntata, tra quattro ore circa comincia la registrazione"

"Ma fregatene, passiamo un po' di tempo insieme e poi ti prepari" mi dice prendendomi per il polso e dirigendosi verso camera sua dove non c'è nessuno, ci mettiamo distesi sul suo letto e restiamo per un tempo indefinito a contemplare il soffitto mentre mi accarezza i capelli che erano puliti

"Da quando ci sei tu i miei capelli durano pochissimi giorni puliti, ti rilassi a toccarmeli e si sporcano subito" gli dico guardandolo in faccia e vedo che gli si crea un sorriso beffardo

"Sono molto belli, anche se non è la cosa che mi piace di più del tuo corpo" mi dice imbarazzato

"E cosa ti piace?" gli chiedo sentendo le mie guance andare a fuoco

"Eh i tuoi occhi e l'altra cosa te la dico qualche altro giorno"

"Anche a me piacciono i tuoi, comunque adesso mi è rimasta la curiosità, voglio sapere l'altra cosa" ma non c'è modo di convincerlo, poi mi lascia un bacio sulla guancia e se ne va , mi alzo e vado a sistemarmi i capelli poi mi vesto con un pantalone nero e una canotta carina bianca

"Mi stai deludendo, ti sei vestita con gli stessi colori della Juventus, a me piacerebbe di più se tu ti vestissi giallo e rosso oppure tutta azzurra come il Napoli" mi dice e io sorrido

"Vabbè ti deve piacere dai, poi mio padre era un po' tifoso della juve e il sangue è quello, abituati che una volta usciti quando ci saranno queste partite saremo avversari" dico sorridendo e lui inizialmente mi guarda male ma poi gli esce un sorriso;

dopo due ore dal pranzo ci chiamano per andare in studio e cominciare la registrazione dopo l'ingresso di Maria, si inizia con il compito di Dustin e a dimostrarlo è Umberto e appena la coreografia prevede che lui si sbottoni la camicia diciamo che faccio delle facce e dei gesti di apprezzamento che non passano inosservati al ragazzo in ultima fila, dopo il compito di Nicholas iniziano le gare e i giudici sono Sergio Bernal per il ballo ed Emma per il canto, dopo Mida tocca finalmente a me

"Anastasia, alunna della Celentano, Isobel ex alunna della Celentano lo dimostra" dice e sopo la dimostrazione della ragazza tocca a me, la base della coreografia è una canzone in napoletano "TU T'E' SCURDAT E ME", Petit era molto felice e continuava a dire che l'avrei dedicata a lui solo per questa canzone, appena finisco sono molto felice e devo dire che qualche occhiata a Petit l'ho anche lanciata

"Prendiamo l'archetto Anastasia, Bernal?" dice Maria

"Anastasia, quando qualcosa ti piace molto ci sono molte parole che sono di troppo, possiamo vedere il tuo piede?" gli mostro il piede "Bellissimo, sei meravigliosa, balli benissimo, hai un'energia incredibile, ti connetti con il pubblico e il tuo movimento è preciso e bello, brava" mi dice Sergio in spagnolo infatti avevo qualche difficoltà nel comprenderlo

DAMMI MILLE BACI - Amici2023Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora