CAPITOLO 84

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POV'S SALVATORE

ero a lezione quando mi hanno chiamato dicendo mi raggiungere lo studio per una cosa molto importante, appena arrivo al centro vedo un carrello con un vassoio coperto

"Devo alzare?" dico avvicinandomi per poi alzare il coperchio e trovare delle cotolette di carne "Ma che cosa è?" dico scoppiando a ridere, sanno che mi piace mangiare e quindi mi accontentano sempre "Perché mi avete fatto questo regalo?" continuo a fare domande alla quale però non riesco a trovare alcuna risposta e poi mi metto a contemplare il piatto cercando di capire a che cosa si possa ricollegare e dopo poco mi viene in mente chi me lo preparava sempre "Questo è il piatto più buono e semplice che mi faceva mia nonna e quando me le faceva ero il bambino più felice del mondo, ero proprio pazzo di queste fettine panate" racconto e poco dopo vedo partire un video di me da piccolino che cantavo in bagno, neanche mi ricordavo dell'esistenza di questo video

"Ciao piccolo Sasi, vorrei dirti così tante cose che forse una sola lettera non mi basterà ma questa è un occasione in più per farti capire quanto sei importante per me, ti ho portato nove mesi in grembo ed è stata la cosa più bella che poteva capitarmi, appena nato mangiavi e dormivi, non mi hai mai fatto fare una nottata ed anche quando sei cresciuto sei sempre stato un bambino amorevole con tutti ma c'è stata una persona davvero importante nella tua infanzia, la nonna Miriam" parte la voce di mia mamma e anche una serie di foto bellissime insieme alla mia famiglia, quando parla della mia cara nonnina il cuore mi batta più forte "Con lei il legame era talmente profondo ed unico che non trovo le parole per descriverlo, per lei sei stato il suo terzo figlio e guai a chi ti toccava, si può dire che sei cresciuto con lei dato che io e papà eravamo molto impegnati con il lavoro" continua e io annuisco, mi ricordo tutto il tempo che passavamo insieme da piccoli, mi piaceva tantissimo andare da lei, vedo le varie foto con lei scorrere sul led e tutti i ricordi mi tornano magicamente in mente, sto cercando di non piangere anche se è una cosa piuttosto difficile "Nonna Miriam ti ha cresciuto con dedizione infinita, per lei eri il suo Petit, andava al mercato tutte le mattine per comprarti le arance fresche e farti la spremuta ogni santo giorno e poi le pizzette rosse che ti piacevano tanto e che puntualmente dopo ogni fine allenamento ti faceva trovare, con tanta soddisfazione ti preparava la carne panata, ti ricordi quanto ti piaceva? l'adoravi e sono sicura che oggi ti manca tanto, molte volte quando venivo a prenderti a casa di nonna vi trovavo a ballare e cantare insieme e quanto ridevate" dice ed è vero, molto probabilmente la mia passione per la musica è nata grazie a lei, mi ricordo quante volte ci mettevamo a cantare a squarciagola anche se non conoscevamo il testo della canzone, mi ricordo tutte le volte che veniva a vedere le mie partite di calcio e che anche quando perdevamo lei mi diceva sempre quanto fosse fiera di me "In questi giorni ho ritrovato un tema che ti hanno assegnato in terza elementare, il titolo era che cosa è una nonna e tu hai scritto: una nonna ha degli occhi lucenti per farti essere felice, e una bocca per baciarti, una nonna è magra come uno stecchino. Le piace mangiare il minestrone caldo, la cicoria e i broccoletti ripassati. Di solito si veste con il nero e i pantaloni bianchi, i pregi di mia nonna sono che quando tu le dici qualcosa lei dice sempre di si e i difetti invece sono che se la fai arrabbiare diventa un mostro, la cosa che la distingue da tutte le altre è che mi parla sempre in francese" rimango sbalordito da questo piccolo tema che ho scritto, non so neanche dove e come abbia fatto a trovarlo però sono cose che la mia cara nonna faceva sempre, si arrabbiava molto raramente e mi piaceva tantissimo quando dialogavamo in francese "Purtroppo però in mezzo a tutte queste cose belle c'è stata la sua malattia che tu non volevi assolutamente vedere e accettare, quanta sofferenza ho visto nei tuoi occhi quando capivi che la tua super nonna stava male, si perché lei è stata davvero una super nonna e una combattente fino all'ultimo, quando chiedeva ai medici di continuare a curarla perché voleva vederti crescere ma poi purtroppo non è andata così, in quel momento hai perso l'oasi dove ti rifugiavi sempre, ma oggi sono sicura che lei ti starà guardando, starà facendo il tifo per te e sarà molto orgogliosa del suo piccolo grande Petit" ascoltare questa parte della lettera è stato ancora più difficile, mi ricordo gli occhi di mia nonna che giorno dopo giorno si spegnevano sempre di più e la paura che lei potesse lasciarmi era sempre più grande, ho sofferto tantissimo ma è grazie a questa sofferenza se oggi sono qui è grazie a questa grande sofferenza che mi ha fatto seguire la strada della musica per la necessità di buttare fuori tutto, vedere le immagini e i video di me da piccolo mi fa vedere quanta spensieratezza facevo le cose "Sei un figlio meraviglioso e vorrei che tu sapessi quanto sei importante per me, quanto mi manca riempirti di baci la sera nel lettone e stare abbracciati stretti, sei la mia forza e mi ritengo molto fortunata ad averti al mio fianco e sia io che papà ti ammiriamo tantissimo, sentiamo molto la tua mancanza e siamo fieri del ragazzo che sei diventato con la tua purezza e con il tuo sorriso sei sempre stato la nostra ancora di salvezza, anche nei momenti più bui e rimarrai sempre il nostro punto fermo, vogliamo dirti grazie con il cuore gonfio di amore ricordandoti che siamo sempre al tuo fianco e che in questo momento così speciale l'augurio che ti facciamo è che la tua vita continui ad essere ricca di amore, di soddisfazione e di felicità perché lo meriti davvero, la tua mamma" in questo momento non faccio altro che camminare da un punto all'altro della stanza per cercare di non piangere, non mi piace farmi vedere "debole" in questi momenti, mi sono piaciute tantissimo le loro parole ed ho sempre sentito la loro vicinanza in questi mesi e non gliene sarò mai abbastanza grato

"Non è stata facile, non sono uno che si emoziona facilmente o piange tanto, sicuramente è una botta bellissima, rendere i propri genitori orgogliosi credo he sia la cosa più bella del mondo, rivedere i video e le foto con nonna e stato molto emozionante e anche vedere i piccoli spezzoni di me che giocavo a calcio, non si può descrivere, grazie davvero" dico continuando a camminare, poco dopo si accende nuovamente il led e vedo i miei genitori fare dei passaggi con il pallone

"Ma dove sono?" chiedo sperando che siano vicini e che possa abbracciarlo, dopo qualche secondo li vedo entrare dalle scale, vado ad abbracciare mia mamma e solo in quel momento mi lascio andare alla commozione

"Amore mio grazie di tutto quello che mi stai dando, non te lo immagini neanche" dice mia madre anche lei molto commossa "vederti felice è la gioia più grande, ti meriti tutto amore, mi manchi tantissimo ma sono troppo felice" continua e solo dopo un po' riesco a stararmi per poter salutare anche mio padre che si è emozionato insieme a noi

"Ce l'hai fatta, hai visto" dice mio padre sorridendo e io sorriden insieme a lui

"Mi sembra un sogno" mi sdice mia madre e io annuisco

"Mi avete fatto piangere pure a me, mai pianto in vita mia" dice ancora mia padre facendo scoppiare a ridere tutti quanti

"Ti dico che ha pianto più lui che io durante il percorso" duce sorridendo "Mi manchi tanto Sasi però sono anche contenta perché ti meriti tutto quello che sta accadendo e io a volte neanche riesco a trovare le parole, a volte sembro distaccata ma è come se mettessi un filtro per paura che sia tutto un sogno, ma che cosa hai combinato" dice continuando a sorridere

"Ma che ne so" dico scoppiando a ridere

"Tu negli ultimi mesi hai ossigenato il cervello, hai riunito amici, famiglia, ossigenare il cervello vuol dire che stiamo bene anche fisicamente, ci hai riempiti di gioia immensa, non mi sarei mai aspettato che saresti potuto arrivare fino a qui, sapevo che eri bravo ma ho pensato: vabbè fra poco me lo manderanno a casa e invece è stata lunga, ci manchi tantissimo, bello, bravo, complimenti" dice mio padre, queste parole mi fanno realmente scoppiare il cuore, continuiamo a parlare del più e del meno e mi chiedono anche di Ana

"Ma adesso posso chiedere di avere un'esibizione solo per noi?" chiede mio padre e dopo il consenso della redazione decido di cantare il mio ultimo inedito, finita l'esibizione è il momento dei saluti, torno in caswetta felicissimo e con in mano le fettine di carne panata da condividere con gli altri

"Ragazzi ho portato un piccolo premio" dico sorridendo e gli altri sono più felici di me, racconto ciò che ho vissuto e poi gli altri mi raccontano anche delle loro sorprese "Come hai trovato tua mamma?" chiedo a Anastasia mentre stiamo sistemando la cucina, gli altri sono già andati a dormire

"Molto bene, la pancia è cresciuta tantissimo e non vedo l'ora di poter vedere quel piccoletto" mi dice e nei suoi occhi vedo una luce nuova

"Dai mancano solo due giorni e poi potrai abbracciare tutti i tuoi cari" le dico e lei annuisce, ci godiamo al meglio gli ultimi istanti di questa esperienza insieme

"Qual è il tuo più grande sogno?" le chiedo

"Come ho raccontato anche ai casting io sogno di poter andare a New York, l'ho sempre sognato sin da bambina" mi dice e adesso mi ricordo che me lo ha detto qualche mese fa, io ho una paura fottuta che la lontananza possa dividerci, continuiamo a parlare e poi a dormire nella sua stanza

DAMMI MILLE BACI - Amici2023Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora