"dream"

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pov nicola

come osava rispondermi cosi? si crede di essere troppo

Nicola: senti esci da casa mia ora
Alessandro: federico, allora ti devo dire una cosa. non so se ti ricordi quel fatto...

co furono secondi di silenzio, federico lo guardava e la mia furia aumentava

Alessandro: in bagno o nel angolino di fianco alle scale
Federico: s-si?

disse palesemente imbarazzato. se glielo stava per dire si sarebbe distaccato da me non potevo stare senza il ragazzino... mi ricorda troppo alyssa...

Alessandro: non ti amo io, io ti voglio solo bene
Federico: ah

abbassò lo sguardo

Nicola: ecco, ora esci
Alessandro: mi ha obbligato nicola a provarci con te
Federico: ah
Nicola: fuori!
Ettore: dividetevi come vi ho detto

anna prese la mano del ragazzino e lo portò sopra e alessandro uscì guardandomi male.

Ettore: fratello

mi abbracciò e ricambiai

Nicola: sto per impazzire
Ettore: lo avevo capito
Nicola: mi ricorda alyssa
Ettore: è un uomo però... e in differenza di alyssa lui si toglie da te 5 anni, lei solo 2
Nicola: lo so ma...
Ettore: in più è minorenne
Nicola: era minorenne per uno/due anni pure alyssa
Ettore: lo so ma dimentica alyssa, devi pensare ad altro non alle relazioni
Nicola: come faccio senza del ragazzino? fa le stesse cose di alyssa, ha pure il viso identico al suo, ha il culo bello come suo e ha un sorriso identico al suo...
Ettore: è difficile ma pensa ad altro, non pensare ne ad alyssa ne a federico. pensa alla tua vita e non fare il passo avanti.
Nicola: ci provo
Ettore: chiamo anna e federico, alessandro se ne sarà andato

annuì

Ettore: federico! anna! venite!

dentro ero distrutto, non sapevo più a che pensare. avevo bisogno di soddisfare la mia voglia di sesso senno sarei impazzito... ma forse non con lui?

scesero con la mano unita il ragazzino e anna.

quando lo vidi si accese una lucina.
se non mi voleva, sarebbe stato mio comunque.

Nicola: ragazzino vieni

fece come dissi

Nicola: voi potete andare, ci vediamo sta sera ciao
Anna: ciao fede, ciao nicola
Ettore: a dopo fratello

uscirono e guardai il mio ragazzino, mi fissava con una faccia dolce, con un sorrisino poco evidente ma bellissimo.

Nicola: ragazzino voglio conoscerti meglio, vuoi?
Federico: emh... certo signore

allungai la mano e appena presi la sua unendole lo vidi diventare leggermente rosso.
lo portai in camera mia e lo feci sedere sul letto, io mi misi accanto a lui con una gamba sopra il letto per fissarlo, lui invece incrociò le gambe.

Nicola: allora, raccontami di te, dimmi se hai avuto relazioni
Federico: allora, mi vergogno ma ti dirò tutto.
sospirò e poi continuò
Federico:quando ero alle medie, in precisione 3 anno, c'era un ragazzo di un'altra classe che era bellissimo e iniziammo a parlare, all'inizio non mi piacevano gli uomini ma dopo che lo conobbi meglio mi innamorai di lui.
andammo nello stesso liceo fino a un anno fa' che se ne andò per colpa di una sospensione, mi diede palo prima di andarsene però credo che mi piacciono ancora gli uomini.
cos'altro vorresti sapere?
Nicola: beh dimmi, ti piace qualcuno in questo momento?
Federico: signore, il mio cuore è metà di un ragazzo e metà di un altro ragazzo, non capisco bene ancora, lei?
Nicola; io? beh... il mio cuore lo ha rubato un ragazzo
Federico: wow, posso sapere com'è e come si chiama?
Nicola: certo, ha gli occhi color miele, è biondo, è un po' basso ma lo accetto comunque, e poi ha un sorriso meraviglioso.
Federico: oh

lo vidi stranito, dovevo andare più diretto? ok
con un movimento veloce lo feci trovare sotto di me con le mani bloccate, iniziò ad arrossire, sentivo uniti i nostri battiti, potevo vedere da vicino i suoi occhi color miele.
cazzo. notifica dal mio telefono.

mi tolsi da sopra di lui prendendo il telefono e controllando chi era, jessica? la ragazza che avevo scopato mesi fa. e mo?

jessica

nicola voglio vedetrti
voglio il tuo cazzo ti prego
ti prego mettimi incinta, voglio
un bambino come te.
                 
                                             jessica? cosa vuoi?

te. non si è capito?

il ragazzino mi sfilò il telefono dalle mani mettendosi sulle mie gambe e scrivendogli, non vedevo cosa scriveva ma ero impegnato a guardare il suo visino mordersi il labbro inferiore per scrivere.
smise dopo poco alzandosi da sopra le mie gambe e dandomi il telefono.

Federico: scusi signore dovevo
Nicola: ragazzino

mi alzai andando vicino a lui mettendo una mano sul suo bacino
mi avvicinai alle sue labbra e lui mise una mano sopra le mie labbra distaccandoci. cazzo che voglia di fotterlo che avevo. come poteva rifiutare uno come me? ricco, muscoloso, bello, raffinato.

Nicola: ragazzino lasciami assaporare le tue piccole labbra
Federico: signore no...
Nicola: perché? di cosa hai paura?
Federico: signore...
Nicola: ragazzino...

mise la sua mano sul mio collo facendomi rilassare, poggiai la mia testa nel suo incavo.
sentì un ago dentro di me, nel collo.
lo spinsi contro il muro e toccai il collo, aveva un'ago in mano.

Nicola: chi te l'ha data?.

stavo perdendo coscienza

Federico: un ragazzo

chiusi gli occhi e...













mi svegliai nella mia camera... un sogno?
quando... di quando era sto sogno... dovevo sapere di più

Nicola: ragazzino!

non rispose, dov'era andato?
avrei visto domani, avevo sonno.

continua....

toxic love  -strecico-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora