"fuck you. i hate you"

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(scene 13+)
pov federico

mi svegliai d'improvviso.
mi alzai ma caddi perché le gambe avevano ceduto... non era un sogno allora.
mi alzai barcollando ma mi riuscì a vestire mettendoci circa 15 minuti.

Nicola: ragazzino scendi!

andai da lui, quando vidi le scale mi spaventai un po' ma mi attaccai al manico e scesi lentamente.

Nicola: sbrigati!

finì le scale e andai da lui barcollando.
si avvicinò a me mettendo una mano sul mio culo facendo toccare i nostri bacini.

Nicola: ho spinto cosi forte?
sussurrò
Federico: sembra?

si allontanò e vidi un uomo

???: ragazzino starai con me per qualche ora
Federico: posso andare da alessandro?
Nicola: no
Federico: ti prego.
Nicola: pregami meglio
Federico: come?
Nicola: se orgasmi il mio nome forse

mi avvicinai al suo orecchio bisbigliando

Federico: n-nicola..~ s-si..~
Nicola: bravo ragazzino. fammelo duro

mi tolse il telefono dalla tasca e lo alzò, non ci arrivavo.

Nicola: lo tengo io
Federico: non sai mio padre!
Nicola: mmh.. no? prima non mi avevi chiamato daddy?
Federico: cos-.. si ma... non c'entrava..
divenni rosso dall'imbarazzo
Nicola: bravo ragazzino.

mi diede un bacio sulla guancia e stava per uscire ma avevo paura di stare senza di lui... se quello mi avesse molestato?...

Federico: nicola... ti scongiuro...
Nicola: ragazzino. cosa?

mi guardò insieme all'uomo

Federico: non voglio stare con altri... che non siano te...
Nicola: mi vuoi?
Federico: s-si...

cazzo. iniziai a lacrimare.

Nicola: piccolo, non piangere

si avvicinò al mio viso togliendo le lacrime e prendendomi in braccio.

Nicola: torno presto
Federico: t-ti prego...
Nicola: cosa non ti convince di questo uomo?
Federico: ho traumi...
Nicola: piccolo, chiamami se ti tocca
Federico: t-ti prego... ho paura
Nicola: non... cazzo ragazzino non puoi venire con me. sto andando dai miei genitori
Federico: la prego farò il bravo
Nicola: fai il bravo aspettandomi nudo mo che torno~
Federico: rimango solo allora la prego
Nicola: poi se scappi? non hai capito niente. sei mio.
Federico: dai
Nicola: a dopo ragazzino

si avvicinò alla porta e la aprì ma prima di uscire.

Nicola: toccalo. sfioralo. guardalo. e ti ammazzo.
???: capito capo.
Nicola: se non fai queste cose ti pago 100k€
???: capito capo.

uscì.
andai in cucina preparando qualcosa.

???: le cucino qualcosa signore?
Federico: chiamami pure federico, comunque no grazie cucino solo.

mi feci un panino con la marmellata e lo mangiai, l'uomo stava davanti alla porta.
qualcuno bussò e il signore non mi fece ne vedere chi sia ne aprì.

Federico: togliti se sono amici miei?
non rispose
Federico: oo togliti!
Federico: spostati!

lo spinsi, gli diedi "pugni", lo tirai dal braccio ma niente. immobile.

Federico: dico a nicola che mi hai toccato se non ti togli!
rimase immobile
Federico: aaaaa!

me me andai.
non avevo manco il telefono, che potevo fare? mi stesi sul letto e mi addormentai.
mi svegliai dopo credo qualche ora? il signore mi fissava.
mi alzai ma il signore mi spinse per terra, mi alzai guardandolo male.

Federico: ma che fai?
???: il capo ha detto che non devi uscire da questa camera
Federico: cosa? dammi il telefono e fammelo chiamare
???: non posso
Federico: aah! vado in bagno

andai in bagno e... quella idea di scappare però non era male.
c'era una finestra in bagno se... però nicola se la sarebbe presa ma. che me ne fotteva? volevo andarmene. non mi sopportavo a stare chiuso!
andai davanti alla finestra aprendola e controllando quanto era distante dal terreno e... sarà due metri? cazzo.
mi girai e mi vidi davanti a me quell'uomo, mo spaventai e caddi.

???: NO!!














aprì gli occhi stanco, non sentivo nessuna parte del corpo... non ricordavo cosa era successo.
vedevo un lettino dove ero steso, aghi collegati al mio braccio e nicola che mi teneva la mano.
aspetta cosa?!
ero in ospedale?...

Federico: s-signore...

alzò lo sguardo sorpreso di avermi sentito, strinse la mia mano al suo viso e... piangeva?

Nicola: è stato quello?.
Federico: a c-cosa?...
Nicola: non ricordi?
Federico: r-ricordo il v-viso di quel t-tipo e b-basta...
Nicola: perfetto. piccolo come si senti?
Federico: m-male non s-sento i m-muscoli... c-che s-succede?...
Nicola: micio. ne parlerai con i medici. vedi di riprenderti che voglio scoparti

il solito antipatico

Federico: come m-mi hai c-chiamato?
Nicola: micio.
Federico: m-mh

mi addormentai di nuovo. ero stanco.




Medico: de lucis?
Federico: mmmh...
Medico: riesce a muovere i piedi?
provai e.. si
Medico: alza la gamba sinistra e poi la destra
alzai la gamba sinistra con fatica, la abbassai e provai la destra che non si alzò...
Medico: la destra?
Federico: n-non riesco...
Medico: stia tranquillo, la dimetteremo domenica pomeriggio, seguirà delle attività regolari al ******** per riprendere senso della gamba destra, ok?
Federico: cosa è s-successo?
Medico: lei è caduto da 2 metri di distanza dal suolo, nell'impatto dalla caduta ha sbattuto con il bacino colpendo il nervo che controlla la funzione delle gambe, purtroppo ma da un lato anche per fortuna, sbattendo ha urtato forte questo nervo e ha un trauma in questo momento, per farlo riprendere dovrà stare spesso in movimento con le gambe, cerchi sempre di muovere la gamba destra e anche la sinistra e si riprenderà entro 1/2 mesi.
Federico: ah. grazie
Medico: lei ha avuto rapporti sessuali?
Federico: si...
Medico: li fa abitualmente?
Federico: n-no?...
Medico: li fa con un uomo?
Federico: si?...
Medico: lei è il bottom o il top?
Federico: bottom...
Medico: bene, non li faccia per 2/3 settimane, almeno lasci riprendere le gambe non le torturi immediatamente
Federico: certo...

uscì dalla stanza e lo guardai fino a quando non tornò nicola.

Nicola: micio, che ti ha detto?
Federico: non mi c-chiami cosi!
Nicola: micio~
Federico: c-comunque ha detto c-che non p-posso avere r-rapporti per 2/3 settimane
Nicola: cazzo. mi farai pompini allora
Federico: ma?! no!
Nicola: iniziamo ora.

andò a chiudere la porta per bene e chiuse le tapparelle accendendo la luce.
venne vicino a me slacciandosi la cintura.

Federico: signore n-no...
Nicola: fallo sennò niente soldi e non torni a vivere da me.

sbuffai e... si glielo feci.
non riuscendo ad alzarmi lo avrei fatto da steso.
slacciai i pantaloni, abbassai i boxer e presi la sua intimità avvicinandola alla bocca, cacciai la lingua e iniziai a leccare la punta, lui gemette a bassa voce.
iniziai a fare su e giù veloce con la mano, molto veloce.

Nicola: mmh.~ succhialo.~

continua....

toxic love  -strecico-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora