fuck yeah

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pov nicola

appena vidi la sua ombra davanti al ragazzino non riuscì più a controllare i miei movimenti.
presi quella maledetta pistola e gliela mirai.

Nicola: addio alessandro, non dovevi torturare il mio ragazzino.
Federico: n-nico...
Alessandro: fallo. almeno morirò da eroe e non da puttaniere come te
Nicola: come?!

guardai il ragazzino, in foga dalle lacrime a guardarci.
mi faceva tenerezza. non riuscivo... cazzo.
buttai la pistola per terra ma mi buttai addosso ad alessandro prendendolo a botte, ricambiò e iniziammo a sanguinare entrambi fino a quando il ragazzino non mi spinse per terra mettendosi sopra il mio bacino ed abbracciandomi.
lo sapevo che mi amava ancora. che era una bugia quella del "ho scopato con n.73" ppffh

Federico: n-nico... b-basta.
Alessandro: fede? vieni scappiamo come volevamo
Federico: no...

lo prese dal colletto e lo tirò... grazie a dio le mie guardie del corpo bloccarono immediatamente alessandro e lo fecero svenire, il ragazzino tornò vicino a me abbracciandomi.

Nicola: mi ami ancora no?
Federico: s-sta venendo un a-ambulanza...
Nicola: rispondi
Federico: n-no...

dopo l'affermazione del piccolo mi fiondai sulle sue labbra assaporando ogni parte, fino ad entrare dentro e condividere la saliva mischiandola come volevamo tutti e due.
si staccò appena sentì il moro entrare, giorgio o come si chiamava?

Giorgio: a-ale?...
Federico: g-gio?

dietro di lui entrarono la mora e un ragazzo

Anna: nico?! ale?! fede?! tutto ok?!
???: chi sono?
Anna: il rosso nicola, il biondino fede, l'azzurrino alessandro e lui giorgio
???: fede?!
Federico: fe?!

il ragazzino si alzò e andò ad abbracciare quel ragazzo.
la mora si avvicino a me e mi fece alzare.

Anna: nico, cosa è successo?
Nicola: poi ti racconto

mi abbracciò e ricambiai.


una settimana dopo

io e il ragazzino passavamo poco tempo assieme perché studiava e faceva quelle cose noiose per la scuola.
ma mica avevamo smesso di farlo, anzi lo facevamo qualche volta sia a pomeriggio sia a cena, oppure da pomeriggio a cena... cazzo era bellissimo.
era bellissimo sia il ragazzino sia farlo tutte quelle ore.

in questo momento ero in un hotel col ragazzino. eravamo in grecia.
il ragazzino stava fuori a godersi le stelle e la luna, arrivai da dietro e lo abbracciai.

Federico: papi
Nicola: mh?
Federico: tu sei venuto
Nicola: dentro di te svariate volte
mi spinse e divenne rosso dall'imbarazzo. amavo vederlo arrabbiato+imbarazzato.
Federico: n-non intendevo quello
Nicola: oh, e cosa?
Federico: che... fa niente
Nicola: oh, vuoi che vengo dentro di te?
Federico: c-cosa?! non l'ho mai d-detto
Nicola: avevo capito male allora

mi squillò il telefono e rispose il piccolo.

Federico: pronto?
Federico: oh ok, ciao

mi passò il telefono e vidi, alessandro? beh...
Nicola: un attimo arrivo

misi il muto.
presi il ragazzino dal braccio e lo feci stendere sul letto e in velocità legai le sue braccia al letto e io mi misi sopra le sue gambe

Federico: no! aspetta! daii!
Nicola: shhh

gli tolsi i pantaloni, mi sputai sulla mano, presi in mano il suo membro e iniziai a fare il movimento che lui odiava, perché? beh perché voleva farmi godere a me non che io lo facessi godere.

presi il telefono e tolsi il muto, continuando sempre a fare quel movimento al piccolo.

Nicola: dimmi?
Federico: n-ngh..~
Alessandro: dove sei?
Nicola: non so, ti passo fede

gli avvicinai il telefono e iniziai ad andare più veloce con la mano, il suo membro era duro, e non solo il suo.

Federico: a-al..a-ale~
Alessandro: fede dove sei?
Federico: t-ti... ngh..~ c-chiamo.. d-dop.. mmh..~
Alessandro: che stai facendo?

senza che il piccolo se ne accorgesse, entrai dentro di lui causando gemiti da parte sua, iniziai subito a fare un movimento veloce.

Federico: mmh!..~ ngh..~ c-chiud.. mmh!..~

aumentai la velocità

Federico: n-no..~ mmh..~
si morse il labbro per non orgasmare
Alessandro: fede? nicola che gli stai facendo!
Nicola: niente di importante
Federico: n-nico...~ a-ah!..~
Nicola: oh si cazzo~

alessandro chiuse e spinsi lontano il telefono.
misi le mani sul bacino del ragazzino e spinsi ancora più forte sbattendo contro il punto debole del piccolo.

Federico: p-papi!..~ oh si!..~ a-ah!..~
Nicola: cazzo.~

dopo circa 30 minuti stavo quasi per venire ma mi trattenni diminuendo la velocità.
venimmo insieme e mi misi sopra di lui abbracciandolo

Federico: s-sei un bastardo...
Nicola: shh

unì le nostre labbra per un bacio a stampo.

Federico: mi fa male tutto...
Nicola: rifacciamolo
Federico: no
Nicola: dai piccolo
Federico: ti odio
Nicola: sei bellissimo cazzo.
Federico: però se vuoi proprio di nuovo venire...

si alzò dal letto, mi prese la mano facendomi sedere.
amavo quando voleva comandare lui.
si inginocchiò e prese il mio membro in mano iniziando a fare su e giù velocemente.

Nicola: oh dio~

si avvicinò e con la lingua percorse tutta la mia lunghezza, iniziò punzecchiando con la lingua la punta, dopo aver capito che era il momento di farlo mise in bocca la punta punzecchiandola sempre un po con la lingua, dopo lo mise tutto i  bocca fino a quasi affogare visto che era troppo grande per lui.
dopo vari minuti tra gemiti miei venni e ingoiò il mio seme.

Nicola: cazzo. lo sai che sei mio?
Federico: tu non sei mio. ti fai altre quindi perché io dovrei essere tuo?

prese i vestiti, cazzo mi stavano per partire i cinque minuti.
era solo mio. mio.
ma io non resisto alle belle pupazze troie che si presentano davanti a me con quei vestitini sexy...

Nicola: sei geloso? e poi chi ha detto che abbiamo finito?
Federico: io
Nicola: non decidi tu
Federico: strano, poco fa mi hai fatto decidere
Nicola: ragazzino non rispondere così

mi alzai, presi i boxer e i pantaloni da terra mettendomeli, mi avvicinai al piccolo che si stava mettendo la maglia.

Nicola: spogliati
Federico: mi sono appena vestito...
Nicola: spogliati e ti pago
Federico: non ho voglia
Nicola: era una domanda la mia?
Federico: dobbiamo sempre litigare?!
Nicola: non alzare il tono ragazzino!

alzai la mano come se volessi tirargli uno schiaffo, si mise un braccio sopra la testa velocissimo... no... cosa avevo fatto... oddio...

Nicola: i-io...
Federico: s-scusa...

strinsi i pugni entrando con le unghie dentro il polso... cosa avevo fatto a l'unica persona che ci teneva a me...
caddi per terra tirando pugni.
mi devo vergognare di me stesso.

continua...

toxic love  -strecico-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora