Ciao bellissime persone che leggete,
scusate il ritardo questa settimana!
Vi ricordo di farci sapere cosa ne pensate della storia e di venirci a trovare su TikTok a serina_noy_author.
Buona lettura, baci sparsi.
NoyLa sala di registrazione stava venendo su proprio bene. Samuel fece un passo di lato e lasciò passare due operai che reggevano un divano di pelle consumata color caffè. L'aveva trovato usato su eBay ed era perfetto, dava quel tono di vissuto che cercava di ricreare. A proposito di ricreare, avrebbe dovuto scrivere a Michi.
«Ho bisogno che chiami l'agenzia di Ramacciotti. Digli di prendere informazioni sui due carabinieri che sono venuti a farci la visita a sorpresa venerdì sera. Voglio sapere tutto di loro»
Il manager rispose con il pollice alzato. Bene.
Aveva bisogno di sapere chi fossero. Soprattutto il Tenente. Erano passati cinque giorni e la faccia di cazzo del carabiniere continuava a tormentarlo nonostante gli sforzi per cancellarla. Il tanfo di sigaretta che gli aveva lasciato nell'ufficio del Confessionale era insopportabile, anche se nessun altro lo sentiva. L'impresa di pulizia lo aveva preso per pazzo. Ma c'era! La puzza c'era!
La vibrazione del cellulare lo fece trasalire. Era un messaggio di Kay.
«Allora ti confermo che ho preso le ferie per giovedì e venerdì della prossima settimana»
Sulle labbra di Samuel comparve un sorrisetto malizioso.
«Ottimo. Ho visto il treno, arrivo alle 9.01 alla stazione, ok?»
«Bene, ti passo a prendere e andiamo. Niente colazione, ricordatelo»
Kay gli aveva mandato una "dieta" per prepararsi all'incontro che sarebbe stata indicata per un pulcino, non certo per un uomo di settantacinque kili. Aveva i muscoli da mantenere!
«Ma mi farai mangiare qualcosa, in due giorni? E non rispondere con la foto del tuo uccello»
«Se sai già la risposta, cosa lo chiedi a fare?»
Nella chat comparve la foto dell'addome di master Kay che si impugnava il pene, eretto.
Samuel spense lo schermo del cellulare, sogghignando. Coglione. Fece il segno del pollice in su a uno degli operai che stavano sistemando il divano nella sala d'ingresso. «Perfetto!»
Il cellulare vibrò per l'arrivo di un altro messaggio. Era sempre Kay.
«Anzi, a proposito, ti stai allenando?»
Samuel si avvicinò al divano e si accomodò. Era morbido e confortevole, sprofondò nel cuscino.
«Senti, quando abbiamo fatto la scommessa non sapevo che avevi un armamentario illegale nelle mutande»
«Suona come un no»
«È un no. Finché si scherza va bene, ma non ho nessuna intenzione di farmi davvero sfondare il culo, fattene una ragione. Ci tengo a cagare normalmente, grazie»
Se davvero Kay pensava che lui ci sarebbe stato... Era grosso quanto una lattina!
«Per questo ti devi allenare. Dai modo al tuo corpo di abituarti e non ti farà male. Te lo prometto, non avrai niente di "sfondato"»
Faceva presto a parlare, mica era suo il culo.
«Non ci credo»
«Ok, chiedi ad Armida»
«Chiedo ad Armida cosa? Se ha il culo sfondato?»
«Se ha niente di sfondato. Ho anche delle foto interessanti che posso mostrarti, come prova»
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Dom S. Non potrai farne a meno
General FictionDom S. è l'immagine del Confessionale, la discoteca queer con club privato di pratiche BDSM più famosa della città. Un venerdì sera come tanti tre avvenimenti gli sconvolgono la vita. Dovrà decidere se affrontare il trauma o rifugiarsi in relazioni...