chapter 4

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6 settembre 1993
Hogwarts

<<Ma come siete belli vestiti uguali!>> disse Lily guardando suo figlio e la sua figlioccia.
<<Guardate qui! Cheese!>> Sirius scattò una foto ai due
<<Sirius, Dora, dobbiamo andare al Ministero>> Remus scese le scale con un foglietto in mano
<<Cos'è?>> chiese Lily
<<È dal Ministero>> rispose Remus sbuffando
Sirius pizzicò il pancino di Soraja che sorrise. I capelli le divennero rosso rubino.
<<Forza! Muovetevi!>> continuò Remus aggiustandosi la giacca
<<"Lupin, Tonks, Black richiesti al Ministero per un emergenza">> disse Lily prendendo il biglietto che Remus aveva in mano

Harry si svegliò di scatto. Aveva fatto uno strano sogno. Cosa gli significava un'emergenza al Ministero? Lasciò perdere i pensieri e si alzò dal letto. Poggiò gli occhiali sul naso e cercò di fare il meno rumore possibile, così da non svegliare i suoi compagni di stanza. Andò in bagno e si guardò allo specchio. Era cambiato parecchio dal primo anno, pensò. Grazie al Quidditch, aveva un fisico tonico e asciutto che si intravedeva dalla leggera maglietta del pigiama. Si guardò le mani venose e poi spostò lo sguardo ai polsi. Sorrise leggermente quando vide il bracciale con una "M" incisa sopra. Era per Soraja, stava per "Moony". Anche la ragazza ne aveva uno uguale, solo con la "P" di "Prongs". Erano due bracciali che si completavano, come loro due infondo. Harry sorrise ancora e poi si sciacquò il viso con acqua gelida.

<<Tranquilli, stiamo noi con i due piccolini>> disse James prendendo in braccio Harry mentre Lily prese Soraja
<<Ministero della Magia>> disse Sirius e così fecero anche Nymphadora e Remus.
I tre sparirono con un pop che fece ridere Soraja.
<<È l'ora della pappa!>> esclamò Lily portando in salotto due piattini con della poltiglia strana all'interno
<<Fai "aaaa">> disse la donna al figlio che si rifiutava di mangiare
Soraja guardava il cibo disgustata
<<'o! No' 'o 'oglio!>> piagnucolò la piccola Soraja quando Lily le portò il cucchiaino alla bocca
<<Un pochino dai! Fai "aaaa" AAAAA>> urlò la donna quando sentì un tuono e la porta di casa si aprì
James corse giù dalle scale e si mise davanti al divano, come a parare Lily.
<<Peter? Peter sei tu? Perché questi brutti scherzi?>> chiese James avvicinandosi all'uomo incappucciato davanti a lui
<<Avada Kedavra!>> urlò l'uomo
<<Proteggilo>>

Soraja si alzò sudando. L'ultima cosa che sentì prima di aprire gli occhi fu "Proteggilo". Si alzò le maniche del pigiama che ormai, essendo sudato, era attaccato al suo esile corpo. Infilò le pantofole e uscì dal letto. Spostò i capelli di tutte le tonalità di viola e blu cobalto, anch'essi sudati, e andò in bagno. Si guardò il viso bagnato e legò i capelli. Sciacquò il viso e sorrise nel vedere il braccialetto con la "P" incisa sopra. Era un braccialetto che Sirius aveva regalato a lei e ad Harry. "P" stava per Prongs. Si strinse il polso al petto e sorrise di nuovo. I capelli, oltre ad essere viola, acquisirono delle sfumature verde smeraldo.
Si sedette per terra, non sapeva che fare. Non voleva svegliare Hermione per un brutto sogno, sarebbe stato alquanto egoista. L'idea di andare da Harry le passò per la testa. Non voleva fare nulla di male, solo dormirci insieme. Decise, allora, di cambiarsi velocemente rigorosamente con una felpa di Harry e dei pantaloni di Ronald (venti taglie più grandi). Aprì e, senza farsi vedere da nessuno, sgattaiolò nella stanza del suo migliore amico.
<<Alohomora>> sussurrò e la porta si aprì
Un sorrisetto furbo si fece spazio sul volto della ragazza. A piccoli passi arrivò davanti al letto di Harry. Spostò leggermente le coperte e ci si infilò sotto. Come tutte le volte che si trovavano a dormire insieme, Soraja arrivava al petto di Harry. Lo abbracciò e incrociò le sue gambe con quelle del suo migliore amico. Il ragazzo sentì e riconobbe la presenza della ragazza, così la strinse a sè. Le lasciò un bacio tra i capelli e poi continuò a dormire beatamente, stregato dal profumo di Soraja. Odorava di rose e fragole, sicuramente, e poi di cioccolata. Un forte odore di cioccolata. Soraja odorava di buono, secondo Harry. Quando l'abbracciava, cioè milioni di volte al giorno, si prendeva sempre qualche minuto per sentire il suo buon profumo ad occhi chiusi.
<<Ti voglio bene>> sussurrò Harry
<<Per sempre, te lo prometto>> rispose Soraja.
Ed era vero. Soraja avrebbe voluto bene ad Harry per sempre. Avrebbero potuto litigare, odiarsi, amarsi, ridere, picchiarsi, fare qualsiasi cosa. Soraja gli avrebbe sempre voluto bene e gli avrebbe voluto bene sempre un po' di più rispetto a quanto ne voleva agli altri. I due si stringevano a vicenda sempre di più, anche se erano praticamente attaccati. Volevano sentirsi. Soraja voleva sentire il cuore di Harry battere sul suo ed Harry voleva sentire il cuore di Soraja battere sul suo.

Solo migliori amici -Harry James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora