chapter 9

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20 ottobre 1993
Hogwarts

I giorni per Soraja andavano sempre peggio: era nervosa e tendeva a trattare tutti male, Harry compreso.
Era cupa, triste e sembrava sempre pensierosa, ma lei negava sempre tutto.
<<Aspetta, Hermione, ora non posso>> disse alla ragazza che le chiese di studiare insieme
Hermione andò via triste e Soraja sentì il peso nel suo petto farsi sempre più insopportabile da tenere.
Mentre leggeva i nomi di tutti i maghi passati ad Hogwarts ne vide uno: Peter Minus. Era scioccata. Peter Minus esisteva davvero e lei doveva scoprire di più.
Fece alcune ricerche ma non trovò assolutamente nulla, così prese carta e penna e pensò ad un piano. Voleva sapere.
Soraja scriveva mentre farfugliava cose assomigliando ad una pazza.
<<Ma mi stai ascoltando? Soraja! Smettila!>> Harry urlò sbattendo una mano sul tavolo
La ragazza sobbalzò, guardò il ragazzo e tornò a scrivere
<<Non hai ascoltato una parola di quello che ti ho detto? Sul serio?>> continuò il ragazzo
Soraja lo guardò di nuovo e vide il fuoco nei suoi occhi e la mascella contratta. Era arrabbiato, ok.
<<Ripeti>> disse semplicemente ed Harry arrivò all'apice della pazienza
Prese il foglio e lo strappò: tutto il piano della ragazza in frantumi
<<Ma sei scemo o cosa!?>> urlò spingendo Harry che non si mosse di un centimetro
<<Così forse mi ascolti!>> allargò le braccia
<<Hai peggiorato le cose. Harry vai via.>> disse Soraja raccogliendo quello che riusciva del suo piano
<<Mi hai rotto proprio il cazzo.>> urlò il ragazzo prima di andare via
Soraja lo guardò deluso e stette zitta fin quando il suo migliore amico non fu abbastanza lontano.
Si era stancato di lei? Era questo quello che realmente Harry pensava di Soraja? Che era un peso? Una rottura di cazzo?
Trattenne le lacrime come sempre e continuò il suo progetto: il suo unico pensiero doveva essere Minus.
Decise che quella sera avrebbe indossato il Mantello dell’Invisibilità e che avrebbe imbrogliato suo padre e suo zio. Avrebbe lasciato un bigliettino, facendo finta che il mittente sia Minus.
Soraja preparò il Mantello e il biglietto con su scritto:
"Incontriamoci alle 22:00 nello studio di Remus Lupin
Minus"
Sperò con tutta se stessa che i due ci cascassero e, dopo aver finito di preparare tutto, iniziò a studiare. Scese in Sala Grande e si sistemò per iniziare. Doveva fare solo Rune Antiche, nulla di particolare. Si inchiodò con la testa sul libro e studiò per bene tutto.
La sera accettò l'invito di Ronald a cenare con il solito gruppetto, visto che da lì a qualche giorno Soraja aveva preso l'abitudine di andare a letto senza cena. Mangiò in silenzio, con i pensieri fermi a quello che avrebbe dovuto fare la sera.
<<Con permesso, vado via>> alle nove e trenta liquidò tutti e salì di corsa verso il suo dormitorio.
Prese il biglietto, lo posò nello studio di Remus che era vuoto dato che l'uomo stava cenando e poi prese il Mantello dell’Invisibilità.
Lo indossò e poi si mise vicino allo stipite della porta, aspettando che si facesse orario.
Poco dopo vide suo padre entrare nel suo studio e alle dieci, come previsto, anche Sirius entrò di correndo nella stanza.
La ragazza sorrise vittoriosa e poi si avvicinò alla serratura della porta così da poter sentire qualunque cosa.
<<Peter è qui?>> chiese Sirius
<<Sì, Sirius. È vivo ed è scappato da Azkaban>> affermò Remus
Soraja si portò le mani alla bocca.
<<Ma siamo sicuri che sia quel Peter Minus?>> continuò Sirius marcando la parola "quel"
<<Sì, Sirius! È quel Peter Minus! Quello che stava cercando di farci fuori tutti, hai presente?!>> urlò Remus e Soraja urlò
Peter Minus aveva cercato di uccidere la sua famiglia?
<<Cosa facciamo?>> chiese Remus
<<Beh, aspettiamolo?>> rispose Sirius
Soraja pensò che aveva abbastanza informazioni, così uscì allo scoperto.
Si tolse il Mantello e bussò alla porta dello studio
<<Papà apri>> disse
Remus aprì e Soraja entrò senza proferire parola
<<Sono stata io. Nessun Peter Minus ha mandato nessun biglietto...volevo solo sapere di più dal momento in cui tu non hai voluto dirmi niente>> spiegò
<<Io non posso dirti nulla, sei troppo piccola>> Remus si avvicinò alla figlia
<<Ora so abbastanza, però. Buonanotte papà. Zio>> salutò Remus e Sirius con un cenno della testa
Remus si portò le mani in testa e Sirius scivolò sulla sedia.
Entrambi pensarono che quella ragazzina fosse fottutamente intelligente e furba, ma anche parecchio irresponsabile.
I due si guardarono e poi si alzarono.
<<Rimani qua, è tardi>> disse Remus e Sirius annuì
<<Quella peste ne combina ogni giorno una nuova>> sorrise Felpato
<<Già...>> concordò Remus
L'uomo fece comparire un letto per il suo amico e poi uno per lui. Si diedero la buonanotte e poi crollarono in un sonno profondo.

Soraja, dal canto suo, era soddisfatta delle informazioni che era riuscita ad ottenere. Pensava, però, che la sua vita sociale stava andando a rotoli per degli stupidi sogni. Si rese conto dopo che Minus, qualche anno prima, voleva uccidere la sua famiglia e decise di continuare imperterrita la sua ricerca. Voleva sbattere Minus in prigione, anche se sapeva che da sola non ci sarebbe riuscita.
Senza fare rumore tornò nel suo dormitorio e si infilò nel letto con Hermione, abbracciandola. La riccia si svegliò e le diede un bacio in testa
<<Ti voglio bene>> sussurrò poi
<<Anche io Herm>> rispose Soraja
E dopo poco sentì di nuovo il respiro della sua amica farsi pensante, stava dormendo a differenza sua che non riusciva a prendere sonno.
Pensava ad Harry. Cosa avrebbe dovuto fare? Chiedergli scusa? Aspettare che lo facesse lui? E se il suo migliore amico non avesse voluto parlargli per tutto il resto della sua vita?
Soraja si fece mille paranoie e non chiuse occhio per tutta la notte.
La sua testa era occupata dai due occhioni verdi del suo migliore amico. La tormentavano. La ragazza si sentiva in colpa, sì, ma pensò che anche Harry aveva sbagliato. Forse si era lasciato prendere dalla rabbia, pensò, però poi si ricordò che da arrabbiati si dice quello che si pensa davvero.
Così, quindi, si rassegnò: secondo Soraja, Harry la riteneva un peso.
Se solo avesse saputo che Harry sarebbe morto pur di far vivere lei.

Solo migliori amici -Harry James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora