chapter 20

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27 dicembre 1993
Malfoy Manor

I giorni dopo la nascita della "Sacra Alleanza" si dimostrarono davvero fantastici. Per Soraja, stare in quel covo di Mangiamorte non era più così problematico dal momento in cui aveva fatto amicizia con Regulus e Draco. I due giovani, in fin dei conti, erano simpatici, astuti, ma soprattutto diversi dal resto delle persone che vivevano lì. Sirius, Andromeda e Nymphadora, invece, avevano preso davvero male la permanenza al Malfoy Manor e non vedevano l'ora di andarsene.
<<Shhh, non fate chiasso!>> Soraja cercò di calmare i due cugini che litigavano su chi avesse i capelli più morbidi.
<<È impossibile non litigare con questo viziato>> sbuffò Regulus mettendosi a braccia conserte.
<<Ah io viziato? Tu vieni adulato dalla mattina alla sera>> ribattè Draco con un ghigno.
<<Non è colpa mia se ho un fratello come Sirius Black>> disse a voce bassa il riccio, trattenendo un risolino.
<<Mai insultare Sirius Black davanti a me! Regulus, ti avviso: fallo di nuovo e ti sbrano>> Soraja puntò un dito contro il petto del minore dei Black.
<<Ne sembri innamorata>> sorrisero i due, tirandosi gomitate complici sotto lo sguardo infuriato di Soraja.
<<Ma siete scemi? Io? Avrà 20 anni o giù di lì in più a me!>> esclamò la ragazza
<<Sirius ti amo, credi a me! Se non ci sei, il mio cuore batte solo per te>> cantò ridendo Regulus, mostrando i denti bianchi e perfetti e facendo sentire il suono della sua risata, che, anch'essa, sembrava angelica.
<<Reg sei davvero stupido>> sbuffò la piccola Metamorfomagus mentre Draco si sbellicava dalle risa.
<<Sì, Reg, sei davvero stupido>> la scimmiottò il biondo prima di prendersi uno scappellotto dietro la nuca. Draco si massaggiò il punto colpito e Soraja gli sorrise imbarazzata.
<<Ho sempre voluto farlo>> sussurrò con una risatina isterica.
<<Soraja>> Sirius chiamò la nipote dal fondo della stanza, incitandola ad andare con lui.
<<Cosa c'è, zio?>> chiese la ragazza cercando di non mostrare la sua felicità
<<Tutto bene? Vuoi venire con me?>> domandò corrucciando la fronte
<<Certo, è tutto ok. Mi sto divertendo>> alzò i pollici Soraja
<<Oh, d'accordo. Sono di là, nel caso>> Sirius rimase sbalordito. Si stava davvero divertendo? Non l'avrebbe mai detto. Soraja si rese conto che quello fosse il suo ultimo giorno insieme a Draco e Regulus. Voleva passarne ancora molti altri, era felice con loro. Con Draco avrebbe potuto parlarci, ma con Regulus no.
<<Soraja che hai?>> quest'ultimo si avvicinò a lei mentre stava ancora ridendo per una battuta fatta dal cugino.
<<Ma noi, insomma, la Sacra Alleanza avrà modo di vedersi vero?>> chiese sperando in un sì
<<Oh, Soraja...>> per Regulus quello fu un duro colpo. La verità era che anche lui voleva passare altri giorni insieme ai due ragazzi, ma non si aspettava che una ragazzina così piccola potesse arrivare a pensare quelle cose.
<<La "Sacra Alleanza" non finirà mai, piccola>> il riccio le accarezzò la guancia con gli occhi lucidi.
<<Resterà sempre qui. Questi fantastici giorni rimarranno sempre qui, se lo vorrai>> continuò Draco mettendole una mano sul cuore, sorridendole.
<<E poi io e te ci vediamo a scuola>> disse il biondo.
<<E, e potremmo farci tante foto da mandare a Regulus con delle lettere, sì>> la fece sorridere.
<<Grandioso!>> esclamò Regulus. Era il massimo che potessero fare. Regulus non poteva andare a scuola, il suo sangue si sarebbe macchiato. E poi, i suoi genitori avevano già in mente di farlo diventare un assassino, un Mangiamorte. Il ragazzo stava provando a far cambiare idea ai suoi genitori, si vergognava perfino di dirlo a suo fratello o al cugino con cui aveva sempre condiviso tutto, quello che era diventato il sostituito Sirius. Non immaginava come avrebbe potuto reagire il fratello, o Draco, o addirittura Soraja, quando sarebbero venuti a sapere cosa succederà da lì a poco. Da lì a poco perché Orion e Walburga Black non cambiavano facilmente idea, soprattutto su una cosa del genere. Regulus Black, l'erede perfetto, diventato Mangiamorte per onorare e portare ancora più in alto la nobile casata dei Black. Il ragazzo scosse la testa con gli occhi sbarrati.
<<Oi, reg, cosa c'è?>> domandò Draco posando le mani sulle spalle del cugino.
<<Oh, ma insomma, cosa vi prende oggi?>> continuò il biondo.
<<Domani tutto questo finirà>> parlò Regulus con tono estremamente triste.
<<Domani, godiamoci la giornata di oggi. Dobby! Kreacher!>> urlò Draco. I due elfi si cataputarono dai tre e il biondo si avvicinò a Dobby.
<<Potreste portarci a fare una piccola gita? Tipo a Londra, o in Francia...dove volete>> propose il ragazzo.
<<Mezzosangue?>> chiese Kreacher
<<Sì, io. Perché?>> si intromise Soraja.
<<Kreacher non serve i Mezzosangue>> disse l'elfo dal grande naso aquilino e le orecchie e punta.
<<Ma dobby sì>> sorrise l'altro elfo. Dobby era decisamente più carino di Kreacher, sia fisicamente che caratterialmente. Soraja gli sorrise e poi la piccola creatura le prese la mano.
<<Londra andrà bene>> disse Soraja facendosi sentire anche dagli altri due.
<<Londra!>> esclamarono i tre sorridendo. I due piccoli elfi domestici schioccarono le dita e portarono subito Soraja, Draco e Regulus a destinazione.
<<Wow!>> esclamò la ragazza barcollando dopo l'atterraggio. Si sentiva scombussolata, ma non tanto quanto felice perciò decise di non pensarci. I due ragazzi la guardarono incantati e poi Draco iniziò a parlare.
<<Ti va di vedere il Ministero?>>. Soraja annuì entusiasta e allora Draco e Regulus le presero la mano per poi correre.
<<Entriamo qui e vedrai>> disse Regulus prima di aprire la porta di una cabina telefonica. Entrarono e poi Draco premette dei pulsanti anche se Soraja non ci fece caso; era troppo concentrata sulla bellezza di Londra. La cabina telefonica scese proprio come un ascensore e dopo pochi minuti i tre si trovarono tra una folla immensa di persone.
<<Benvenuta al Ministero, stacci dietro>> la avvisò Regulus, facendole capire di stare attenta.
<<Aspetta, è qui che lavora mio fratello?>> continuò il riccio.
<<Già, ed è anche parecchio bravo. Un Auror con i fiocchi, direi>> disse Soraja sorridendo fiera.
<<Anche tuo padre lavora qui, vero?>> chiese invece Draco, posandole una mano sulla spalla
<<Sì, lavorano insieme>> gli rispose la ragazza continuando a sorridere. La ragazza iniziò a camminare velocemente noncurante dei due ragazzi dietro di lei che le urlavano di smetterla. Soraja si girò e incitò i due ad andare con lei, sorridendo.
<<È un parto starle dietro>> disse correndo Regulus
<<Non sai da quanto aspettavo questo momento>> rispose Draco visibilmente felice.
<<Soraja fermati!>> Regulus iniziò ad alterarsi, mentre Draco lo guardava sbalordito. Stavano vivendo una nuova esperienza e lui voleva chiuderla. Regulus era sempre stato costretto a stare chiuso nelle mura del Manor senza poter avere contatti con le persone, suonando il pianoforte e parlando francese per passare il tempo. Draco, sin dal primo anno, aveva assunto un atteggiamento freddo e scorbutico con tutti, senza alcuna eccezione. Ma ora, ora che aveva esternato le sue emozioni con una delle persone con cui aveva da sempre bramato un legame, voleva godersi tutte le esperienze che la vita gli mise davanti.
<<Suvvia, Reggie, goditi la vita! Soraja è un raggio di sole>> Draco sussurrò l'ultima frase, quasi per non farsi sentire, ma Regulus lo sentì più che forte.
<<Se le succedesse qualcosa non me lo perdonerei! È mai possibile che tu sia così irresponsabile e infantile!>> il più grande si bloccò di scatto, gesticolando freneticamente.
Intanto, Soraja aveva raggiunto il Dipartimento Auror e stava cercando lo studio di suo zio, siccome il padre era temporaneamente impegnato nei confini di Hogwarts. Soraja arrivò al secondo livello e, senza pensare a niente e nessuno, iniziò a cercare tra gli studi.
<<Oh, ma quanti ce ne sono? Arthur Weasley, bla bla...eccolo! Sirius Black! >> la ragazza fece un saltello e proprio in quel momento i suoi due amici arrivarono.
<<Eccoti! Ma che stai fa-oh, capisco>> Regulus osservò il nome del fratello inciso sulla porta.
<<Venite, entriamo!>> esclamò felice la Metamorfomagus. I due si guardarono, Regulus sbuffò, ma Draco gli tirò il braccio per farlo entrare. Dopo aver esitato per un po', Regulus si convinse ed entrò preoccupato.
<<Regulus lasciati andare, non è successo nulla>> gli sussurrò Draco per non far sparire la gioia della cugina.
<<D'accordo, ma devi promettermi che ti preoccuperai della sua sicurezza>> il riccio strinse leggermente il tessuto della giacca elegante del cugino.
<<Sì, sta' tranquillo!>> sbuffò quest'ultimo seccato. Soraja aprì tutti i cassetti, guardò in ogni angolo dello studio e rimase affascinata dalla bellezza della magia. Era così bello. Così bello che le venne quasi voglia di diventare un Auror come suo padre e suo zio.
<<Bello, non è così?>> chiese euforica. I due ragazzi annuirono: Draco toccava vari fogli rimanendo sempre accorto, ma Regulus rimase immobile a contemplare una sola cosa, ovvero una strana calamita con una costellazione incisa sopra molto familiare.
<<Ne sai qualcosa?>> chiese Regulus a Soraja. La ragazzina prese in mano l'oggetto, lo girò più e più volte e poi sentenziò
<<No, nulla>> e continuò ad esplorare lo studio. Draco, incuriosito, si avvicinò e disse calmo
<<Se lo chiedi a me, questa roba è stracolma di magia oscura>>
<<Sirius combatte contro la magia oscura, la tua è un'enorme baggianata>> sbuffò Soraja sedendosi sulla sedia da lavoro dello zio.
<<È una semplice calamita, Dray>> lo rassicurò Regulus osservandola.
<<Reg me la passi un attimo?>> Soraja si alzò di scatto, come se avesse avuto un'illuminazione. Il ragazzo glie la passò e Soraja passò due minuti buoni a guardarla, cercando di ricordarsi dove l'avesse vista.
<<Ma certo! È la costellazione di Regolo!>> si sbattè una mano sulla fronte la ragazza
<<Di chi?>> domandò Draco annoiato
<<Come il tuo nome deriva dal latino e significa "Drago", quello di Regulus deriva da una costellazione, quella di Regolo, che significa "piccolo re". Sirius ha una calamita con la tua costellazione incisa sopra>> spiegò la ragazza
<<Per avere tredici anni sei molto molto intelligente>> ammise Regulus
<<E curiosa>> continuò Draco
<<E astuta>>
<<E ambiziosa>>
<<E leale>>
<<Ok, piantatela!>> esclamò Soraja dopo che i due iniziarono a sparare aggettivi su di lei.
<<Oh, certo, scusaci>> disse Draco.
<<Sirius ha la mia costellazione nello studio>> Regulus si rese conto in quel momento del gesto compiuto dal fratello
<<Già...>> sussurrò Draco
<<Siete pur sempre fratelli>> concluse quella conversazione Soraja. Dopodiché, i tre tornarono al Manor zitti zitti, ancora scossi per quanto accaduto al Ministero.
"Siete pur sempre fratelli"  era l'unica cosa che Regulus riuscisse a sentire nella sua testa.
Sarebbero stati sempre fratelli.

Solo migliori amici -Harry James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora