chapter 7

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8 ottobre 1993
Hogwarts

<<Mi fa male la cicatrice>> Soraja si lamentò con Hermione
Ultimamente il taglio era sempre più rosso e, da pochi giorni, le iniziava anche a pulsare.
Harry era in condizioni peggiori. Gli faceva male, pulsava e faceva sogni strani di cui non parlava a nessuno. Anche Soraja faceva dei sogni alquanto curiosi. La cosa che li rendeva tali è che erano come...spezzati? Come se qualcuno avesse l'ultima parte dei sogni. L'ultima parte che serviva a far sì che i due avessero un quadro chiaro della situazione.
L'unica cosa che entrambi ricordavano dei sogni era un nome:"Peter Minus". Non conoscevano nessun Peter, però aveva fatto una cosa orribile: aveva tradito i genitori di Harry e quelli di Soraja
<<Sai qualcosa su Peter Minus?>> chiese Harry ad Hermione
Giorni prima glie lo aveva chiesto anche Soraja e lei non aveva risposto, non sapendo nulla
<<Anche tu? No, non so chi diamine sia Peter Minus!>> esclamò esasperata
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Anche tu? Chi altro te l'ha chiesto?>> domandò Harry dopo aver riflettuto sulla risposta dell'amica
<<Soraja, proprio ieri notte>> rispose con la testa abbassata su uno dei suoi innumerevoli libri
<<Mh, curioso>> disse prima di allontanarsi il ragazzo.
<<Vado da papà. Se succede qualcosa sono lì, ok? Avvisa anche i gemelli, che quelli si preoccupano>> Soraja andò a sbattere contro Harry e gli disse questo
Harry annuì e le lasciò un bacio sulla guancia
Soraja arricciò il naso e poi si incamminò.
Doveva chiedere a Remus chi diavolo fosse Peter Minus, nel caso in cui dovesse esistere
<<Pa', sono io!>> disse Soraja fuori dalla porta
<<Arrivo, amore!>> rispose Remus
La ragazza sentì un rumore, probabilmente Remus si stava alzando dalla sedia, e dopo pochissimo la serratura scattò. Soraja abbracciò il padre, che le lasciò un bacio sulla testa, e poi entrò nello studio.
<<Cioccolato?>> chiese
A Soraja si illuminarono gli occhi. Amava il cioccolato, soprattutto se a darglielo era il padre
<<Me lo chiedi?>> disse sorridendo e due piccole fossette si fecero spazio ai lati del suo viso
Remus le porse il cioccolato scuotendo la testa. Soraja lo addentò e quando ebbe finito di masticare iniziò a parlare
<<Chi è Peter Minus?>> chiese
Remus sbarrò gli occhi
<<P..Peter Minus? Nessuno amore, chi lo conosce>> rispose
Soraja, però, non era mica scema. Non ci credette. Non ci avrebbe mai creduto.
<<Papà, dimmi cosa sai>> insistette
<<Non so nulla su quest'uomo>> il tono di Remus cambiò
<<Sai che non me ne andrò da qui fin quando non me lo dirai>> la ragazza incrociò le braccia al petto
<<E allora staremo qui fino a Natale. Non so nulla>> rispose Remus
<<Perché non vuoi dirmelo?>> chiese
<<Perché vuoi saperlo?>>
<<Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda>> rispose Soraja
<<Sono serio>> precisò Remus
<<Nulla di importante. Ho sentito il suo nome in un sogno, ma niente di più>> disse la ragazza con una certa disinvoltura
Soraja sapeva mentire e fingere molto bene. Era un'attrice nata.
<<E cosa succedeva in questo sogno?>> chiese Remus
<<Dimmi chi è Peter Minus e te lo dico>> rispose Soraja altezzosa
<<Ma guardala, questa peste. Dimmi cosa è successo nel sogno>> insistette Remus
<<Oh, e va bene. Vedo delle scene di una sera in cui io ed Harry eravamo piccoli, stavamo a casa con zia Lils e zio James e ad un certo punto un uomo incappucciato tira una maledizione con un nome strano. Poi ritornate tu, mamma e zio Sirius e insultate 'sto Peter dicendo che vi ha traditi>> raccontò svogliata la ragazza
<<Non so proprio chi sia questo Minus...>> fece il vago Remus
<<Posso chiederti solo che maledizione ha tirato l'uomo?>> chiese interessato
<<Abra Cadabra...una cosa di queste>> rispose Soraja e a Remus scappò una risatina
Aveva capito benissimo qual era la maledizione in questione e conosceva più che bene Peter Minus e quello che aveva fatto, ma non poteva mica dirlo ad una ragazzina curiosa di 13 anni così fece finta di nulla.
Doveva scoprire di più e poi capire se dire tutto a Soraja fosse la cosa giusta.
<<Iaia sei qui, vero?>> i gemelli bussarono alla porta dello studio di Remus
Molto probabilmente Harry li aveva avvisati.
I capelli di Soraja divennero subito di mille tonalità.
<<Vai, ti aspettano>> Remus baciò la testa della figlia e poi la abbracciò
<<Alohomora>> disse e la porta si aprì
I due si sorrisero e poi Soraja uscì.
<<Oh, eccoti! Harry è furioso>> iniziò Fred circondando le spalle della ragazza con un braccio
<<E non vuole dirci il perché. Pensiamo che con te possa ragionare>> continuò George
Alcune ciocchette di capelli divennero verde smeraldo, altre violetto. Il resto dei capelli rimase multi-colore.
<<Beh, posso provare...non sono mica una strega>> disse, seria
I gemelli, però, scambiarono l'affermazione per una battuta e piansero dalle risate
<<Sì che lo sei!>> dissero in coro
Soraja sorrise leggermente. Era preoccupata per Harry. Non era mai stato un tipo particolarmente loquace e questo Soraja lo sapeva, ma non si aspettava nemmeno che di punto in bianco non dicesse più mezza parola.
<<Guardalo>> dissero Fred e George quando arrivarono in Sala Comune
<<Ha saltato le lezioni per stare fermo e muto qui?>> chiese Soraja e i due annuirono
<<Effettivamente sembra arrabbiato>> sussurrò Soraja
I gemelli le fecero l'occhiolino e poi la lasciarono sola con il suo migliore amico.
Lei di sicuro non avrebbe iniziato a parlare. Non se prima di lei non l'avesse fatto Harry. Si sedette al suo fianco senza fare il minimo rumore. Si stese sulle gambe del ragazzo e lui non si scomodò. Anzi, si era rilassato. Soraja lo aveva sentito; teneva le gambe rigide, ma quando la sua testa toccò le ginocchia di Harry questo si lasciò andare.
Il ragazzo non riuscì a trattenersi e immerse la mano nei capelli di Soraja che divennero verde smeraldo in mezzo secondo. Non si sentiva nulla, solo i cuori dei due che battevano insieme. Soraja si lasciò cullare dalle mani di Harry nei suoi capelli. Rilassò gli zigomi e lasciò andare le braccia giù dal divanetto. Gli occhi le si stavano per chiudere quando Harry le afferrò una mano e la strinse. La ragazza aveva le mani congelate mentre quelle del ragazzo erano bollenti. Soraja provò una sensazione di sollievo e di tranquillità mai provata prima. Si addormentarono: la mano di Harry intrecciata a quella di Soraja e la sua testa sulle gambe del ragazzo. Soraja capì fin da subito che Harry non le avrebbe detto nulla al momento, così decise che gli avrebbe dato tutto il tempo necessario. Se fossero stati necessari, anche mesi. Lo avrebbe aspettato.
Per sempre.

Solo migliori amici -Harry James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora