chapter 16

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24 dicembre 1993
Grimmauld Place numero 12

<<Forza pesti, in piedi!>> urlò Sirius salendo sul letto della stanza di Soraja. Lei ed Harry avevano dormito insieme, di nuovo. Si erano addormentati subito dopo esser arrivati a casa, lasciando gli adulti a fantasticare su quello che i due avrebbero raccontato il giorno dopo. I Weasley e i Paciock, invece, erano rimasti svegli fino a tardi. Ron, Ginny, i coniugi Weasley, i Paciock, i Potter e Nymphadora erano andati a dormire verso le undici, mentre Neville era rimasto a parlare con Remus e i gemelli con Sirius.
<<Zio lasciaci dormire!>> Harry si rigirò nelle coperte
<<Tra poco arriva anche Leon, muovetevi!>> continuò ad urlare l'uomo, trattenendo una risata
<<Sono sveglissimo>> Harry si tirò subito in piedi, barcollando leggermente e aggiustandosi il ciuffo di capelli corvini.
<<Viene davvero?>> domandò il ragazzo dirigendosi verso il bagno
<<Mhmh, sì, cerca di svegliare Soraja, che è pronta la colazione>> Sirius fece l'occhiolino ad Harry e uscì canticchiando. Harry entrò nel bagno, si lavò i denti, il viso e si vestì velocemente con un maglione arancione e dei pantaloni tendenti al verdolino. Prese la spazzola e iniziò a passarla sui capelli, poi uscì e subito si diresse verso la sua migliore amica.
<<Soraja>> disse canzonatorio il ragazzo
<<Dai Harry, fammi dormire>>
<<Va bene, l'hai voluto tu>> sul viso di Harry spuntò un sorrisino compiaciuto mentre Soraja nascondeva la testa nel cuscino. Il ragazzo caricò lentamente la sua migliore amica sulla sua spalla, non curandosi delle sue mille imprecazioni e i pugni sulla schiena.
<<Harry se non mi lasci ora, io ti giuro che ti ammazzo!>> tutti i loro parenti al piano di sotto ormai riuscivano a sentire le minacce di Soraja e non facevano altro che ridere. Le lunghe gambe della ragazza si dimenavano, facendola assomigliare ad una biscia e i suoi capelli dalle mille tonalità svolazzavano.
<<Ora puoi scendere>> Harry rise e non la smise nemmeno quando Soraja iniziò a tirargli pugni sul petto. Anzi, quelli alimentarono la sua felicità.
<<Va bene, così può bastare - la ragazza si girò verso i suoi parenti- buona vigilia a tutti!>> disse prima di lanciarsi sui suoi genitori e abbracciarli. Fece così con tutti, fino a quando non arrivò il punto di dare gli auguri ai coniugi Well, che non aveva minimamente notato.
<<Scusatemi, scusatemi davvero>> la ragazza abbracciò i due e subito chiese
<<E Leon?>>
Harry passò velocemente lo sguardo sulla ragazza e si alzò senza nemmeno accorgersene
<<Harry, tutto bene?>> chiese Soraja fiondandosi verso di lui
<<Certo, benissimo. Facciamo colazione?>> propose Harry e tutti annuirono.
<<Leon arriverà a breve, ha detto che si tratteneva per un po' da un suo amico>> disse Mark Well
<<Ah, ok>> sorrise cordialmente Soraja
<<O da un'amica>> i gemelli affiancarono la ragazza
<<Fred, George!>> li richiamò Molly
<<Scusaci mamma>> disse Fred, facendo il finto dispiaciuto
<<Sì, scusaci>> continuò George, per poi fare subito un'occhiolino a Soraja e dirigersi verso il frigo
<<Posso avere un bicchiere di latte?>> chiese Soraja al rosso
<<Subito, mademoiselle>> sorrise George
<<Porca miseria>> imprecò Ron
<<Ne dites pas de gros mots!>> esclamò Soraja
<<Non iniziare a parlare francese, non ti capiamo>> disse Remus
<<Ha ragione tuo padre, estranea>> continuò Sirius
<<Ah-ah-ah, davvero simpatici>> fece un finto sorriso la ragazza
<<Andiamo fuori a fare colazione, c'è il sole>> esordì Lily. Tutti uscirono fuori, tranne Harry e Soraja che rimasero sul divano con qualche pancake e due bicchieri di latte.
<<Quindi Leon viene davvero?>> chiese Harry
<<Dai Harry, non essere prevenuto: Leon è un fantastico amico, sono sicura che andrete d'accordo>> Soraja gli poggiò una mano sulla spalla e sorrise, poi bevve un sorso di latte.
<<Ti sei sporcata>> sorrise il ragazzo
<<Dove?>> chiese la ragazza impanicata
<<Cosa c'è? Hai paura che arrivi Leonard e ti veda così?>>
<<Smettila scemo>> sorrise Soraja
<<Stai ferma, faccio io>> Harry le si avvicinò sempre di più,  quasi a toccarle il naso con il suo. Avvicinò il fazzoletto alle labbra della ragazza che ormai riusciva a sentire il suo respiro sul collo. Harry si sentiva svenire, Soraja avvampare. Il ragazzo allontanò il fazzoletto e si avvicinò ancora di più, stavano per baciarsi.
<<Il campanello!>> urlò James dal giardino
<<Vado io!>> Soraja si ricompose e si alzò velocemente, avanzando a falcate verso la porta e sentendo lo sguardo e la presenza di Harry dietro di lei.
<<Chi è?>> chiese la ragazza
<<Apri>> rispose la persona fuori. A Soraja comparì un micro-sorriso sul volto e aprì la porta visibilmente felice.
<<Leon!>> esclamò la ragazza prima di abbracciarlo. Il moro la prese in braccio e le scombinò i capelli per poi rivolgerle un sorriso brillante.
<<Emh, ciao! Sono Leon, un caro amico di Soraja. Tu, sì, sei il suo...>> Leon si rivolse ad Harry, appoggiato allo stipite della porta con lo sguardo infastidito
<<Ragazzo.>> scandì Harry avanzando
<<Compagno. Fidanzato. Decidi tu quale ti piace di più>> continuò il ragazzo. Soraja era scioccata, completamente. La ragazza tossii prima che la situazione potesse peggiorare e poi si rivolse a Leon
<<Vieni, ti porto dagli altri>> sorrise e Leon ricambiò.
Soraja accompagnò l'amico dai suoi parenti e corse da Harry. Avrebbe voluto urlargli addosso, ma praticamente a cinque passi da loro c'era mezza famiglia, quindi non le sembrò il caso. La ragazza tirò per il braccio il suo migliore amico e gli disse
<<Perché? Io e te non stiamo insieme!?> urlò furiosa
<<No, non stiamo insieme e ti chiedo scusa. Gelosia improvvisa, perdonami>> cercò di giustificare il suo comportamento Harry
<<Non puoi giustificarti così, lo sai?>> continuò ad urlare Soraja
<<Non urlare>> disse Harry a denti stretti
<<Tu hai paura che Leon possa prendere il tuo posto?>> domandò Soraja
<<No, certo che no, mi da solo fastidio che lui ti tratti come ti tratto io>> ammise il ragazzo
<<Ma io non lo tratto come tratto te>> disse Soraja
<<Tu vuoi avermi solo ed esclusivamente per te>> soffiò Soraja dopo una breve pausa
<<Ma cosa dici...>> sbuffò Harry
<<Sì, è questo il problema. Anche io sono gelosa di te, ma non ho mai detto una cosa simile a quella che hai detto tu. Capisci che a me può dare fastidio?>> il petto di Soraja faceva su e giù velocemente, era preoccupata ma allo stesso tempo arrabbiata
<<Lo capisci?!>> urlò dopo poco
<<Che cazzo urli! Ci sentono tutti>> ripetè Harry, non sapendo che dire
<<Senti, vaffanculo e buona vigilia di Natale>> abbassò il tono di voce Soraja
<<Perché finiamo sempre a litigare?>> Harry ebbe il coraggio di fare la fatidica domanda alla ragazza
<<Dimmelo tu>> rispose prontamente lei
<<Ah io? Sei tu quella sempre nervosa e irascibile>> Harry stava dando il meglio di sé per non urlare
<<Bene>> sussurrò Soraja
<<Bene>> ripetè Harry.
Soraja lo guardò un'ultima volta e poi andò a sedersi fuori affianco a Ronald e di fronte a Leon.
<<Tutto bene? Vi ho sentiti urlare>> chiese Ron
<<Sì, tranquillo. Voi, piuttosto, di che parlate?>> Soraja forzò un sorriso
<<Le bugie non le sai dire>> Ron le prese la mano, cercando di metterla a suo agio e dandole sicurezza.
<<Sei tu che mi conosci da troppo>>.

Solo migliori amici -Harry James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora