chapter 15

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23 dicembre 1993
Hogwarts

<<Domani è la Viglia di Natale! Ti rendi conto?>> urlò Soraja sbattendo le povere spalle di Ron
<<Sì! Cibo!>> urlò a sua volta il rosso
<<Possibile che tu pensi solo a mangiare?>> Hermione alzò lo sguardo da uno dei suoi innumerevoli libri per rimproverare Ronald.
<<Boo!>> disse Harry alle spalle di Soraja, facendola balzare dalla panca
<<Harry! Mi hai fatto spaventare!>> la ragazza si portò una mano sul cuore, fulminando con lo sguardo il suo migliore amico che rideva.
<<E smettila!>> esclamò Soraja. Harry le fece la linguaccia e si sedette accanto a lei, per poi prendere una fetta biscottata e mangiarla.
<<Hai notizie di Minus?>> sussurrò il ragazzo alla sua migliore amica. Soraja scosse la testa in segno di negazione ed Harry annuì. La ragazza si prese del tempo per osservare il profilo perfetto del suo migliore amico e poi sorrise. Harry se ne accorse e, allora, le disse
<<Perché sorridi? Sono sporco di latte?>> il ragazzo si pulì le labbra con un fazzoletto
<<Niente, tranquillo. Oggi sei tenero>> disse Soraja mantenendo lo sguardo basso
<<Oggi? Io sono sempre tenero>> affermò Harry, mettendo il broncio
<<Vedi? Questo di solito non lo fai>> gli fece notare la ragazza
<<Dicevo; oggi sei tenero e mi è venuto da sorridere nel guardarti>>  disse Soraja ridendo. Anche Harry sorrise e, così, Soraja gli stampò un bacio sulla guancia, impregando il viso del ragazzo di lipgloss.
<<Che schifo! Hai messo di nuovo quel coso odioso?>> disse Harry strofinandosi la guancia
<<Hai ricevuto un bacio da Soraja, io non direi "che schifo" se fossi in te>> si intromise Fred, facendo un occhiolino alla ragazza
<<Mangia Fred, mangia>> gli disse Soraja, ridacchiando
<<Ma non dicevo mica a lei! A quel coso alla ciliegia che le ha regalato mia madre!>> esclamò Harry
<<I regali di tua madre sono fantastici>> Soraja punzecchiò con il dito il fianco di Harry, che si fece scappare una risata.
<<A proposito di mia madre, domani avrà un grande lavoro da fare. Sai quanta gente ci sarà?>> domandò Harry a Soraja, che scosse la testa
<<Stamattina mio padre mi ha inviato una lettera, senti un po'>> Harry alzò di poco il maglione grigio e tirò fuori una pergamena, si scandì la voce con fare teatrale e poi iniziò a leggere.
<<Io, te, tuo padre, tua madre, mia madre, mio padre, zio Sirius, Meda, Ted, Neville, Frank, Alice e i Weasley, tranne Bill e Charlie.>> elencò il ragazzo
<<Santo Albus Silente>> sussurrò Soraja
<<Hermione, tu non sei con noi?>> chiese la ragazza
<<Se non ci sono nell'elenco, tu che dici>> disse la riccia infuriata
<<Ma Herm, puoi chiederlo ai tuoi genitori. Sarebbe bello passare il Natale tutti insieme, non credi?>> Soraja prese una mano alla sua amica che stava correndo via
<<No, non mi interessa passare il Natale con voi. Lo passerò da sola, ok?>> la ragazza si dimenò dalla presa della sua amica e camminò infuriata fino alla biblioteca, pensò Soraja.
<<Ho detto qualcosa di male?>> chiese Soraja
<<No, ci sarà solo rimasta male. Poi le passa, vai tranquilla>> rispose Harry poggiandole una mano sulla coscia per tranquillizzarla.
<<Se lo dici tu...>> sbuffò la Metamorfomagus, mentre i capelli le si tingevano di violaceo.
<<Dai, stai tranquilla>> cercò di rassicurarla Ron poggiandole una mano sulla spalla
<<Piuttosto, credi che ci sarà Leon?>> continuò il rosso
<<Leon? Chi è?>> domandò Harry
<<Oh, bello mio, non vuoi saperlo>> dissero all'unisono i gemelli
<<Leon è un ragazzo che abbiamo conosciuto l'anno scorso al mare io e Soraja>> spiegò velocemente Ronald
<<L'anno scorso? E perché io non lo conosco?>> chiese Harry
<<Perché tu l'anno scorso, in vacanza, prendesti la febbre. Te lo sei dimenticato?>> disse Soraja, ovvia
<<Non me ne avete mai parlato>> Harry roteò gli occhi al cielo
<<Vuoi che te ne parli ora?>> Soraja prese il bicchiere di vetro contenente l'acqua e lo portò alla bocca
<<Meglio tardi che mai>> Harry poggiò il mento sulla mano
<<Leon è un quattordicenne nato babbano e studia alla Durmstrang. È discretamente alto, ha gli occhi verdi e i capelli castano chiaro. I suoi genitori e i nostri, intendo miei e tuoi più quelli di Ronald, si sono conosciuti in vacanza e trascorrono parecchio tempo insieme; per questo, è probabile che ci sia anche lui domani>> affermò Soraja
<<Cosa c'entra lui con noi? Noi siamo nel nucleo familiare, lui è...>> si bloccò il ragazzo
<<Un nostro amico. E poi, se mai dovesse esserci, l'hanno deciso i nostri genitori>> Soraja iniziò a giocare con i denti della forchetta
<<Sarà. Comunque, non sarà di certo Leonard a rovinarmi il Natale>> disse Harry
<<Perché dovrebbe rovinarti il Natale? Guarda che, secondo me, potreste essere ottimi amici>> parlò Ron, seguito da Soraja che disse
<<Ah, e poi, è Leon, non Leonard>>
<<Ci siamo capiti>> sbuffò Harry prima di alzarsi
<<Vado a farmi un giro, mi sgranchisco un po' le gambe>> esordì Harry, pulendosi le labbra prima di alzarsi dalla panca. Soraja lo guardò avanzare a falcate verso il giardino con la giacca posata sulle spalle, come un uomo antico.
<<Ma cosa sta succedendo oggi? Prima Hermione, poi Harry...>> affermò George sedendosi di fianco a Soraja
<<Almeno tu fattelo un sorriso>> continuò il rosso alzando i lembi di pelle della ragazza così da formarle un sorriso
<<Pensa al lato positivo: non abbiamo lezioni oggi, possiamo fare quello che ci pare>> si intromise Fred sorridendo
<<Allora sapete cosa? Mi aiuterete a fare le valigie! Forza, in camera!>> esclamò Soraja autoritaria
<<Sissignora!>> i gemelli fecero il saluto militare, per poi rivolgere uno sguardo come a dire "salvaci" a Ron, che rise nel vedere loro due, grandi e grossi, aver paura di Soraja, un nano da giardino.
<<Ron, vieni qui. Suvvia Ron, o tutti o nessuno>> sussurarono i due rossi
<<Se quella nana ci uccide, io vi faccio fuori. Entrambi!>> precisò Ronald, provocando la risata degli altri due
<<Come fai a farci fuori se ci uccide Soraja?>> domandarono ridendo
<<Zitti>> disse Ron
<<Allora soldati, ora dovete darmi una mano a scegliere cosa portare, intesi?>> Soraja comandava i tre fratelli, nascondendo una risata.
<<Sissignora>> esclamarono i tre in coro
<<George e Fred prendete i trucchi, Ron tu gli altri prodotti dal bagno. Quando avrete finito, dovrete recuperare tutti i miei oggetti sparsi per la stanza. Io mi occuperò dei vestiti>> ordinò la ragazza
<<Sissignora>> dissero di nuovo i fratelli.
<<Forza! Abbiamo solo due ore e mezza di tempo!>> Soraja buttava i vestiti a casaccio nell'enorme valigia. Iniziò a pensare a come fosse cambiata in soli 3 anni: il primo anno aveva paura di sedersi in maniera scomposta mentre nel terzo non aveva più paura di avere un capello fuori posto. Cosa avrebbe detto Andromeda dopo aver visto la nipote? Soraja amava cantare e suonare nonostante tutto ed era ancora la ragazza perfetta. O almeno, era perfetta, ma non così perfetta e questo le andava bene.
<<Solo?>> rise Fred mentre portava i trucchi dal bagno al letto di Soraja, laddove c'era il beautycase. George aveva in mano libri, shampi e un'infinità di creme mentre Ronald faticava a portare le maschere, i gioielli, le foto e i bagnoschiuma della ragazza da una stanza all'altra.
<<Se non finiamo entro il tempo Harry mi fa il culo>> sussurrò Soraja, provocando la risata dei tre ragazzi
<<Approposito; dov'è Harry?>> chiese Ron
<<A preparare le valigie, credo...>> disse Soraja
<<Secondo me è leggermente geloso>> ammise Fred
<<Di me lo è sempre stato...siamo praticamente fratelli>> precisò Soraja
<<Ho finito! Guarda, Iaia, guarda che capolavoro!>> Ron prese la mano a Soraja e la portò nel piccolo spazio di letto dove aveva sistemato le cose della ragazza.
<<Ma che bravo, ti meriti un pezzo di cioccolata>> Soraja rise mentre fingeva che Ronald fosse un bambino piccolo
<<Anche noi ci siamo quasi>> dissero i gemelli all'unisono.
<<Perfetto>> rispose Soraja chiudendo la valigia con i vestiti.
<<Ecco qui>> George aprì le braccia e sorrise
<<Grazie ragazzi>> Soraja si avvicinò ai due gemelli e diede un bacio sulla guancia ad entrambi
<<Di nulla, scimmietta>> i due fecero l'occhiolino
<<Perché chiamarmi scimmietta? Preferivo Iaia>> la ragazza mise il broncio
<<Guarda che, se non è scimmietta, è Iaia oppure qualcosa di ancora più squallido per metterti in imbarazzo>> sorrise Fred ammiccando verso George
<<Tipo?>> chiese Ronald
<<Oh, non volete saperlo>> risero i due
<<Forza andiamo giù>> Soraja diede una pacca sulle spalle dei tre fratelli e poi ognuno di loro prese la valigia che aveva preparato
<<Ma le vostre valigie?>> Soraja si portò una mano alla bocca
<<Già fatte ieri sera, bellezza>> Fred le mise un braccio sulle spalle
<<Ecco quali sono i soprannomi squallidi>> disse Ron
<<Ce ne sono di peggiori>> puntualizzò George
<<Vado a cercare Harry e poi andiamo, sicuramente i nostri genitori saranno qui fuori. Ron cerca Neville, per favore>>
<<Certo Maggiore>> rispose Ronald e a Soraja scappò una risata. La ragazza iniziò a camminare velocemente alla ricerca di Harry, fin quando non lo trovò seduto sulle scale con una valigia affianco.
<<Ehi, Harry, dobbiamo andare>> esordì Soraja abbassandosi all'altezza del migliore amico che se ne stava seduto
<<Certo, arrivo.>> disse freddo il ragazzo
<<Hai visto Neville?>> Soraja si sentiva imbarazzata per la prima volta.
<<No.>> disse secco.
<<Oh, okay, i Weasley ci aspettano. Avanza il passo>> disse Soraja
<<Ciao Neville!>> la ragazza sorrise all'amico che se ne stava davanti ai due gemelli
<<Ciao Soraja!>> Neville la salutò con la mano.
<<Andiamo>> i gemelli si misero davanti a tutti come a guidarli.
Soraja non vedeva l'ora di rivedere i suoi genitori e I suoi zii e, sopratutto, di passare il Natale insieme a tutte le persone che più amava.

Solo migliori amici -Harry James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora