𝑇𝑜𝑗𝑖 𝑥 𝑅𝑒𝑎𝑑𝑒𝑟 ❝𝕭𝖚̈𝖈𝖐𝖘𝖙𝖆𝖇𝖚̈❞

Capitolo 14

T/n's Pov

Decisi di seguire il suo consiglio e dormire, chiusi gli occhi, non mi sentivo ancora benissimo, dopo essermi riposta penso che tornerò a star bene come prima.

Sentii Toji mettersi sul letto affianco al mio e stendersi, i letti erano ancora uniti, e Toji invadeva per metà il mio letto, in modo da evitare di cadere mi girai con la faccia verso di lui. Facendo ciò, la mia fronte si scontrò col suo bicipite. Approfittando del fatto che non disse nulla a riguardo, cercai di acquisire più spazio spingendo il suo braccio più in là, lui accorgendosi di ciò, butto il suo braccio su di me, senza preoccuparsi dell'esistenza della forza peso. Mentre ero schiacciata dal suo braccio enorme lui era alla ricerca di una posizione comoda in cui stare.

Tolsi il suo braccio da sopra di me e lo utilizzai come cuscino, in questa nostra vicinanza non c'era imbarazzo, era più un conflitto per il territorio. Forse era il suo modo di tirarmi su e rendermi più attiva, voleva farmi fare movimento per ripicca al fatto che lui si stava prendendo tutto lo spazio. Nonostante non avessi la minima voglia di stare a questi suoi giochetti, era necessario in modo che io possa riposarmi. Dopo alcuni minuti mi addormentai.

Toji's Pov

Si era addormentata sul mio braccio, decisi di lasciarlo così per un po'. Con l'altra mano tenevo il mio telefono e scrollavo le varie storie su Instagram con disinteresse. Aprii i dm, c'erano vari messaggi delle donne con cui passavo le mie giornate solitamente, li lessi velocemente, ormai avevo rinunciato al desiderio di tornare con loro. Sto trovando i loro messaggi irritanti, soprattutto perché mi istigano a voler ancora di più lo stile di vita che ora non posso più avere; se solo ci fosse un modo per farle tacere. Iniziai col togliere le foto con alcune di loro dalle storie in evidenza.

Mentre lei dormiva decisi di farle una foto, almeno successivamente avrei potuto deriderla per ciò. Passai un po' di tempo a girovagare sul telefono finché non sentii il mio braccio formicolare e decisi di toglierlo da sotto la sua testa. Coprii sia me che lei con la coperta e mi addormentai anch'io.

Dopo 3 ore mi svegliai, erano circa le 20, il letto era caldo, e la voglia di alzarmi era poca. Avevo fame siccome non avevo nemmeno pranzato, quindi fui costretto ad alzarmi per cenare. Forse dovrei svegliare anche T/n? Intanto mi alzai dal letto. Con questo movimento si spostarono le coperte, che la scoprirono, indossava solo la mia felpa, sotto di essa non aveva nulla, e siccome nel sonno si era mossa, essa si era sollevata, dandomi una bella vista sulle sue mutande, peccato che non potevo toccarla e costrinsi i miei pensieri a tornare sul quesito: svegliarla o no? Non dovetti nemmeno preoccuparmi di scuotere T/n perché subito dopo che mi alzai, sentendo la differenza di temperatura siccome non poteva più usufruire del calore proveniente dal mio corpo, si svegliò.

Mi sembrò meno stanca e le sue condizioni erano decisamente migliori di quelle precedenti.

Toji: alla buon ora

Dissi come se non avessi dormito anch'io fino a poco fa

T/n: andiamo a mangiare, ho già prenotato tutto, ho fame

Non sapevo che lo avesse fatto, non pensavo che la sua organizzazione arrivasse a questi livelli, con "ho già prenotato tutto" stava ad implicare che saremo andati in un ristorante. Il fatto che il suo primo pensiero fu il cibo non mi stupí, avevo fame anch'io

Toji: oh beh, allora vuol dire che devo essere presentabile

T/n: che ti è successo? Non eri tu quello che è andato in giro 2 settimane nelle peggio condizioni?

Finalmente la mia T/n con la risposta sempre pronta è tornata, sta sera ci sarà da divertirsi.

Lei si alzò lentamente dal letto e si diresse a prendere dei vestiti dalla sua valigia e riprese la sua minigonna dall' angolo della stanza per poi dirigersi in bagno. Dopo 20 minuti uscì dal bagno, messo affianco a lei mi sentivo quasi brutto, poi mi ricordai del successo che avevo con le donne e del mio fisico, cosa che mi fece tornare l'autostima. Non guardai nemmeno come era vestita per intero, mi concentrati solo sulla gonna.

T/n si avvicinò a me, inizialmente pensavo che venisse con l'intento di tirarmi uno schiaffo perché si era accorta che le fissavo le cosce, ma invece aveva un pettine in mano, senza dir niente iniziò a pettinarmi i capelli, un po' di capelli furono strappati siccome erano annodati. Appena finì mi diressi in bagno a specchiarmi. Avevo i capelli divisi con una riga laterale e ben sistemati, come un uomo degli anni 90, mi mancava solo un completo. Cosa che non avevo dato che in totale i capi a mia disposizione erano 2 maglie, 2 paia di mutande e pantaloni.

Toji: non pensavo che ti piacessero gli uomini eleganti. Ero convinto che ti piacessero i dilf che esaltavano la loro mascolinità al massimo

T/n: non ho mai affermato niente di tutto ciò.

Toji: e "quella" maglia come la spieghi?

T/n: ah, quelle sono le cavolate di Satoru. Spero tu sia pronto, andiamo.

La seguii mentre lei seguiva il navigatore per arrivare al ristorante siccome non siamo della zona.

Arrivammo davanti ad un ristorante non troppo lussuoso ma nemmeno troppo brutto. Era nella media. C'erano grandi vetrate che davano sulla strada illuminata dalle luci dei lampioni. L'interno era rumoroso ma non eccessivamente, tutti parlavano con un tono abbastanza moderato.

Ci sedemmo ad un tavolo per 3, sulla terza sedia lei ci appoggió la sua borsa e la felpa che si era portata per ripararsi dal freddo durante il tragitto. Chissà che si portava nella borsa? Spinto dalla curiosità e dal fatto che non mi vergognavo a fare certe cose iniziai a rovistare nella sua borsa. Aveva il portafoglio, un pacchetto di fazzoletti, un lucidalabbra, il telefono e le cuffie.

Toji: pensavo che ti portassi dietro qualcosa di più interessante

Come risposta mi beccai un calcio sotto il tavolo.

T/n: non mi sembra il luogo adatto per rovistare nella borsa di qualcuno. Maleducato.

Il cameriere era dietro di lei e vide tutta la scena. Non disse nulla e mantenendo un aspetto atteggiamento molto professionale ci diede il menù.