Capitolo 11

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T/n's Pov

Si era addormentato, atteggiamento tipico dei bambini, che spesso durante i viaggi si addormento, avrei voluto svegliarlo ma non sapendo come avrebbe potuto reagire decisi di lasciarlo dormire fino all'arrivo a Nagasaki.

Il viaggio fu accompagnato, oltre dalla mia musica, anche da Toji che russava al mio fianco. Io non potevo concedermi il lusso di dormire siccome se entrambi ci addormentassimo ci risveglieremmo decisamente non a Nagasaki.

Quando stavamo per atterrare, tolsi l'unica cuffia che avevo nell' orecchio.
Nel frattempo Toji continuava a dormire beatamente, devo dire che era quasi carino, peccato che corrucciava il volto anche mentre dormiva. Per svegliarlo, visto che eravamo quasi giunti a destinazione, feci partire la prima canzone dei Slipknot che trovai, alzando il volume al massimo in modo da garantirgli uno splendido risveglio a suon di heavy metal.

Grugnì sbadigliando. Per poi togliere subito la cuffia e ridarmela mentre mi guardava irritato per il brusco risveglio, cercai di non ridere nonostante questi mio sforzo, poteva vedermi ridarmela sotto i baffi.

Toji: prova a ridermi in faccia e ti butto dal finestrino

Disse serio, qualcheduno poteva pensare che egli stesse scherzando, ma sapevo benissimo che ne era capace. Mi voltai col volto verso il finestrino e ridacchiai.

Toji: non dire che non ti avevo avvisata.

Disse per poi slacciarmi la cintura e mettendo le sue mani sui miei fianchi preparandosi a farlo ma fortunatamente eravamo già atterrati e sapeva che non avrei avuto grandi danni se cadevo da quell' altezza, quindi non fece nulla.

T/n: ma che gentiluomo, mi slacci anche la cintura. Quando atterriamo, mi apri anche la porta a posto dell' hostess?

Toji: ti apro la porta creando un buco nell'aereo a furia di sbattertici contro.

Apprezzai l'onestà. Forse stavo osando un po' troppo stuzzicandolo così, però devo ammettere che era divertente farlo irritare. Dovevo però evitare di andare oltre al limite, in quel caso Toji faceva veramente paura, ma finché mantenevo la conversazione su questi toni andava più che bene.

Toji: ed ora?

T/n: alzi il tuo bel sederino sodo da quel sedile e scendi

Devo ammettere che aveva veramente dei glutei sodi.

Toji: grazie al cazzo

Strano che fino ad ora non lo avevo mai sentito dire parolacce.

Scendemmo dall' aereo e prendemmo un taxi

Toji: dove stiamo andando?

T/n: a mettere le valigie in albergo

Fortunatamente il giorno precedente avevo prenotato tutto, hotel, ristoranti dove mangiare, viaggio di andata e ritorno. Guardai anche gli edifici nella zona, come ospedali, anche se non penso che ci serviranno siccome ho la mia tecnica maledetta; ma anche attrazioni turistiche; nel caso quel bambino di Toji si annoiasse. Il ritorno lo avevo prenotato fra 5 giorni dato che non sapevo quanto tempo ci avremmo impiegato a terminare la missione, soprattutto con Toji. Persona con cui non avevo mai fatto squadra. Spero che non sia come Gojo che mi trascina per tutti i negozi della città, ma non penso siccome Toji già è tanto se ha i soldi per comprarsi le mutande. Almeno con questa missione guadagnerà un po' più di denaro.

Normalmente sarebbe stata una missione fattibile nella metà del tempo ma preferii fare così, in modo da assicurarmi di saltare tutta la settimana scolastica con la scusa che ero in missione.

La stanza era di medie dimensioni, c'erano due letti a una piazza, non so se Toji ci entrerà in essi ma onestamente non mi interessa siccome non è un problema che mi riguarda.

Affianco ad essi c'era un'ampia porta-finestra che dava su un piccolo balcone, esso si affacciava su una strada con altri edifici di fronte, tipico delle grandi città, come si apre la propria finestra se ne trova un'altra appartenente all edificio di fronte.

L'interno era spoglio, fatta eccezione per qualche piantina ed una lucina notturna, una di quelle che si mette nella presa della corrente ed illumina poco e niente.

I letti erano ben rifatti, con le lenzuola di un azzurrino pallido. Infine c'era un armadio a due ante, lo aprii e constatai che era ovviamente in truciolare rivestito di melamina, non potevo di certo aspettarmi un armadio in legno massello.

Toji appoggió la sua valigia a terra affianco alla mia e si buttò sul letto; notando che era un po' piccolo per le sue dimensioni. Unì i due letti e si stese su entrambi.

Mi schiarii la gola facendogli notare la mia presenza

T/n: andiamo

Toji: sentiamo un po', dove vorresti andare?

T/n: ad esorcizzare le maledizioni qui

Dissi indicando il telefono aperto su Google Maps dove si trovava l'edificio in cui erano presenti le maledizioni che dovevano essere esorcizzate

Toji: e perché dovrei alzarmi dal letto?

T/n: perché prima finiamo la missione, prima smetto di romperti le palle e prima possiamo passare il tempo a cazzeggiare.

Toji: mi piace le tua mentalità ragazzina

Disse alzandosi dal letto pigramente per dirigersi verso la porta barcollando, sembrava ubriaco ma sapevo benissimo che non lo era dato che era stato tutto il tempo affianco a me a dormire.

𝑇𝑜𝑗𝑖 𝑥 𝑅𝑒𝑎𝑑𝑒𝑟      ❝𝕭𝖚̈𝖈𝖐𝖘𝖙𝖆𝖇𝖚̈❞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora