"Resti anche per cena???
Dai non dire di no" Pedro come un bimbo si disperò per convincere Pablo che era rimasto tutto il pomeriggio con lui a giocare.
"Pepi mollalo!!
Lascialo andare a casa dalla famiglia" Sabrina cercò di liberare il ragazzo.
"Veramente non mi aspetta nessuno...
Vivo da solo, la mia famiglia è rimasta a Siviglia" a testa bassa e mordendosi le labbra per il nervoso Pablo confessò.
La famiglia Gonzalez notò subito il cambio di umore del ragazzo.
"Allora rimani qui a cena.
Non accetterò un NO come risposta!!" Disse Sabrina con molta testardaggine per poi fargli una carezza sulla spalla per confortarlo.
Il calciatore alzò la testa e fece incrociare il loro sguardo, notò un dolore in quegli occhi verdi ma non capiva bene di cosa si trattasse.
Forse anche lei soffriva per la lontananza dai genitori proprio come lui.
"Scusate mi sono intristito quando poi anche voi avete i genitori lontani" Pablo cercò di ricomporsi senza troppi risultati.
"I miei genitori sono morti in un incidente stradale" Sabry con tutto il dolore ma con tutta la forza che aveva accumulato disse quelle parole.
"Mi..mi dispiace...non so che dire" il ragazzo le fece spontaneamente una carezza sul viso triste.
"Però adesso ha noi! Vero??
Siamo o no i fratelli migliori del mondo" Pedro si intromise per tirarle sù il morale come solo lui sapeva fare.
La prese di peso e la posò sul divano facendole il solletico per poi inziare una guerra di cuscini.
"Non farci caso, siamo un pó pazzi in questa casa, poi questi due fanno sempre casino insieme" Fernando con le braccia conserte spiegò la situazione.
"Beati voi, a me c'è un silenzio tombale in casa" sbuffò.
"Vieni quando vuoi, davvero...puoi venire quando ti pare tanto abiti qui vicino" Fer parlò con il cuore in mano, aveva visto bene che suo fratello ci teneva a quell'amico.
Ci aveva instaurato un buon rapporto, era fondamentale avere qualcuno in squadra con cui avere un buon rapporto.
Passare gli allenamenti sarebbe stato più facile per tutti e due.
Erano solo dei ragazzini di 21 e 19 anni ma quando entravano in campo giocavano come se ne avessero 30, e lo facevano con semplicità.
Erano nati per fare quello e niente li avrebbe fatti abbandonare il calcio.
Infatti Gavi spiegò scherzosamente la vicenda che coinvolse lui e la principessa di Spagna.
"Ci vuole coraggio a rifiutare la principessa" Fer non ci poteva credere.
"Non lascio il calcio per amore e poi non voglio una ragazza a meno che non mi innamoro davvero" Gavi spiegò le sue ragioni.
"Hai perfettamente ragione" Pedro annuì.
"Si però non come fai tu Pedro eh.
C'è tu sei cattivo, te le scopi e poi non le rispondi più.
Non è normale" Sabry mise in mezzo l'argomento.
"Io lo dico subito che non voglio nulla di serio.
Che vuoi ah ?!" Il canarino si giustificò subito avanti al suo amico che se la rideva.
"Non prendere esempio" Si raccomandò la ragazza al loro nuovo amico.
"Dammi qualche giorno e poi organizzo un'uscita a quattro con delle ragazze" fece l'occhiolino a Pablo che rise sotto i baffi facendosi un pó rosso.
Prese il telefono e si fiondò sopra per non partecipare più all'argomento.
Si sentiva in imbarazzo a parlare di certe cose e si notava quindi preferiva uscire da quella conversazione.
"Domani mattina non ci sono devo fare delle faccende urgenti" Fer avvisò già i due della sua assenza.
"Io domani non ho lezione" Sabry fece un sorriso sognante, si poteva rilassare un pó.
"Dormirai fino a tardi già lo so.
Noi abbiamo l'allenamento mattutino vero Pablito??" E l'amico annuì.
Fernando si recò in cucina per cucinare, avrebbe preparato per tutti quello che Pedro aveva nella dieta in modo da non fare mille spartenze.
Dopo aver cenato con discorsi vari Sabry prese una busta di patatine rustiche e le portò in tavola.
"Stai sempre a mangiare schifezze" Fernando sì lamentò con sua sorella.
"Lasciala stare" Pedro andò in sua difesa per poi meritarsi un bacino sulla guancia.
"Dove lo mette?
Se io mangio così mi faccio come un rinoceronte" Fer continuò a lamentarsi.
"Nel culo!" Pedri fece la battuta per poi beccarsi uno schiaffone.
"Aja" urlò.
"Ma io mi alleno e il cibo lo smaltisco.
Mica ho il culo enorme poi...oh!
Ora ti prendo a schiaffi eh Pedroo" Si infastidì scherzosamente, era sicura del suo fisico.
"No ma sei serio?
Non ci vedi? Mo ti faccio vedere!!" La ragazza continuò il discorso e fece per alzarsi in modo da mostrare a tutti che il suo sedere non fosse enorme come quello di una balena.
" Stai ferma.
Sieditii" Pedri la fermò spingendola sulla sedia.
Conosceva bene il suo fisico non era questo il problema.
Il problema è che c'era il suo amico e gli dava fastidio che vedesse troppo.
Si era fatta ormai ora per Pedro di accompagnare Pablo a casa così si andò a mettere le scarpe.
Fernando intanto era intento ad aggiustare il cavo della TV che non faceva prendere bene i canali.
"Allora ci vediamo in questi giorni" il centrocampista fece un sorriso a trentadue denti.
"A quanto pare Pedro ti costringerà a stare qui spesso" Si fecero una grossa risata in cui Pablo si rimise la giacchetta della tuta.
"Bella questa giacca della nike" Si complimentò lei mettendo gli occhi sulla figura del ragazzo.
"Ti piace?
Tieni" gliela porse facendola sentire una forte emozione.
"Dai prendila.
È pulita" e lei si decise a prenderla facendo sfiorare le loro dita.
Le sue erano gelide ma quelle del calciatore era molto calde.
"Grazie, allora devo darti qualcosa di mio..." lei non era il tipo che prendeva senza dare nulla in cambio.
"Non devi per forza.
Stai tranquilla muñeca" posò la sua mano calda sul suo viso per poi deglutire forte.
Lei alzò il braccio facendo vedere il polso e poi agitando i braccialetti che aveva fissi.
"Ti darò questo bracciale qui...ci tengo prenditene cura" Si tolse il braccialetto con l'iniziale del suo nome.
Pablo si fece mettere quel bracciale anche se lui non li indossava mai.
Non poteva rifiutare, si sentiva troppo vulnerabile sotto quegli occhi attenti.
La ringraziò per poi scambiarsi qualche sorriso.
Pedro dopo essere andato anche al bagno decise di raggiungere gli altri vicino alla porta che intanto si erano già allontanati.
"Ci vediamo Pabloo" Fer lo salutò calorosamente.
Il ragazzo fece un saluto generale anche alla ragazza con un semplice buonanotte.
"Sabrina la devi salutare con un bacio almeno sennò dice che poi sei poco educato" Fer fece presente il carattere complicato di sua sorella.
"Non c'è bisogno dai Pablo andiamo" Pedro non voleva e poi non voleva farlo imbarazzare era suo ospite.
Senza pensarci due volte e mettendo da parte l'imbarazzo che magicamente perse contro la voglia di toccarla,si avvicinò e la salutò con un bacio sulla guancia con tanto di schiocco per farlo sembrare più carnale,più affettuoso.
"Buonanotte e prenditene cura eh" riferendosi al regalino che gli aveva fatto.
"Stai tranquilla lo terrò con me" fece un occhiolino che fece tremare il cuore alla bella ragazza.
"Di che cosa state parlando eh??"Pedro con viso nervoso cercò di capire senza risultato.
Così si recarono in macchina dove il numero 6 del Barça cercò subito di cambiare discorso.
Aveva capito che Pedro fosse geloso di sua sorella, era giusto anche lui era geloso di sua sorella Aurora che però era già fidanzata.Ragazze che ne pensate???
Scusate eventuali errori grammaticali.
Per il prossimo capitolo ho già in mente lo sclero che devo combinare.
Ahahahhaah
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Culpa mia•|Pablo Gavi|•
FanfictionNon ti dirò niente...corri a leggere hahaah ●È tutto frutto della mia fantasia●