"Siamo cresciuti insieme, io ho bisogno di te e di Fernando.
Ho bisogno del vostro sostegno, dovete venire a vivere con me.
Tu a Barcellona potrai andare all'università o fare ciò che vuoi.
Sabrina vuoi davvero restare tutta la vita qui a Tenerife...!?
Non hai niente qui.
Ti siamo rimansti solo noi due.
Ti prego pensaci.
Anzi sappi che io non mi muovo da qui se non vieni con me quindi alza il culo e prepara le valigie."Queste furono le parole di mio "fratello" Pedro prima di trasferirci qui a Barcellona.
Alla fine non ci misero molto a convincermi lui e Fernando, la cosa migliore era andare tutti e tre a vivere lì.
Eravamo cresciuti insieme da bambini,avevo visto il mio piccolo amico Pedro diventare ciò che è oggi.
Per i suoi genitori ero la figlia femmina che non avevano mai avuto ed ero parte della loro famiglia.
Sono figlia unica ma grazie ai fratelli Gonzalez non è mai stato un problema.
Avevo solo mia madre e mio padre, poi ad un tratto se ne sono andati.
Un autista ubriaco che guidava un camion un giorno decise che doveva portarmeli via.
Avevo il cuore a pezzi e l'unico posto sicuro erano i miei due amici di infanzia anzi i miei fratelli.
Perché da quel giorno mi erano rimasti solo loro.
I genitori di Fernando e Pedro restarono a Tenerife per gestire il ristorante di famiglia.
Eravamo noi tre contro il mondo come sempre e niente ci faceva più paura.
La vita mi aveva messa alle strette e mi aveva obbligata a crescere molto in fretta.La vita era dura con tutti anche con un ragazzino di 10 anni , che per inseguire il suo sogno di diventare un calciatore dovette lasciare la famiglia a Siviglia e andare a Barcellona.
Si ritrovò in un alloggio con gli altri ragazzini ingaggiati dalla squadra ed è lì che sarebbe dovuto crescere sia come persona che come calciatore.
Non voleva andarci ma alla fine i genitori lo convinsero e oggi si ritrova in prima squadra ad essere uno dei perni principali del Barça.
Parlo di Pablo Gavi 19 anni, un ragazzo che diventerà presto il migliore amico di mio fratello Pedro nonché compagno di squadra.
Spesso me lo sarei ritrovata tra i piedi a casa nostra.
Pablo non era come Pedro, aveva quel visino pulito e sembrava un bambino.
Timido,riservato,taciturno ma anche divertente e dolce.Ma io tutto questo ancora non lo sapevo perché a Barcellona ancora ci dovevo atterrare.
"Siamo arrivatiii" urlò Fernando con le braccia allargate appena scese dall'aereo.
"Sei felice?" Chiese Pedro a Sabrina.
"Le nostre vite cambieranno molto..." rispose con ansia ma con grande voglia di scoprire il futuro.
"Ho fame muovetevi" Fer iniziò a correre trascinando la valigia.
"Hai rotto!" La ragazza sbuffò guardandolo.
"È da quando siamo partiti che hai fame!"Pedro roteò gli occhi.
"Sai che anche io ho fame un pó..." Sabrina rise sotto i baffi.
"Ma sei scema allora??" Pedro le tirò un calcio al volo mentre lei cercava di svignarsela ridacchiando con Fernando.Non ci misero molto ad integrarsi in quella grande città.
Pedro finalmente fece il suo esordio in Laliga con il Barcellona, Fernando stava approfondendo la sua passione per la cucina come mamma Rosi e Sabrina fece il grande passo di iscriversi all'università come avrebbe voluto suo padre.
Erano tutti e tre molto impegnati, ma presto si sarebbero aperti a nuove amicizie.Ciao ragazze...ci siete???
Questo primo capitolo è un pó confusionale perché mi serviva per spiegare brevemente la situazione.
Scusate eventuali errori grammaticali.
Sappiate che aspetto i vostri scleri e commenti nei prossimi capitoli...
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Culpa mia•|Pablo Gavi|•
FanfictionNon ti dirò niente...corri a leggere hahaah ●È tutto frutto della mia fantasia●