"Siete pronti? Ci vediamo a casa di Ansu??" Pablo chiamò Pedri per sapere se fossero pronti.
"Si io e Fer arriviamo tra poco"
"E Sabrina??" Chiese Pablo in modo pacato.
"Quella vecchia di mia sorella non vuole alzarsi dal letto" sbuffò visto che aveva già fatto una guerra per cercare di convincerla poco prima.
"Dille che come è andata alla festa della sua amica in Spa deve venire anche adesso" Pedro le riferì quanto detto dal suo amico appoggiato alla porta con il cellulare vicino all'orecchio.
"Digli che non mi alzo.
Mi devo ancora lavare e poi ci sono quelle gatte morte delle vostre amichette che mi fanno salire i nervi.
Andate voi." Si rimise sotto le coperte fino alla testa.
"Ma tu non le pensare priorio...stai vicino a noi dai..." suo fratello cercò ancora di convincerla senza grandi risultati.
"Cucciola dai vieni con noi.
Nemmeno io le sopporto quelle tipe.
Però ci sono anche gli altri e sono tuoi amici" Fernando le andò vicino coccolandola un pó.
Era sempre un pò più dolce rispetto a Pedro ma questa volta non la convinse nemmeno lui.
"Lasciala stare dai." sussurrò a suo fratello e se ne andarono verso la porta.
"Pablo se vuoi vieni qui e convincila tu se sei bravo e tu chiama se hai problemi" staccò la chiamata e si recarono da Ansu."Chi è??" Urlò Sabrina vicino alla porta di ingresso.
"Apri" una voce molto familiare tuonò nelle sue orecchie.
"Che c'è?? Guarda sono ancora in pigiama.
Non verrò" cercò di farlo arrendere prima che iniziasse a convincerla.
Le andò in contro senza dire una parola con fare molto sicuro.
"Che fai?!
Pablo scendimi" urlò lei dopo che il ragazzo l'aveva presa peso peso per portarla in doccia.
"Non ti devi inventare la scusa delle ragazze, tanto a te di loro non frega.
Perché tu sai di essere diversa, tu sai di avere qualcosa in più.
Quindi dì che ti scocci di venire" disse mentre si trovavano in bagno.
Pablo aprì l'acqua calda della doccia e le buttò il getto in testa.
"Si mi scoccio e quindi???
Anzi peggio ancora non volevo venire perché non volevo vedere te" era tutta bagnata ed era super agitata.
"Lavati" disse andando verso la porta con un viso serio che spaventò la mora.
Pablo se l'era presa per le sue parole insensate.
Non aveva fatto nulla di male e quindi non c'era un motivo ben valido per la quale dovesse evitarlo.
Uscì di fretta dalla doccia infreddolita e lo tirò per la maglietta in modo da farlo girare.
La guardò da testa a piedi sull'uscio della porta del bagno per poi cadere nei suoi occhi verdi.
"Scusa...non so perché l'ho detto.
Io non voglio evitarti" con sguardo pentito disse quelle parole.
"Sono qui solo perché ti voglio bene.
Proprio come voglio bene a Pedro
E come voi cercate di non farmi sentire solo, anche io cerco di non lasciare soli voi.
Non mi va che resti sola quando tutti siamo a casa di Ansu, non penso priorio che il motivo per la quale non vuoi venire siano le ragazze già te l'ho detto...che ti prende?" Cercò di capirla senza essere troppo freddo come stava facendo pochi secondi prima.
"Visto che non vuoi dirmi che hai...almeno fatti la doccia che stai morendo dal freddo dai" cercò di uscire per far sì che lei si spogliasse e si facesse la doccia.
"Pablo" lo fermò.
"Me lo vuoi dire o no cosa ti succede?"
Sabrina abbassò la testa senza fiatare.
"Mica Pedro ti ha detto che devi stare lontana da me?" Chiese facendosi mille paranoie.
"No...perché dovrebbe" rispose senza esitazione.
"Se non parli posso pensare mille cose eh" scosse il capo.
"Non esco più da quella festa in Spa della mia amica, non sto andando nemmeno in università" confessò non togliendo comunque i dubbi al sivigliano.
"Perché?
Si però devi entrare in doccia ormai ti ho bagnata" Pablo voleva saperne di più ma era preoccupato anche perché era stato lui a ricoprirla di acqua nonostante fosse ancora vestita.
"Perché ho conosciuto un ragazzo a quella festa...si chiama Tomas...e...." mentre spiegava si tolse la maglia del pigiama.
"Che fai...!" Pablo si girò di scatto.
"Aspetta mi spoglio e entro in doccia"
Lei si spogliò completamente per poi entrare in doccia.
"Siediti sul bagno ti spiego...però non dirlo ai miei fratelli" Si raccomandò.
Mentre era intenta a farsi uno shampoo Pablo si mise a sedere sul gabinetto pronto a sentire tutto, era un pó distratto dalla scena ma non vedeva assolutamente niente se non la testa.
Il vetro della doccia aveva un parte ruvida appositamente fatta per non lasciar vedere nulla.
"E quindi??" Era curioso di sapere perché non volesse più uscire di casa.
"Questo Tomas ci ha provato più volte quella sera, io l'ho rifiutato sempre.
Era molto nervoso e mi ha fissata per tutto il restate della festa da lontano.
Ho anche detto tutto alla mia amica ma mi ha detto che è un amico di altri amici e quindi non lo conosce bene..." intenta a lavarsi per bene anche un pó imbarazzata per la presenza di Pablo spiegò l'inizio di quella situazione.
"E poi??" Impaziente il numero 6 si torturò le mani.
"Poi sono tortana a casa e la mattina dopo mi è arrivato un messaggio, era questo Tomas non so chi gli ha dato il mio numero.
E sapeva anche che sarei andata all'università quella mattina perché me lo sono ritrovata lì fuori." Continuò ansiosa pensando a ciò che le era successo.
"Continua...""Mi ha chiamata da lontano ma io ho fatto finta di non sentirlo, mi è venuto vicino e mi ha tirata per un braccio.
Mi ha detto *come stai bambolina?* e io non gli ho risposto e sono andata a lezione.
Mi fa paura Pablo, non sono più uscita di casa, questo sa troppe cose...
Me lo ritrovo fuori l'università ma stiamo scherzando mi ha spaventata.
Non posso dirlo ai miei fratelli perché sennò succede un casino.
Mi stai ascoltando??" Aprì la porta della doccia lasciando entrare un leggero freddicello.
"Si ti sto ascoltando...chiudii!!" Urlò continuando a pensare.
"Sabrina questo ti segue, la tua amica probabilmente gli avrà dato informazioni cerca di non vederla più.
Devi dirlo a Fer e Pedro perché è importante.
Non puoi avere paura di uscire..." Si alzò prendendo l'accappatoio.
Si girò e lei uscì dalla doccia mettendoselo.
"Ci siamo io, Fer e Pedro non ti succederà nulla...non avere paura" le fece una carezza sul viso pieno di goccioline d'acqua scatenando una marea di farfalle nello stomaco della bella ragazza.
"Grazie" con occhi dolci lo guardò per poi avvolgerlo in un abbraccio che lui ricambiò senza pensarci due volte.
Adesso era parte della sua vita, le voleva bene e a nessuno avrebbe permesso di farle del male.
La vita l'aveva privata già di troppe cose belle, i suoi genitori e Pablo non avrebbe permesso che le si togliesse anche la libertà di uscire serena e vivere la vita.Ragazze siete curiose di sapere cosa succederà?
Ho già il capitolo pronto ahaha
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Culpa mia•|Pablo Gavi|•
FanfictionNon ti dirò niente...corri a leggere hahaah ●È tutto frutto della mia fantasia●