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"Sei pronta??" Pedro si affrettò verso la porta.
"Sisi...possiamo scendere" Sabry si diede un'ultima sistemata allo specchio per poi uscire di casa con suo fratello.
"Ciao Pablo" disse lei con voce biricchina entrando nel lato posteriore dell'auto del sivigliano.
Pablo era passato a prenderli per andare a fare un po di shopping in centro dopo le continue lamentele di Pedro della sua mancanza di abiti nuovi.
Lei allungò la testa per poi schioccare un bacio sulla guancia al ragazzo alla guida.
"Ma ciao Sabrinaa..." la sua sfacciataggine lo metteva un pó in agitazione ma ormai era dentro fino al collo e non poteva più tirarsi indietro.
Doveva affrontare la situazione nonostante potesse essere pericolosa per via della presenza di Pedri.
"Tanto alla fine usate sempre quei quattro soliti vestiti neri" sbraitò lei guardando fuori dal finestrino.
"Invece di lamentarti di me pensa a quello che devi comprare tu" Si lamentò il canarino nel sedile passeggero.
Gavi cercò il suo sguardo guardando lo specchietto centrale e lei colse subito l'occasione per fargli un occhiolino.
"Che cazzo sorridi allimprivviso?" Pedri gesticolò.
"Niente...ma chi sta sorridendo" negò tutto continuando a guidare.
"Vabbe ja vediamo di trovare parcheggio" il canarino sbuffò per poi indicare con fretta un posto libero che aveva avvistato.
Appena Pablo scese dall'auto venne perlustrato da capo a piedi dalla mora che si abbassò anche gli occhiali per vedere meglio.
"Pff...sfacciata" sotto voce scosse la testa per poi farsi una piccola risatina.
Si recarono verso un negozio e presero padronanza dei camerini.
Pedro si stava misurando vari completi mentre Sabrina era intenta a provare costumi.
Uscì dal camerino indossando un costume che copriva poco e niente facendo rimanere a bocca aperta Gavi che era seduto sulla poltroncina in modo molto spavaldo.
"Pedro che dici?? Per la festa in Spa di quella mia amica!" Chiese il consiglio a suo fratello che non si affrettò a uscire dal suo camerino.
"Ma...okay però entra dentro" la spinse via mentre era intento a mettersi davanti al suo amico che era un pó esterrefatto dalla scena.
Gli mise una mano sotto al mento per far segno di chiudere la bocca.
"Oh ti riprendi!!" Gli diede uno strillo in testa capace di mettergli sotto sopra i pensieri.
"Si si ma che vuoi?!" Si ribellò per poi alzarsi ed andare a provare qualcosa anche lui.
Mentre provava vari vestiti non riusciva a  smettere di pensare a quanto fosse perfetta e a quanto si sentisse impacciato a vederla mezza nuda.
"Uffa" il numero 6 del Barça inziò una serie di lamentele continue.
"Pedro vieni un secondo" chiamò il suo amico senza alcun risultato visto che era andato a scegliere altri capi da misurare.
"Che succede??" Sabrina uscì dal suo di camerino per avvicinarsi a lui.
"No non ti muovere da lì" pensava che fosse ancora in costume ma si era provata un paio di pantaloncini con un top che comprivano abbastanza da farlo stare più sereno.
"Pablo apri daiii!!
Se aspetti Pedro si fa notte.
Starà scegliendo altri 200 pantaloni" Lo convinse ad aprire la porta e lo trovò senza maglia.
"Si è bloccata la zip del pantalone..." roteò gli occhi.
"Faccio io aspetta" Si abbassò per poi impegnarsi a sbloccarla.
Lo guardò dal basso e lui fece finta di non vederla, durò poco e in un batter d'occhio fece di nuovo incrociare i loro sguardi.
"Non mi guardare così..." la supplicò sotto voce alzando gli occhi al cielo.
"Così come??" Si morse le labbra per poi sbloccare definitivamente la zip.
"Ecco fatto...sono stata brava no???" Diede al calciatore un paio di colpetti sulla zip che si trovava in un punto alquanto critico facendolo indietreggiare di poco.
Erano quei colpetti che si danno per dire ecco fatto! Solo che si rese conto ben presto che non era proprio il caso.
"Graziee niña" sorrise per poi darle un bacino sulla guancia.
"Smettila non sono io la niña qui..." fece la finta arrabbiata per poi tornare nel suo camerino dove venne seguita da Gavi.
"Allora ti chiamo mami" la guardò dallo specchio, era dietro di lei e si avvicinò di più.
"No...niña è più bello" Si girò per scontrasi faccia a faccia con il sivigliano.
"Ti chiamerò strega" rise per poi beccarsi uno schiaffetto.
"Tu sei brutto non io!!" Si offese scherzosamente per l'aggettivo che le aveva riservato.
"Non ho detto che sei brutta, ti ho detto che sei una streghetta" fece spallucce e scoppiarono a ridere.
"Quindi pensi che io sia bella" allargò le braccia con faccia soddisfatta.
"Non ho detto questo...Sabrina" tornò serio.
"Invece sì...vabbe tanto si vede da come mi guardi..." Si avvicinò facendolo indietreggiare lentamente.
"Cosa si vede fammi sentire" mise le braccia al petto alzando di più la testa.
"Muori per me e non lo puoi dire...
Sta arrivando mio fratello escii" lo spinse via sorridendo maliziosamente.
Non poteva crederci, si vedeva così tanto che ne era attratto?
Come lo avrebbe nascosto a Pedro?
Come avrebbe resistito a tutte quelle serie di provocazioni e situazioni che si venivano a creare ogni qual volta Sabrina era presente.
Prese a pugni la porta del camerino per sfogare leggermente il nervoso.
"Questa mi farà impazzire..." sotto voce si torturò ancora un pó da solo.
"Che stai facendo? Hai intenzione di distruggere il negozio??" Pedro fece ritorno con una marea di capi da provare.
"Stai zitto"
"Mamma mia che tipo nervoso che sei Pablo Gavira" ridacchiando si mise all'opera nel suo camerino.
La giornata ancora non era finita e già si sentiva esaurito per colpa di quella ragazza che a differenza sua non era affatto timida.
Era proprio una streghetta.
Era un tornado capace di trascinarlo con sé senza esitazione.
Si sentiva vulnerabile dalla testa ai piedi, testa e corpo in balia di una tempesta.
Non poteva negare che gli scatenava un interesse che non aveva mai avuto per nessuna ragazza.
Era diversa e lo faceva sentire come su un grattacielo, lo faceva cadere e poi lo riportava sù.
La sensazione era strana ma gli piaceva, gli piaceva come lo faceva sentire, emozioni che pensava non potesse più provare visto che dalla vita aveva già ottenuto tutto.

Maro e come sclerooooooo
Ragazze cosa ne pensate?
Vi sta piacendo ?
Scusate non sono stata bene e non ho scritto ieri.
La giornata non è ancora finita...cosa succederà nel prossimo capitolo?

Culpa mia•|Pablo Gavi|•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora