"Che c'è?" Chiese preoccupato.
"Spegniamo la luce?" Chiese un pò tentennante.
"No, voglio vederti mentre fai l'amore con me." Poggiò e poi strusciò il suo membro più volte tra le gambe della mora.
"Te lo metto io dai" prese il preservativo tra le mani.
Vista la tanta voglia che aveva se n'era completamente dimenticato."Perché mi guardi così?" Chiese Sabrina vedendo la faccia soddisfatta di lui mentre era intenta a mettere il profilattico.
"Mi piace come mi tocchi, come ti muovi, come mi guardi.
Hai solo pochi anni più di me ma rispetto a quelle della mia età o a quelle che ho frequentato fino ad ora tu sei già donna" con il pollice toccò le sue labbra bagnate."Adesso però basta parlare..." continuò per poi imporsi con il corpo possente spingendola sul bordo della vasca.
Inziò a baciarla focosamente prima di aprirle le gambe e mettersi in mezzo.
Si guardarono ancora una volta negli occhi e poi senza troppa esitazione si strusciò per poi entrare.
"Ahhh..." ansimò facendo alzare un sopracciglio al bel sivigliano.
"Ti fa male?" Chiese preoccupato fermandosi.
"No...era per la sensazione piacevole dell'inizio" gli fece una carezza sul viso mascolino.
"E non è entrato nemmeno metà..." disse guardando in basso.
"Appunto entra e stai zitto" Si toccò in modo sensuale in seno facendolo mordere le labbra.
"Ah si? Vuoi che ti faccio tanto male niña monella?" Spinse pensamtenente.
"Nono...Pablo non farmi male..." Si lamentò scherzosamente stando al gioco del calciatore.
"No...ti faccio piangere dal piacere." Le fece l'occhiolino per poi iniziare a dare delle spinte a ritmo.
Pablo portò la testa all'indietro buttando fuori grandi sospiri e gemiti.
Prese la mora per i capelli e la baciò in modo passionale intensificando i movimenti.
Non troppo veloci, bensì profondi e intensi e Gavi era ormai sudato e bagnato, bello e dannato.
Si sentiva piena, lo aveva davanti ai suoi occhi ma lei Pablo Gavi se lo sentiva tutto dentro.
Chiudeva gli occhi per sentire meglio la sensazione e poi tornava ad aprirli incrociando lo sguardo del sivigliano che la guardava senza sosta.
Mise la mano tra i capelli del numero 6 del Barcellona e lo baciò più volte facendosi toccare tranquillamente il fondoschiena e le cosce.
Quel ragazzino la stava facendo sentire di sua proprietà senza troppa fatica.
Traspirava un pó della sua timidezza ma si sà, i più timidi sono i migliori in queste cose.
Sabry sentì un forte piacere in basso e si irrigidì sotto le mani del ragazzo che la guardò compiaciuto avendo capito.
"Mhh..." ansimò sulle sue labbra, aveva gli occhi colmi di piacere e dopo pochi secondi anche il suo corpo fù travolto.
"Shhh...baciami ancora" Gavi dopo averla guardata con precisione arrivare al limite continuò a baciarla.
Anche lui c'era quasi e poco dopo si fermò soddisfatto.
"Ti ho dato anche l'anima..." il viso serio.
"Me ne prenderò cura" disse lei per poi sorridere timidamente.
Dopo essersi lavati e asciugati si misero sul letto aspettando che la prenotazione della cena arrivasse in camera.
"Qui siamo venuti benissimo" Pablo mostrò una delle foto che si erano fatti allo specchio.
Lui con l'asciugamano in vita e lei in intimo nero di pizzo.
"Non farle vedere a nessuno però" raccomandò il calciatore.
"No...a chi devo farle vedere siamo mezzi nudi" posò il suo iphone con la cover nera sul comodino.
"Devo fare la pipì vengo subito continua a mangiare" Si alzò lasciandola sola.
Sabry prese il cellulare di Pablo e si scattò una foto ammiccante per poi impostarla come immagine dello schermo.
"Ti sei lavato le mani??!!" Lo guardò male.
"Sii odora!" Allungò la manina verso di lei.
"Okay okay"dopo aver annusato prese di nuovo la forchetta in mano.
"Ma poi non ho capito.
Ti fa schifo il mio c***o?" Arricciò la fronte facendo il simpaticone."Mado non ho detto questo...ma hai fatto pipì e stiamo mangiando...
Ci sono maschi che non si lavano le mani." fece spallucce."Me le lavo sempre le mani...
Quindi ti fa schifo...?!" Continuò a stuzzicarla."Ancora...non ho detto che mi fa schifo" rise in modo pacato.
"Sicura che non ti fa schifo allora?" Chiese ancora lo spagnolo.
"Non mi fa schifo niente di te Pablo..." divenne seria per un secondo prima di trovarsi lui in piedi difronte con le mutande abbassate.
"Stiamo mangiando..." cercò di colpirlo scherzosamente le parti basse facendolo allontanate di poco.
"Ma io sono più buono..." Si morse le labbra prendendo i lunghi capelli tra le mani e immaginando di tutto e di più.
Lei alzò gli occhi verso di lui e poi guardò davanti.
"Assaggiami..." sussurrò facendola morire dentro.
Inziò a muovere la testa provocandogli piacere con la lingua.
Lo divorava e lo guardava dal basso vedendolo godere al massimo.
Alla fine Gavi accompagnò il movimento della ragazza con la mano tra i suoi capelli spingendola ancora di più verso di lui."Meniña...hhh" fece una faccia soddisfatta per poi darle due schiaffetti sulla guancia come per dire *eh brava*.
Malizioso in viso si beccò un spinta visto che l'aveva messa in imbarazzo.
"È buono?" Chiese Pablo vedola leccarsi le labbra sporche di quel liquido fuoriuscito poco prima.
"Ma la smetti...?!" Si fece rossa ancora di più e corse in bagno.
Dopo aver fatto ritorno sul letto trovò il sivigliano che affamato era con la testa quasi nel piatto.
"Niña ancora non mi hai risposto" la invitò a continuare la cena con lui battendo la mano sul letto.
"Che vuoi Gavi??" Fece la finta arrabbiata.
"Rispondi..." le disse senza esitazione.
"Sì sei troppo saporito" sfacciatamente rispose.
Si avvicinò a lui per stampargli un bacio sulle labbra ma si tirò in dietro.
"Che c'è?" Chiese curiosa.
"Ti sei lavata i denti?"
"Si Pablo.
Ti fa schifo il tuo stesso spe**a?" Rise facendo la domanda."Si! Ovvio che si!!" Risero come matti continuando la cena.
Dopo mille coccole e carezze presero sonno abbracciati.
Quella giornata era stata più che indimenticabile.
Inimitabile.
Pablo era inimitabile.
E per lui,lei era insuperabile.
Indescrivibile.
Ragazze cosa ne pensate???
Non vi piacciono questi capitoli??
Non dovrei scriverli più?
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Culpa mia•|Pablo Gavi|•
FanfictionNon ti dirò niente...corri a leggere hahaah ●È tutto frutto della mia fantasia●