Prologo

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Io, Mike e Tayler.
Orfani di padre e madri inesistenti.
I nostri fratelli erano tre migliori amici, proprio come noi.
Abitavamo tutti insieme, come se fossimo una grande famiglia.
Una famiglia senza valori, una famiglia spezzata.

I nostri fratelli per portarsi avanti avevano instituito la Beach Street gang, in onore del blocco in cui abitavamo. Nella mia vita avevo visto di tutto, estorsioni, droga, sesso, prostituzione.

Noi però, non volevamo essere come loro.
Nonostante avessimo partecipato alla maggior parte dei loro crimini, abbiamo fatto un passo indietro quando hanno deciso di aggiungere al loro curriculum un giro di prostituzione minorile.

Volevano lei, la mia unica ragione di vita.

Non avrei mai potuto commettere un atto così deplorevole, io l'amavo alla follia.
I miei amici la proteggevano come se fosse un gioiello prezioso, era parte del gruppo nonostante lei venisse da una famiglia benestante.

C'era solo un modo per salvarla: dovevamo andare via.

Avevamo già preparato il piano perfetto per scappare.  Sapevamo che la gang rivale avrebbe bussato alla porta di casa nostra, quindi avevamo già caricato la macchina di Tayler per trasferirci nell'Oregon dall'unico parente che mi era rimasto, mia zia Lily.
Avevamo solo un obbiettivo in testa: ricominciare a vivere.

Purtroppo quella sera lei era lì, avevamo litigato di nuovo.

Nell'ultimo mese avevo provato in tutti i modi ad allontanarla da me, la trattavo come se non contasse nulla, come se non fosse mai stata la mia migliore amica, l'unica che non ci avrebbe mai giudicato.
L'unica che io abbia mai amato.

La mia Antares era testarda. Non aveva paura di nulla, nemmeno di camminare tra le vie del quartiere più pericoloso dello stato per parlarmi, senza preoccuparsi di morirei o di essere rapita.
Nonostante avessi scelto di non essere mai la replica di mio fratello, avrei ucciso o sarei morto per lei. Non avrei potuto mai dirle che sarei scappato, perché non avrebbe esitato un istante a seguirmi.

Lei doveva brillare, io le avrei fatto solo da ombra.

Victoria e Alexander.
Paterson, 29 settembre 2018.

"Guardami negli occhi stella, devi correre. Correre più veloce che puoi e non tornare indietro. Io ti prometto che ti raggiungerò, ma tu non fermarti 'Res, hai capito?!"

Scappa amore mio, corri più veloce che puoi e salvati. Non puoi morire, non a causa della mia vita di merda.

Tu sei la mia stella, non puoi spegnerti.

Le tappo le orecchie con le mani per attutire il suono lancinante degli spari che colpiscono ogni angolo di casa mia.

"Alex io non me ne vado, non senza di te. Potrebbero ucciderti da un momento all'altro. I-io, n-non ti lascio."

Le schiocco un bacio in bocca, il nostro primo bacio. Avrei voluto tanto baciarla sotto la nostra quercia a Willmore Park, ma non ne ho mai avuto il coraggio.

"Ti amo piccola Antares, ti ho sempre amata, dal primo istante che ti ho vista. Se mi ami devi ascoltarmi, devi scappare da questa casa adesso ed io ti prometto che ti raggiungerò. Te lo prometto, ma devi ascoltarmi stavolta!"

Piangevo disperatamente, non avevo più paura di morire, temevo la sua di morte.

"Giuralo! Giura che verrai da me, perché se non verrai tornerò indietro a prenderti"

La mia stella piangeva, piangeva per me, ma dovevo lasciarla andare.
Lei doveva vivere, vivere per me.

"Te lo prometto, piccola Antares.
Ascoltami bene adesso, devi uscire dal retro e correre. Devi correre e non devi fermarti mai fino a quando arriverai a Little Falls.
Tieni questa busta stretta a te, non mollare mai la presa."

Ancora tremante lei annuì, mi guardava con quegli occhioni marroni che speravano di riflettersi ancora una volta sui miei.

"Ti amo Alex! Ti amo da morire! Ti aspetto a casa, promettimelo ."

"Te lo prometto, ma devi andare Vic. ORA!"

Ci baciammo di nuovo e la spinsi verso la porta sul retro, la vidi uscire da casa mia correndo con tutte le sue forze senza mai voltarsi.

Non ci siamo più rivisti.
Ero sicuro che quel giorno sarei morto, ma almeno sarei morto sapendola in salvo e con la certezza che lei mi amasse.

Nonostante tutto io, Mike e Tayler siamo riusciti a fuggire trasferendoci nell'Oregon.
Abbiamo denunciato i nostri fratelli, sbattendoli in galera e restituendo la libertà alle vittime della loro perfidia.

So che Victoria mi avrebbe odiato per il resto dei suoi giorni, odiava i traditori e l'abbandono.

Non me ne sarei mai andato senza lasciarle qualcosa, così le scrissi un biglietto che racchiudeva solo l'un percento dell'amore che provavo per lei.

"Alla mia Antares, alla mia stella.
Non aspettarmi, vivi, raggiungi i tuoi sogni e divertiti. Non aspettarmi perché non tornerò, questo mondo è troppo crudele per noi.
Promettimi solo questo: non smettere mai di brillare, perché tu sarai sempre la mia stella ed io non vivo senza la tua luce."

Non l'ho mai dimenticata, mai.
Adesso sono pronto.

Vado a riprendere la mia stella.

Spazio autrice ✍️:
Buonasera a tutte le mie stelle!
Questa è la prima storia che scrivo, perdonatemi per gli errori e abbiate pietà di me. 🙏🏻
Spero che l'epilogo vi abbia incuriosito abbastanza per iniziare questo lungo viaggio. ❤️

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