11. Maneaters

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Il capitolo è molto lungo, fate con calma.
Buona lettura❤️

Giorno 1: these girls are on fire.

Victoria's PoV

Fissiamo le valigie aperte sul tappeto del nostro salotto, con le spalle contro il divano e il sedere appiccicato al parquet da non so quanto tempo. Per la prima volta in casa nostra regna il silenzio, l'unico suono udibile è quello dei nostri respiri.

Sono le sei e mezza del mattino e la partenza per l'Ohio è tra un'ora, ma a giudicare dalle nostre facce nessuna delle tre ha intenzione di andare.

È evidente la differenza tra noi e un normale gruppo di amiche.
Gli altri hanno tatuaggi in comune, noi invece abbiamo solo traumi e le corrispondenti malattie mentali.

Abbiamo passato le ultime ventiquattro ore ad ingozzarci di gelato guardando  "Le pagine della nostra vita", abbiamo chiuso tutte le finestre dell'appartamento senza far entrare nemmeno uno spiraglio di luce e abbiamo silenziato i telefoni evitando chiamate e messaggi.
Ovviamente non ci siamo fatte mancare la solita riunione attorno all'isola della cucina e non è stato affatto divertente, soprattutto per Sophie che ha subito la peggior umiliazione della giornata.

Non vedo l'ora di vedere Allen, stavolta lo strangolo.

Sinceramente io sono l'unica a non saper definire il mio stato d'animo.
Dopo esser scappata dallo stadio non ho fatto altro che reprimere le lacrime e non so per quale motivo. Io e lui non stiamo insieme, non ci vedevamo da anni, abbiamo condiviso ben poco da quando è tornato, ma sono stata inghiottita dalla gelosia, un sentimento a me sconosciuto da anni.

Non mi metto in competizione con nessuno, tantomeno con una vipera come Taylor, ma le menzogne non le tollero.
Durante la nostra conversazione in caffetteria avevo capito che tutte le sue scelte, per quanto dolorose, gravitassero attorno alla mia felicità...
e poi?
Quando ho deciso di abbassare la guardia si è fiondato tra le gambe di un'altra.

In fondo cosa dovrei aspettarmi? È un uomo.
Per me sono tutti uguali e sono altamente delusa da mio fratello, a quanto vedo vuole appartenere alla stessa categoria degli altri.

È ovvio che per me il genere maschile sia tutto uguale, gli uomini con cui sono cresciuta ne sono la prova.
Mio padre è in cima al podio per il premio "uomini di merda", ha lasciato un'intera famiglia per una tresca con un'altra donna e a giudicare dai fatti faccio bene a non fidarmi, mai.

Ho persino pensato che la forte delusione provata nelle ultime ventiquattro ore fosse merito mio. Magari ho dato toppo peso alle parole di Alex ed ero ad un passo dal credere che lui fosse tornato veramente per riprendere da dove ci eravamo lasciati.

È questo il problema più grande, la sua storiella con Taylor c'entra fino ad un certo punto.

Quando si tratta di lui io non ho facoltà di scegliere. Lui combina e scombina la carte a suo piacimento, io ne subisco le conseguenze.
Sono cresciuta senza volermi aggrappare a nessuno, con la convinzione di bastarmi da sola e l'ho fatto per anni, tranne con lui.

Sì, esattamente.

Ho scansato qualsiasi forma d'amore, non ho mai dato una vera e propria possibilità ad altri uomini, nessuno era abbastanza ed io mi sentivo sempre troppo.

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